C'è un trojan nella Mela?

C'è un trojan nella Mela?

Individuato un nuovo insidioso malware concepito per infiltrarsi su Mac OS X. I cracker iniziano a interessarsi a Apple, ogni giorno di più
Individuato un nuovo insidioso malware concepito per infiltrarsi su Mac OS X. I cracker iniziano a interessarsi a Apple, ogni giorno di più

La società di sicurezza informatica Sophos , mette in guardia gli utenti Apple da BlackHole RAT, un nuovo trojan “pericolosamente semplice” da utilizzare che permette il controllo parziale del Mac a distanza. L’antidoto per rimuovere la minaccia è già pronto ma il cracker promette che la versione definitiva sarà molto più insidiosa.

La release Beta del RAT (Remote Administration Tool) per Mac OS X che circola online al momento è ancora limitata, ma un malintenzionato potrebbe comunque usare il client per riavviare e spegnere il computer da remoto, impartire comandi nella shell, far comparire un file di testo sulla scrivania o una finta finestra di log-in che richiede l’inserimento della password administrator.

Come tutti i trojan, anche BlackHole deve comunque trovare un modo per arrivare ad installarsi sul computer dell’utente. Antivirus o meno, sarà quindi buona consuetudine evitare l’apertura di allegati sospetti, il download di software proveniente da fonti poco sicure e la navigazione sulle pagine web che appaiono manomesse .

A quanto pare, BlackHole RAT è stato creato partendo dal codice del “collaudato” darkComet , cavallo di Troia digitale nato sui computer con sistema operativo Windows. Secondo i ricercatori Sophos, neanche il prossimo Mac OS X Lion potrà considerasi al riparo dalla minaccia.

Roberto Pulito

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Pubblicato il 1 mar 2011
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