ICT, Asia e paesi nordici sul podio

ICT, Asia e paesi nordici sul podio

Il decimo rapporto annuale del World Economic Forum evidenzia la crescita dei paesi asiatici e di quelli del Nord Europa nel settore ICT. Qualche segno di debolezza da parte degli USA. L'Italia va giù
Il decimo rapporto annuale del World Economic Forum evidenzia la crescita dei paesi asiatici e di quelli del Nord Europa nel settore ICT. Qualche segno di debolezza da parte degli USA. L'Italia va giù

La Svezia e Singapore sono i paesi più competitivi all’interno dell’economia digitale mentre i mercati nordici e asiatici sono quelli che in maniera migliore sfruttano le tecnologie della comunicazione e informazione (ICT) per crescere: queste le notizie salienti provenienti dal report annuale condotto dal World Economic Forum (WEF).

Secondo l’organismo internazionale, l’ICT è “il fattore chiave per sviluppare un mondo più economicamente, ecologicamente e socialmente sostenibile”. In questo quadro, dopo Svezia e Singapore, al terzo posto si colloca la Finlandia, al quinto la Svizzera e in quinta posizione si piazzano gli USA.

Lo studio, che mette sotto la lente di ingrandimento 138 paesi nell’arco del 2010, utilizza alcuni indici per la formulazione del ranking: l’adozione di tecnologie dell’informazione e comunicazione, la disponibilità degli individui, il business, la sollecitudine dei governi e il livello di utilizzo corrente.

Entrando nel merito dei dati, si registra che in Svezia l’uso dei nuovi portati tecnologici è tra i più massicci a livello globale con oltre il 90 per cento della popolazione che usa Internet regolarmente. “Particolarmente in Scandinavia, si può vedere un più elevato accesso attraverso le tecnologie mobili, fatto che permette di avere alti livelli di connettività anche nelle aree rurali dove, invece, molti altri paesi stanno ancora lavorando parecchio per fornire Internet agli utenti”, afferma Alan Marcus, direttore del WEF.

Attraverso uno sguardo diacronico, è possibile notare la discesa nel ranking da parte degli USA . Se infatti questi ultimi si posizionavano al terzo posto nell’anno 2009-2010, nell’ultimo anno li si vede scendere in quinta piazza. La decrescita c’è stata sebbene non in maniera drammatica sostiene Soumitra Dutta, professore presso l’International Business School INSEAD e co-editore del rapporto WEF. Gli Stati Uniti presenterebbero punti di debolezza in particolare per ciò che viene definito “ambiente ICT”, indicatore che misura il livello di affari, regolamentazioni e infrastrutture necessari al supporto di aziende e cordate del settore.

Le zone del Pianeta che, invece, sembrano godere di splendore tecnologico sono l’Asia e il Medioriente : le economie che mostrano la migliore crescita dal 2006 sono Bahrain, Cina, Uruguay e Vietnam. Tre i mercati asiatici che compaiono nella top 10 : Singapore (secondo posto) Taiwan (sesto) e Corea del Sud (decimo). Nonostante la grande crescita, la Cina non ha raggiunto la golden ten classificandosi al 36simo posto. 48esima l’India e 56simo il Brasile.

Per quanto concerne il Belpaese, la situazione resta sostanzialmente invariata e, probabilmente, in via di peggioramento: l’Italia si situa al 51esimo posto, tre scalini più in basso rispetto alla precedente classifica.

In prospettiva, il decimo anniversario del rapporto fornisce al WEF importanti indicazioni per il futuro come l’inclusione di dati provenienti da organismi esterni (Organizzazione Mondiale della Salute e il Programma per lo Sviluppo delle Nazioni Unite) nonché nuovi indicatori, cloud computing e dispositivi mobili su tutti.

Cristina Sciannamblo

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Pubblicato il
13 apr 2011
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