IPv4, presto il funerale

IPv4, presto il funerale

L'assegnazione degli indirizzi IP di vecchia generazione è agli sgoccioli, avvertono le autorità. Necessario iniziare subito la transizione a IPv6
L'assegnazione degli indirizzi IP di vecchia generazione è agli sgoccioli, avvertono le autorità. Necessario iniziare subito la transizione a IPv6

Molto tenuta , spesso evocata e comunque attesa da anni, la morte dello standard IPv4 è sempre più vicina: IANA (Internet Assigned Numbers Authority), l’autorità che sovraintende l’allocazione degli indirizzi IP ai Registry Internet regionali, ha nei giorni scorsi assegnato due nuovi blocchi di indirizzi all’ APNIC (il Registry dell’Asia del Pacifico) prevedendo nel contempo di aspettarsi solo pochi mesi di attesa perché si arrivi alla fine dei giochi per IPv4 .

Ogni blocco di IP contiene 16 milioni di possibili indirizzi e, dopo la recente assegnazione al Registry asiatico, IANA fa sapere di averne a disposizione soltanto altri cinque. APNIC stima che “le normali allocazioni continueranno per altri 3-6 mesi, periodo oltre il quale chiunque vorrà chiedere nuovi IP per “esistere” in rete dovrà dimostrare di avere pianificato lo switch tecnologico a IPv6 per vedere considerata la propria richiesta.

Per quanto riguarda l’assegnazione degli ultimi cinque blocchi di IPv4 a livello globale, IANA ha già messo in conto una cerimonia “funebre” da tenersi entro la metà di marzo : a quel punto gli oltre 4 miliardi di indirizzi IP contenuti nello spazio di indirizzamento a 32-bit (IPv4, appunto) saranno ufficialmente esauriti.

“La future crescita e l’innovazione su Internet sono ora dipendenti dalla diffusione di IPv6” ha dichiarato il managing director di RIPE (il Registry europeo) Axel Pawlik. Ora più che mai “è vitale che provider, organizzazioni, governi e tutti gli altri azionisti di Internet comincino ad adottare IPv6”, ha concluso Pawlik.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 2 feb 2011
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