Apple sbatte sul vetro

Apple sbatte sul vetro

Class action contro il vetro utilizzato in iPhone 4: la pubblicità avrebbe promesso una maggiore resistenza. I consumatori finlandesi, intanto, chiedono rimborsi per i dispositivi freddolosi
Class action contro il vetro utilizzato in iPhone 4: la pubblicità avrebbe promesso una maggiore resistenza. I consumatori finlandesi, intanto, chiedono rimborsi per i dispositivi freddolosi

Donald LeBuhn, residente a Los Angeles, ha depositato una class action contro Apple: l’accusa è di aver ingannato i clienti promettendo per il materiale di vetro utilizzato in iPhone 4 una resistenza ben maggiore di quella realmente garantita.

La conseguenza della campagna pubblicitaria, secondo l’accusa, sarebbe innanzitutto il fatto che un utilizzo normale abbia portato alla rottura del lato posteriore del dispositivo da parte di numerosi utenti tratti in inganno. Secondo una statistica , infatti, iPhone 4 si è rotto l’82 per cento di volte in più rispetto ad iPhone 3GS : cifre che hanno portato a coniare il termine glassgate .

Sul sito Apple, per esempio, si parla del nuovo materiale come “30 volte più duro e 20 più rigido della plastica”, “iperduraturo” e modellato dal “vetro utilizzato per gli elicotteri e i treni ad alta velocità”.

LeBuhn, in particolare, riferisce che il suo nuovo iPhone pagato 252 dollari si è rotto quando la figlia l’ha fatto cadere accidentalmente inviando un SMS: un incidente che con il precedente modello 3GS non avrebbe causato conseguenze tanto gravi.
Secondo l’uomo Apple avrebbe “conosciuto i difetti del nuovo design e rifiutato di avvertire i consumatori” sui rischi connaturati ad un materiale meno resistente.

La class action chiede che vengano rimborsati tutti i dispositivi rotti dei partecipanti e le eventuali spese sostenute per ripararli .

Altra causa per Apple è quella che si prepara in Finlandia: l’associazione dei consumatori finlandese, spinta dalle richieste di numerosi utenti, vorrebbe il rimborso degli iPhone che sotto una certa temperatura (una condizione naturale nell’inverno scandinavo) non funzionano.

Il difetto, per il momento riscontrato solo dagli utenti finlandesi, è per la verità cautelativamente citato nelle clausole del contratto che accompagna iPhone. Tuttavia la legge locale segue il principio secondo il quale gli oggetti venduti debbano funzionare nella maniera logicamente attesa, checché ne dicano le condizioni scritte nel carattere più piccolo.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
28 gen 2011
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