UE, un piano per ridurre il roaming

UE, un piano per ridurre il roaming

Il commissario Kroes non è affatto contenta del comportamento delle telco. E pensa ad un intervento diretto della Commissione per limitare le differenze rispetto alle tariffe nazionali
Il commissario Kroes non è affatto contenta del comportamento delle telco. E pensa ad un intervento diretto della Commissione per limitare le differenze rispetto alle tariffe nazionali

La Commissione Europea sta considerando misure per ridurre le tariffe del roaming. I costi dei roaming europeo al momento risultano più di tre volte superiori alle tariffe domestiche. Il commissario all’agenda digitale Neelie Kroes le ha definite senza mezzi termini “un salasso”.

Anche le statistiche, d’altronde, confermano questa sensazione: secondo una recente indagine il 72 percento degli utenti mobile europei in viaggio limiterebbe le chiamate per paura dei costi . In particolare sono gli italiani (il 72 percento) ad aver diminuito il loro ricorso al roaming. Solo uno su cinque degli utenti ritiene invece che le tariffe siano giuste.

Ancora più alte le tariffe per il roaming dati, che può arrivare fino a “2,60 euro per MB una volta superato un confine invisibile” ha sottolineato Kroes, che si è anche appellata alle telco affinché si decidano ad “ascoltare le istanze dei loro clienti”.

A poco, dunque, sono valse finora le iniziative europee come il limite (valido fino a giugno 2012) secondo il quale la spesa massima che un utente può trovarsi a pagare per il roaming dati è di 50 euro (escluse le tasse), così come l’avvertimento quando raggiunge l’80 percento di questo limite.

La Commissione sta dunque pensando di presentare nuovi piani entro giugno di quest’anno , con l’obiettivo di raggiungere l’agognato traguardo di appiattimento delle tariffe roaming su quelle nazionali entro il 2015. Una delle possibilità è quella di scollegare i servizi roaming dagli operatori mobile , permettendo agli utenti di acquistarlo indipendentemente dal loro gestore nazionale: la maggiore concorrenza dovrebbe spingere verso il basso i prezzi.

Un’altra opzione è quella di legare a livello normativo le tariffe di roaming ai prezzi domestici , ma la Commissione preferirebbe affidarsi a metodi non legislativi: “Anche se preferisco sicuramente affidarmi alla competizione piuttosto che a ulteriori interventi regolativi – ha detto Kroes – finora l’industria non mi ha dato molta speranza circa una spontanea futura conversione in questa direzione”.

Intanto qualche operatore alternativo inizia ad operare su un settore i cui prezzi alti permettono intervento di nuovi soggetti: Ryanair ha lanciato con Maxroam un suo servizio di roaming che offre chiamate al costo supplementare di 0,29 euro al minuto (ma con varie offerte di minuti gratuiti) e messaggi a 0,09 euro l’uno.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
15 feb 2011
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