Nokia, terzo campanello d'allarme

Nokia, terzo campanello d'allarme

Altro calo di profitti per la società. Scende del 21 per cento. Intanto si annunciano rimpasti del consiglio di amministrazione e cambiamenti per rilanciare il marchio Nokia sul mercato
Altro calo di profitti per la società. Scende del 21 per cento. Intanto si annunciano rimpasti del consiglio di amministrazione e cambiamenti per rilanciare il marchio Nokia sul mercato

Sostanzioso calo di profitti per Nokia . Ad annunciarlo è stata l’azienda attraverso un comunicato stampa in cui ha dichiarato che l’utile netto della società è sceso del 21 per cento , dai 948 milioni nel quarto trimestre del 2009 ai 745 milioni di euro nel quarto trimestre del 2010. Si tratta del terzo decremento trimestrale di fila per la società finlandese, il primo con Stephen Elop come CEO.

I risultati però non sono del tutto negativi. L’azienda ha visto crescere le vendite dei propri smartphone, il fatturato complessivo trimestrale è infatti aumentato salendo del del 2 per cento a 12,65 miliardi di euro, mentre dall’altro lato non è riuscita a fermare il calo delle quote di mercato che sono arrivate intorno al 32 per cento, contro il 34 per cento dell’ultimo trimestre del 2009.

Nel comunicato stampa diffuso dalla società, si è anche annunciato un rimpasto del consiglio di amministrazione . In particolare due membri del consiglio, Lalita Gupte e Keijo Suila, lasceranno le proprie poltrone. La Corporate Governance di Nokia e il Comitato delle Nomine proporranno nuovi nomi, in particolare Jouko Karvinen (CEO di Stora Enso ), Helge Lund (presidente e amministratore delegato di Statoil Gruppo ) e Kari Stadigh (Presidente di Sampo ), all’Assemblea Annuale per essere eletti come membri del Consiglio di Amministrazione di Nokia fino al 2012.

Intanto, il CEO Stephen Elop, a seguito dell’annuncio di tale ribasso della società, ha dichiarato che ci sono ancora forti speranze di reale miglioramento dell’azienda. “Le tendenze di crescita nel mercato dei dispositivi mobili continuano ad essere incoraggianti”. “Eppure – ha dichiarato il CEO – Nokia deve affrontare alcune sfide significative a livello competitivo. In breve, l’industria è cambiata ed è ora il momento per Nokia di cambiare più velocemente”.

Le sfide per l’azienda sono molte. Non solo per via dello strapotere di Apple nel settore, ma anche la crescita di Android di Google che è diventata in poco tempo la seconda piattaforma smartphone più diffusa dopo Symbian.

Inoltre , anche a livello di software il colosso finlandese di telefonia dovrà prendere delle decisioni importanti, decidendo se proseguire il cammino Symbian o abbandonando il sistema storico del gruppo, e investire su realtà alternative come Android o Meego. Elop, tuttavia, ha insistito: Nokia continuerà lo sviluppo di prodotti per Symbian, dichiarando di essere molto contento dell’impatto positivo che la piattaforma ha portato all’azienda.

Raffaella Gargiulo

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Pubblicato il
28 gen 2011
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