Alcatel-Lucent e le antenne a forma di cubo

Alcatel-Lucent e le antenne a forma di cubo

Un nuovo design di antenna per reti cellulari in grado di ridurre i consumi, far risparmiare sui costi di gestione e installazione e aumentare le prestazioni delle reti stesse
Un nuovo design di antenna per reti cellulari in grado di ridurre i consumi, far risparmiare sui costi di gestione e installazione e aumentare le prestazioni delle reti stesse

I grossi, ingombranti e problematici pennoni delle vecchie antenne radio sono un anacronismo che le moderne reti cellulari non possono più permettersi, suggerisce Alcatel-Lucent , ragion per cui sarebbe venuto il momento di sostituirli con qualcosa di più moderno, più efficiente nel consumo di energia elettrica e dotato di prestazioni in grado di sostenere l’impatto della vorace – e crescente – orda di utenti dotati di smartphone e cellulari.

La nuova proposta di Alcatel-Lucent in fatto di antenne radio si chiama lightRadio , ed è composta da una serie di cubi con lato da 6,3 centimetri contenenti tutto il necessario – hardware e software – per la gestione delle comunicazioni cellulari nella cella di pertinenza. Bastano 8-10 di questi cubi messi assieme per fornire tutta la potenza e le funzionalità necessarie.

Funzionanti a una frequenza tra gli 1,8 GHz e i 2,6 GHz, i cubi lightRadio integrano un SoC (System-on-a-Chip) che si occupa di processare i dati e gestire le comunicazioni baseband , e sono in grado – attraverso la semplice modifica della configurazione del software integrato – di gestire in alternativa segnali 2G, 3G o anche 4G (LTE) .

Molti i vantaggi derivanti dall’adozione del nuovo dispositivo, secondo Alcatel-Lucent: sposando il modello di data processing dei moderni data center, lightRadio dovrebbe garantire il funzionamento continuo dell’antenna anche in caso di malfunzionamento di uno dei cubi – le antenne tradizionali smettono di funzionare del tutto dovesse guastarsi anche solo uno dei componenti installati.

Vi è poi la praticità di avere a disposizione una singola unità in grado di operare con tutti i diversi segnali cellulari utilizzati oggidì, la facilità di trasporto di eventuali ricambi da parte degli operatori telefonici, il risparmio su strumentazioni ed energia elettrica dovuti all’ integrazione delle componenti di data processing all’interno delle antenne e a una gestione ottimizzata della corrente da parte dei cubi.

Sommando tutti i vantaggi forniti dalla nuova unità, dice Alcatel-Lucent, con lightRadio le società telefoniche risparmierebbero il 50% dei costi e incrementerebbero le prestazioni delle trasmissioni del 100%. Sia come sia, per toccare con mano le qualità della nuova infrastruttura occorrerà attendere almeno il 2012, anno in cui lightRadio diverrà disponibile in volumi.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
9 feb 2011
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