Skype, pubblicità per la Borsa

Skype, pubblicità per la Borsa

La nuova versione del servizio per Windows introduce uno spazio pubblicitario. Opzionale, ma che sfrutta anche i dati dell'utente per scegliere il messaggio giusto
La nuova versione del servizio per Windows introduce uno spazio pubblicitario. Opzionale, ma che sfrutta anche i dati dell'utente per scegliere il messaggio giusto

Skype sta programmando di inserire l’advertising in modo da implementare un nuovo canale di profitto in vista dell’esordio sul mercato pubblico dei titoli.

L’ esordio in borsa di Skype, previsto per la seconda metà del 2011, spinge il servizio VoIP che già domina il settore a incrementare i suoi profitti per approdare agli scrutini finanziari con numeri che possano piacere agli investitori. Quella di Skype, d’altronde, potrebbe essere una delle offerte pubbliche iniziali ( IPO ) più cospicue nel settore tecnologico dall’esordio di Google, che nel 2004 raccolse 1,75 miliardi di dollari.

Proprio la capacità o meno di monetizzare il suo ampio favore di pubblico è l’ombra che resta sulla prossima mossa dell’azienda del servizio VoIP: con, secondo le ultime stime , 663 milioni di utenti e 207 miliardi di minuti di chiamate da Skype a Skype solo nell’ultimo anno, i numeri sono a suo favore. Nel dettaglio, nell’ ultima trimestrale i suoi utenti medi al mese sono aumentati del 38 percento, così come del 19 percento quelli i pagamento (da 7,3 a 8,8 milioni) e ognuno di questi ha una spesa media di 97 dollari.

Ora l’azienda ha annunciato che nella nuova versione per Windows in Germania, Stati Uniti e Gran Bretagna il servizio inserirà la pubblicità.

Questo, ha specificato da subito, “non interromperà l’esperienza Skype”: dunque niente finestre pop-up o banner in Flash ma, per il momento, solo un annuncio inserito nella scheda iniziale del servizio. Le prime ad essere state impiegate sono state le inserzioni di Rdio . Per evitare inconvenienti, Skype ha raccontato di aver fatto numerosi test per trovare l’advertising ideale. Il pericolo di disaffezionare la propria base di utenti, d’altronde, se pur marginalmente c’è. Per veicolare le pubblicità verranno inoltre utilizzate le informazioni circa età, sesso e localizzazione dell’utente. Se l’utente desiderasse evitare questa possibilità può usufruire dell’opzione opt-out attraverso le impostazioni di privacy del proprio account Skype.

Partner in questa esperienza pubblicitaria saranno, tra gli altri, Groupon, Universal Pictures, Disney, Volkswagen e Visa. “Siamo molto soddisfatti dalla risposta iniziale ottenuta dagli inserzionisti”, ha detto Doug Bewsher, responsabile marketing di Skype.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 8 mar 2011
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