PI Hardware/ Case per PC a meno di 100 euro

PI Hardware/ Case per PC a meno di 100 euro

Cinque proposte per accontentare i videogamer, o chi vuole mettere un PC in salotto. Ma anche tutti coloro cui piace disporre di uno chassis ampio che garantisca future possibilità di espansione
Cinque proposte per accontentare i videogamer, o chi vuole mettere un PC in salotto. Ma anche tutti coloro cui piace disporre di uno chassis ampio che garantisca future possibilità di espansione

Come un vestito d’alta sartoria, il case per personal computer è diventato più di un semplice contenitore da pochi euro: l’assemblaggio di un personal computer di qualità spesso prevede prodotti ad-hoc capaci di assecondare i bollenti spiriti dell’hardware più potente garantendo una sufficiente ventilazione che evita di trasformare la propria macchina in un forno ed, allo stesso tempo, prevedere buone possibilità d’espansione per i componenti PCI o PCI-Express e per la sezione dischi.

Molti produttori sono all’opera da molti anni nel settore e, forti dell’esperienza maturata, riescono a proporre soluzioni tecniche al top della gamma con prezzi ridotti per l’acquirente finale, capaci di andar d’accordo con le tasche di chiunque. La scelta è vasta: sono disponibili modelli che vanno da poche decine di euro sino a giungere a quelli più ambiti, realizzati totalmente in alluminio, talvolta con look fuori standard (come non ricordare a tal proposito i modelli LianLi PC888 o PC777 a forma di conchiglia marina) e sistemi di raffreddamento supersilenziosi.

In questa recensione vogliamo porre l’attenzione su cinque differenti proposte, disponibili sul mercato nella fascia di prezzo compresa fra gli 80 euro ed i 100 euro: è di Fractal Design il modello Define R3 , compatto e dal look minimale; CoolerMaster propone il nuovissimo Storm Enforcer destinato principalmente all’utenza gaming e caratterizzato da un design fuori standard; Xigmatek propone il Pantheon , colosso da scrivania a basso costo; Enermax avanza con Hoplite , dal look simile al Pantheon; Bitfenix presenta, infine, il piccolo Survivor , destinato a chi vuole una macchina da gioco dagli ingombri ridotti e facile da trasportare.


Sei case ATX a confronto

Prodotti diversi nel volto ma sostanzialmente simili: supportano lo standard ATX , garantiscono la possibilità di assemblare sistemi dual GPU per via del notevole spazio interno, sono dotati di cestelli disco estesi per la creazione di sistemi RAID a due o più unità, hanno nella maggior parte dei casi un raffreddamento ad aria con controllo della velocità di rotazione delle ventole, predisposizione per un sistema di raffreddamento a liquido esterno e sistemi di blocco tool less per le unità da 5,25″ e 3,25″. E non ultimo sono tutti realizzati su base nera.


Diversi ma molto simili, specie nell’anima!

Seguono le specifiche tecniche del case:


Specifiche tecniche (*: opzionale )

Il Bitfenix Survivor è uno dei più piccoli case per personal computer in standard ATX e con design personalizzato attualmente disponibili in commercio. La colorazione nera ed il rivestimento di tipo Soft-Touch (lo stesso materiale impiegato nei telefonini d’alta caratura) lo rendono elegante e capace di adattarsi ad ogni tipo di arredo, indipendentemente dalla collocazione domestica o lavorativa. La conformazione è simile a quella di una passata proposta di Spire, il Pininfarina, case realizzato con un mix di alluminio e acciaio e disegnato dall’omonimo maestro italiano del design.


Bitfenix Survivor, piccolo ed elegante

Il pannello frontale è ridotto al minimo, nel senso che non integra elementi "estremi" come quelli delle produzioni concorrenti e, a parte i tre vani da 5,25" ed il motivo a righe ricavato poco più in basso, reca il solo logo del produttore in plastica trasparente a spezzare l’uniformità del nero.


Il frontale, concreto e senza fronzoli

La vista laterale evidenzia la struttura del prodotto: trattasi di un case composto da un telaio di tipo tradizionale in acciaio SECC contornato da un guscio in ABS piuttosto spesso che fa da elemento estetico principale oltre ad inglobare un piccolo pannello per le connessioni, i vani da 5,25" e la comoda maniglia per il trasporto.


Laterale sinistro

Il pannello di servizio è collocato subito dietro la curva superiore ed è nascosto da un piccolo portello scorrevole: integra due replicatori di tipo USB 2.0, una seconda coppia di replicatori USB 3.0, una porta External Serial ATA, connessioni jack audio in/out, i tasti di servizio per le funzioni di accensione e reset ed un tasto che pilota il sistema di illuminazione integrato.


Pannello di servizio

Il prodotto è dotato di due grosse feritoie che permettono lo sfogo naturale dell’aria calda prodotta dal sistema verso l’esterno; a metà tra le due feritoie troviamo una maniglia per il trasporto in stile "ferro da stiro" e del tipo a scomparsa, estraibile tramite pressione sulla parte posteriore della relativa staffa.


Maniglia a scomparsa e fori d’areazione

Il logo del produttore, perfettamente incastonato nella parte superiore del frontale, integra i led di servizio per Hard Disk ed alimentazione.


Logo del produttore con LED di servizio integrati

Infine, la vista del pannello posteriore, che evidenzia una dotazione prettamente standard: sono presenti la predisposizione per un sistema di raffreddamento a liquido esterno, un vano che ospita la ventola di scarico del raffreddamento ad aria integrato, sette slot per schede d’espansione PCI, il vano per alimentatori collocato nella parte bassa e dotato di presa d’aria filtrata ed una piccola maniglia per la rimozione dell’angolo curvo posteriore, permettendo l’accesso all’interno del case.


Pannello posteriore

Il CM Storm Enforcer è il concorrente più diretto del BitFenix Survivor: trattasi di piccolo case per personal computer in standard ATX con dotazione tecnica tale da permettere l’assemblaggio di macchine di fascia medio/alta e dall’ingombro contenuto, adattabili a qualsiasi ambiente indipendentemente dallo spazio a disposizione. Il design richiama vagamente quello dei personaggi dell’ultimo capolavoro videoludico di Crytek, Crysis 2.


CM Storm Enforcer – Crysis 2 da scrivania

Soffermandoci sul frontale, non possiamo non notare il fine lavoro nei particolari svolto da CM Storm: la parte superiore che, in realtà è un portello di servizio, è caratterizzata da un design a tre sezioni curve asimmetriche che si sposa alla perfezione con quella bassa, dotata di quattro piccole prese d’aria; queste sono dotate di una retina metallica verniciata in nero che, a seguito dell’attivazione del sistema di illuminazione, crea un effetto a nido d’ape assolutamente identico a quello dei visori notturni visti in Crysis e Crysis 2.


Pannello frontale con compartimento ventola

L’apertura del portello mostra doti di espandibilità sufficienti: il prodotto è dotato di quattro compartimenti per unità ottiche da 5,25", di cui quello più in basso provvisto di predisposizione per unità da 3,5".


Vani da 5,25" e 2,5"

Il prodotto è disponibile in due varianti: con pannello laterale in plexiglass come nella versione in prova oppure con rete metallica e compartimento aggiuntivo per ventole di aspirazione laterali. Il design si uniforma alla perfezione con il resto del case grazie al motivo a branchie che richiama quello del portello frontale.


Laterale destro con finestra in plexiglass

Il pannello superiore è di generazione moderna per via della presenza di replicatori USB 3.0, ma è piuttosto sfornito: prevede un’ulteriore coppia di porte USB 2.0 ed i soli jack audio in/out; mancano replicatori per porte FireWire IEEE 1394 ed External Serial ATA. La posizione del tasto di accensione non è delle più fortunate in quanto passibile di attivazioni accidentali quando vengono inserite chiavette o altre periferiche USB.


Pannello di servizio

Il lato superiore è provvisto di un compartimento per ventole di scarico opzionali e di un ulteriore vano sul quale appoggiare oggetti di piccole dimensioni, mouse e dischi USB onde evitare che vadano a spasso per la scrivania.


Pannello superiore e vano portaoggetti

La vista del pannello posteriore, realizzato nel più tradizionale dei design, mostra una ventola di scarico da 120x120mm, triplo foro per il passaggio dei cavi di un sistema di raffreddamento a liquido esterno, sette slot per schede d’espansione e vano per alimentatori in basso dotato di presa d’aria filtrata.


Pannello posteriore

Se il CM Storm Enforcer è una versione "desktop" di Crysis 2, l’Enermax Hoplite diventa un piccolo guerriero da tavolo per via del nome, evocativo di antichi guerrieri in armatura pesante, e del design, oltremodo aggressivo. Hoplite è caratterizzato da una struttura principale di tipo tradizionale a cui sono stati applicati dei make-up in ABS nel frontale ed in alto, integrando i vani per le unità ottiche, pannello di servizio e parte del sistema di raffreddamento.


Enermax Hoplite, aggressivo e robusto

Il frontale offre un’immediata impressione di robustezza ed è molto particolareggiato: tutti i vani da 5,25" sono coperti da portelli a pressione con rinforzo in plastica e motivo a retina metallica a massimizzare l’efficienza del raffreddamento interno; la stessa presa d’aria si estende verso il basso e termina con un secondo portello dischi, posizionato subito dopo la grossa ventola d’aspirazione.


Frontale molto robusto

La particolarità del prodotto sta proprio nella ventola d’aspirazione alloggiata nel frontale: si tratta del modello "Vegas" dello stesso produttore ed è dotata di un sistema di illuminazione con undici differenti programmi e controllo della velocità di rotazione delle alette; tale vezzo può essere disinserito tramite pressione dell’apposito tasto, posizionato nei pressi del potenziometro.


Controlli del sistema di illuminazione e potenziometro per ventola

Vi proponiamo uno dei tanti effetti luce, giusto per avere un’idea di quel che stiamo dicendo.


Effetti luce della ventola frontale

Il vano che ospita la ventola non è di tipo fisso, e può essere aperto facendo leva sull’apposito gancio di sostegno. In questo modo le operazioni di pulizia, manutenzione e sostituzione della ventola sono rese assolutamente semplici.


Vano della ventola frontale

La conformazione modulare del castelletto dischi permette di accedere a due unità tramite un piccolo portello frontale; le connessioni, in questo caso, sono del tipo "hot-plug" e permettono di montare e smontare dischi a macchina accesa.


Portello dischi hot-plug

I laterali permettono l’estensione del sistema di raffreddamento ad aria tramite l’installazione di un massimo di due ventole da 120×120 millimetri od una singola ventola da 200×200 millimetri. In ogni caso sono disponibili come accessori.


Laterale destro con presa d’aria e vani ventole

Il pannello di servizio è dotato di due replicatori per porte USB 3.0, un connettore External Serial ATA, due jack audio in/out e due tasti di servizio per le funzioni di accensione e reset. Come nel caso del CM Storm Enforcer, i tasti sono posizionati troppo vicino ad uno dei connettori USB tanto da poter essere schiacciati (specie quello di reset) inavvertitamente.


Pannello di servizio

Il lato superiore ospita un vano per unità disco da 2,5" o 3,5" con connessione hot-plug ed un’immensa presa d’aria per l’installazione di ben due ventole da 200×200 millimetri od un radiatore a liquido interno.


Presa d’aria superiore e bay disco hot plug

Il pannello posteriore offre la solita predisposizione per un sistema di raffreddamento a liquido esterno, un vano per ventola da 120×120 mm con funzioni d’espulsione, un piccolo foro con ghigliottina in gomma per il passaggio dei cavi USB 3.0 sul retro, sette slot per schede d’espansione ed il vano per alimentatori posizionato in basso.


Pannello posteriore

Prodotto nordico di nome e di fatto, il Define R3 di Fractal Design presenta un design piuttosto freddo e minimalista: superfici squadrate con angoli bene in vista, elementi aggiuntivi nascosti e colorazione completamente nera con frontale satinato trasformano questo piccolo case ATX in un oggetto d’arredo moderno, che ben si sposa con ambienti dalle superfici in vetro e laccati in nero o metalli a vista. Potrebbe essere impiegato anche per la realizzazione di un HTPC da collocare nei pressi del pannello LCD o dell’impianto Hi-Fi in salotto, tanto appare discreto.


Fractal Design Define R3, un nuovo concetto d’eleganza

Il frontale è caratterizzato dalla presenza di un enorme lastra in ABS con rivestimento simil-alluminio-satinato che fa da bel vedere e da portello di servizio per l’accesso ai vani  da 5,25" e 3,5". L’uniformità della struttura è "disturbata" da un piccolo e quasi invisibile led di servizio, posizionato nel mezzo della parte più alta.


Frontale privo di elementi estetici

L’apertura del portello frontale mostra una conformazione in stile "server" con due vani per le unità da 5 pollici e un quarto posizionati in alto e provvisti di portelli a pressione ed i compartimenti per ventole d’aspirazione filtrate a seguire. Da notare la presenza di elementi fonoassorbenti sparsi lungo tutte superfici interne del case, a massimizzazione del comfort acustico.


Vani da 5,25", ventola con filtro antipolvere e pannelli fonoassorbenti

La vista laterale mostra una struttura di tipo tradizionale, con gli unici elementi estetici rappresentati da una piccola griglia verticale ricavata nella parte sulla maschera frontale a permettere un minimo ricambio d’aria, ed una presa d’aria con predisposizione per ventola d’aspirazione aggiuntiva nella parte centrale del portello. Come si nota la presa d’aria è coperta da pannello fonoassorbente che può essere eliminato nel momento in cui si dovesse decidere per l’installazione della ventola.


Laterale destro

Il lato superiore, in linea con il resto del case, è decisamente anonimo: integra i soli due compartimenti per ventole di raffreddamento, anch’essi protetti da pannello fonoassorbente da eliminare prima dell’installazione delle ventole stesse, ed il pannello di servizio nei pressi dello sezione frontale.


Lato superiore

Il pannello di servizio ospita due sole porte USB 2.0, una porta External Serial ATA, un tasto di servizio per le funzioni di accensione e due jack audio in/out; mancano replicatori per porte USB 3.0, FireWire IEEE 1394 ed il tasto reset.


Pannello di servizio

Il pannello posteriore differisce dalla concorrenza per sole questioni di carattere estetico, ove sono stati adottati elementi in color bianco anziché neri; la struttura resta la stessa, con la predisposizione per il raffreddamento a liquido nella parte superiore, ventola di scarico da 120×120 mm, sette slot di espansione e vano per alimentatori posizionato in basso.


Pannello posteriore

Il Pantheon rappresenta l’ultima creazione di Xigmatek, nota casa produttrice di case per personal computer ad alte prestazioni e sistemi di raffreddamento di qualità. Il prodotto differisce da quelli sinora analizzati grazie a dimensioni superiori che lo rendono adatto a macchine gaming di fascia alta e super-espandibili. Nel design è molto simile ad Hoplite di Enermax con frontale tipicamente robusto, privo di fronzoli ed ottimizzato per la massimizzazione dello scambio termico tra interno ed esterno.


Xigmatek Pantheon Black

Frontale decisamente piatto, dà una certa sensazione di robustezza e cura per i dettagli. I quattro vani per periferiche ottiche sono dotati di lamierini forati  realizzati in retina metallica, seguiti da un grosso portello inferiore che permette l’accesso al vano per l’installazione di unità disco da 3,5" interne e ventole di raffreddamento supplementari. I due profili in color argento sono semplici adesivi che fanno solo da abbellimento, spezzando l’uniformità del nero.


Il frontale comunica una certa sensazione di robustezza…

I vani disco sono sei, tutti provvisti di slitte gommate (per la riduzione della rumorosità da vibrazioni) e dotate di maniglia per semplificare le operazioni di installazione ed estrazione delle unità.


Vano dischi orientato frontalmente

I pannelli laterali prevedono una piccola presa d’aria localizzata nella parte anteriore che permette l’installazione di un massimo di quattro ventole da 80×80 millimetri per il solo raffreddamento del cestello degli hard disk; quello destro offre una seconda presa d’aria spostata verso il retro, per il montaggio di ulteriori ventole da 120×120 millimetri a garantire una maggiore aspirazione d’aria fresca dall’esterno, raffreddando adeguatamente processore e scheda video.


Laterale destro

Il pannello superiore offre una grossa presa d’aria per il montaggio di ventole d’espulsione supplementari o di un radiatore per raffreddamento a liquido integrato.


Pannello superiore con vano radiatore e controlli

Sempre nella parte alta troviamo il pannello di servizio, questa volta davvero molto ricco. Prevede due connessioni USB 2.0, una terza connessione USB 3.0, una porta External Serial ATA, tasti d’accensione e reset (correttamente posizionati lontano dai connettori di utilizzo comune), tasto di controllo del sistema di illuminazione integrato, jack audio per cuffie e microfono e due potenziometri per il controllo della velocità di rotazione delle ventole.


Pannello di servizio con replicatori e potenziometri

Colossale pannello posteriore dotato di passacavi per collegare le porte USB presenti nel replicatore a quelle esterne della scheda madre o gli eventuali tubi per il raffreddamento a liquido, ventola d’espulsione da 120x120mm, sette posti per schede d’espansione, ulteriori quattro fori con ghigliottina in gomma per serbatoi liquido esterni e vano per alimentatori filtrato e posizionato in basso.


Pannello posteriore

In questa sezione vi proponiamo un confronto della parte interna di tutti i prodotti, onde evidenziarne le principali differenze od affinità.

Bitfenix Survivor
Prodotto che sorprende per via dell’ottima organizzazione degli spazi interni, permette di disporre di sufficiente spazio di manovra a dispetto delle dimensioni contenute. Per accomodare la componentistica dalle dimensioni più estreme, quali schede video "formato mattone" AMD Radeon Antilles HD6990 o GeForce 9800GX2, si è deciso di optare per una struttura modulare, con possibilità di rimozione di alcune parti al fine di generare ulteriore spazio ed eliminare ogni sorta di problema.

La verniciatura in nero opaco preserva l’economico SECC dall’ossidazione e garantisce una maggiore sensazione di qualità. L’espandibilità è decente, con numerosi vani da 3,5" interni e 5,25" con accesso esterno. Sono presenti quattro asole passacavo di dimensioni ridotte che permettono di far sparire i cavi sul retro in fase d’assemblaggio.


Interno del Bitfenix Survivor

CM Storm Enforcer
L’Enforcer di CM Storm dimostra di essere più spazioso del BitFenix Survivor per via dell’adozione di uno chassis leggermente più lungo. Le quattro asole passacavo permettono di gestire bene i cavi in fase di montaggio e sono ben disposte, tali da raggiungere facilmente le aree strategiche del sistema. Anche in questo caso si è optato per una colorazione integrale in nero, per preservare i materiali dall’ossidazione e conferire al prodotto un aspetto migliore.


Interno del CM Storm Enforcer

Enermax Hoplite
Hoplite dimostra di essere ancor più grosso per via di un frontale meno profondo che permette di estendere lo chassis oltremodo: il prodotto non ha problemi ad accomodare schede video di alcun tipo e presenta grandi doti espandibilità, sia nel compartimento dischi che in quello unità ottiche. Numerose sono le asole passacavo, purtroppo dotate di ghigliottine in gomma di bassa qualità che hanno difficoltà a rimanere in sede al minimo movimento dei cavi. Manco a dirlo, verniciatura integrale in nero per gli stessi motivi addotti dalla concorrenza.


Interno dell’Enermax Hoplite

Fractal Design Define R3
Un prodotto dal design essenziale anche all’interno, che offre discreto spazio e permette la realizzazione di sistemi di fascia media od HTPC. Le schede video maggiorate possono andare incontro a problemi in fase di installazione (asola passacavo a metà strada tra cestello dei dischi ed alloggiamento VGA), mentre le possibilità di espansione in termini di unità disco sono praticamente infinite, a sacrificio di quelle da 5,25" (due sole posizioni). Tutte le aree interne sono rivestite da materiale fonoassorbente per massimizzare il comfort acustico. Le asole passacavo sono molteplici, le ghigliottine in gomma a corredo sono pessime (fuoriescono dalle rispettive sedi al minimo movimento dei cavi).


Interno del Fractal Design R3

In taluni casi anche la posizione dell’asola passacavo è assolutamente errata, considerato il tipo di cavo/connettore che dovrebbe ospitare.


Posizione di un’asola passacavo senza senso

Xigmatek Pantheon
Prodotto in "taglia XL", non incontra problema alcuno in termini di spazio interno e permette la creazione di sistemi di fascia alta anche con due o più VGA e raffreddamento a liquido interno. Garantisce ottime possibilità d’espansione, un elevato potenziale in termini di circolazione dell’aria ed è dotato di asole passacavo con ghigliottine d’alta qualità che permettono un assemblaggio pulito, senza cavi a vista.


Interno dello Xigmatek Pantheon

In questa sezione vogliamo osservare i sistemi di supporto e ritenzione delle unità ottiche e di quelle disco adottati dai vari produttori.

Bitfenix Survivor
Questo prodotto utilizza un cestello superiore per l’installazione di tre unità da 5,25" provviste di ganci tool-less, ed un doppio cestello da 3,5" per il supporto di ben sei unità disco. Quest’ultimo è dotato di slitte con gommini antivibrazione, predisposizione per l’installazione di una ventola di raffreddamento frontale ed è modulare nella parte superiore che può essere rimossa per far posto a schede video molto lunghe lasciando a disposizione solo tre vani.


Comparto dischi del Bitfenix Survivor

CM Storm Enforcer
Il sistema di blocco delle unità ottiche è intuitivo: basta posizionare il lettore in sede e spostare la levetta dalla posizione di aperto a quella di chiuso per completarne l’installazione.


Unità da 5,25 pollici

Il cestello per i dischi da 3,5" è di tipo modulare e con la parte alta ruotabile verso l’interno. L’installazione delle unità avviene tramite slitte gommate fornite in dotazione. È presente un secondo cestello per l’installazione di due unità disco da 2,5" che può essere rimosso tramite le quattro viti sul fondo.


Dischi

Enermax Hoplite
Sistema di ritenzione decisamente sui generis per entrambi i cestelli da 5,25" e 2,5"/3,5": nel primo troviamo delle manopole che vanno svitate per permettere l’inserimento dell’unità ottiche in sede ed, in seguito, avvitate per completare l’installazione…


Sistemi di fissaggio delle unità ottiche sull’Enermax Hoplite

… nel secondo, di tipo modulare, le slitte con i dischi sono fissate da un piccolo portello metallico che può essere aperto svitando una vite. L’intero compartimento è raffreddato da una ventola posta frontalmente al case.


Enermax Hoplite: cestello dischi

Nella parte inferiore è presente un modulo hot-plug per due unità con autoalimentazione e installazione dal frontale del case dei dischi tramite appositi cassetti in alluminio.


Due slitte hot-plug per l’Enermax Hoplite

Fractal Design R3
Il Fractal Design R3 colpisce per la presenza di un numero di cassetti da 2,5"/3,5" estremamente elevato, tale da permettere la creazione di configurazioni disco oltre norma; il cestello da 5,25" è invece ridotto al minimo, con due posti disco e nessun sistema di installazione tool-less. (non che se ne senti la mancanza).


Cestello dei dischi del Fractal Design R3

Xigmatek Pantheon
È ormai chiaro che il detto "a ciascuno il suo" vale, almeno nella scelta dei sistemi di ritenzione: il prodotto di casa Xigmatek impiega un sistema simile a quello visto in Hoplite di Enermax, dotato di singola vite di blocco che va rimossa per l’inserimento dell’unità, ed avvitata per completare l’installazione.


Xigmatek Pantheon: sistema di blocco delle unità ottiche

Il cestello da 3,5" è invece dotato di sistema a slitte con montaggio frontale (si deve rimuovere la pare inferiore del frontale per accedervi) e raffreddamento attivo a doppia ventola, espandibile sino ad un massimo di quattro ventole.


Cestello dischi dello Xigmatek Pantheon

I case che arrivano nel nostro laboratorio sono testati utilizzando la seguente configurazione:


Sistema di prova

Installazione . Il sistema viene anzitutto installato all’interno di ogni case e, durante le operazioni di assemblaggio, vengono rilevate eventuali problematiche.

Rumorosità . Per ogni case viene misurata la rumorosità delle ventole in condizioni di massima e minima velocità se disponibile un sistema per la regolazione della stessa. In caso contrario viene rilevata la rumorosità con tutte le ventole accese e la rumorosità con le sole ventole posteriori accese. Per valutare il grado di isolamento di cui ogni case è capace, misuriamo la rumorosità prodotta all’esterno dalle ventole interne del sistema (dissipatore CPU, dissipatore VGA e ventola alimentatore) quando le ventole del case sono spente. Tutti i test sono effettuati all’interno di un ambiente silenzioso con rumorosità di fondo compresa fra 30 e 30,2 dBA ponendo un fonometro (modello Lafayette MSL.80 con tolleranza pari al 2% nell’ambito delle nostre misure) posizionato frontalmente e lateralmente al sistema ad una distanza di 50cm (±1cm).

Temperature . Analizziamo infine l’efficienza, in termini di capacità di dissipazione, del sistema delle ventole. Per farlo misuriamo le temperature raggiunte dai componenti interni (CPU, VGA e PCB della VGA) a seguito di tre iterazioni del 3DMark06 in loop e considerando gli stessi casi visti in precedenza per la rilevazione della rumorosità. Seguono foto ed osservazioni circa la fase di installazione del sistema nei diversi case.

Bitfenix Survivor . Questo case, dalle dimensioni non certo mastodontiche, presenta qualche problema di installazione con componenti di taglia grossa. La scheda grafica utilizzata, ad esempio, ha una lunghezza tale da non permettere un inserimento agevole nella sua sede a meno che non si tolga il cestello dei dischi. L’apertura presente nel supporto per la scheda madre risulta essere allineato con la posizione del Socket tale da permettere un’agevole sostituzione dei dissipatori after market .


Installazione nel Bitfenix Survivor

CM Storm Enforcer . Installazione da manuale per l’ultimo nato in casa Coolermaster che dispone di spazio sufficiente ad ospitare dissipatori a torre di fascia alta, schede grafiche di lunghezza importante (se nel sistema è presente una scheda grafica top di gamma di ultima generazione, come una Radeon HD 6990, è comunque necessario togliere il cestello dei dischi). Ottime anche le possibilità offerte per la corretta gestione dei cavi e bene per la posizione della finestra di accesso al back plate dei dissipatori che ne fanno uso.


Installazione nel Coolermaster Storm Enforcer

Enermax Hoplite . Lo spazio a disposizione nell’interno di questo case è davvero molto e per questo le operazioni di installazione sono rese davvero molto semplici. Nessun problema né con i dissipatori a torre né tantomeno con schede grafiche di fascia alta la cui lunghezza può arrivare a superare i 300mm. Le asole passacavo per gestire al meglio il routing dei fili sono ben posizionate ma i gommini utilizzati sono di pessima qualità e fuoriescono troppo facilmente dalla loro sede. Corretto il posizionamento della finestra posteriore che permette di smontare con facilità i dissipatori di fascia più alta, anche a sistema installato. Le sue dimensioni sono però un po’ risicate: l’avremmo preferita più ampia.


Installazione nell’Enermax Hoplite

Fractal Design R3 . Non male anche il risultato ottenuto con questo case se non fosse per qualche piccolo dettaglio che stona un po’. L’asola superiore posizionata proprio dietro il profilo del case che sorregge il portello laterale non permette il passaggio del connettore ATX 12V a 8-pin, dunque siamo stati costretti a lasciarlo nella parte anteriore. Ancora, i gommini posti sulle asole passacavo sono del tutto simili a quelli dell’Hoplite e perciò troppo morbidi e lo stesso possiamo dire anche della finestra posteriore praticata sulla piastra di supporto della scheda madre (curiosamente questa ha anche la stessa forma di quella del case di casa Enermax).


Installazione nel Fractal Design R3

Xigmatek Pantheon . I modelli che dispongono di maggior spazio all’interno sono indubbiamente avvantaggiati rispetto a quelli più piccoli ed il Pantheon ne è un chiaro esempio al pari dell’Hoplite. I componenti, anche quelli più ingombranti, non trovano ostacolo alcuno di contro alcuni cavi dell’alimentatore potrebbero risultare troppo corti per seguire il routing obbligato progettato dal produttore. Ottima la finestra ricavata sulla piastra di supporto della scheda madre, tanto per posizione quanto per dimensioni. Una sola curiosità, più che un difetto vero e proprio, l’errore di progettazione dei fori per le viti che fissano l’alimentatore.


Installazione nello Xigmatek Pantheon

> Rumorosità
Riportiamo i valori di rumorosità rilevati per i sistemi di ventole installati nei cinque case facenti parte di questa comparativa.


Rumorosità rilevata frontalmente (a valori inferiori corrispondono prestazioni migliori)

Rumorosità rilevata lateralmente (a valori inferiori corrispondono prestazioni migliori)

Quando le ventole sono impostate per girare al minimo dei giri è il modello di casa CoolerMaster a dominare, con valori di rumorosità talmente bassi (generati dalla sola ventola posteriore) da essere appena percettibili; segue a ruota il Bitfenix Survivor, solo leggermente più rumoroso e poi Hoplite di Enermax. Pantheon di Xigmatek e Fractal Design R3 sono nelle ultime posizioni a pari merito nonostante quest’ultimo sia completamente foderato di pannelli fonoassorbenti.

L’impostazione dei sistemi di raffreddamento al massimo dei giri, o utilizzando tutte le ventole incluse nel caso in cui non sia presente un fan controller, sconvolge totalmente la classifica: il Survivor di Bitfenix ne esce illeso, seguito questa volta dal Fractal Design R3 (i pannelli fonoassorbenti in questo caso svolgono adeguatamente la loro azione ma soprattutto l’utilizzo di entrambe le ventole non fa aumentare di molto la rumorosità rispetto alla singola ventola); superata la soglia dei 40 dBA troviamo tutte le soluzioni da gioco ad alte prestazioni, con l’ultima posizione occupata dal Pantheon di Xigmatek che raggiunge i 50dBA.

Isolamento acustico
Analizziamo ora l’effettivo isolamento acustico garantito dai case in prova, guardando ai valori di rumorosità che si ottengono lasciando spente le ventole del case ma non quelle dei componenti interni del sistema.


Rumorosità rilevata frontalmente (a valori inferiori corrispondono prestazioni migliori)

Rumorosità rilevata lateralmente (a valori inferiori corrispondono prestazioni migliori)

Come vedete dai grafici tutti i prodotti in esame fanno si che all’esterno si "ascoltino" simili livelli di rumorosità. I pannelli fonoassorbenti del Fractal Design R3 questa volta svolgono adeguatamente la loro azione seppure le differenze con un case completamente chiuso (ma senza sistemi passivi di assorbimento delle onde sonore) come il Bitfenix Survivor non siano così evidenti (pari ad appena 0,2dBA). Ottimi anche i valori ottenuti dal CoolerMaster Storm Enforcer mentre vanno peggio le cose per il Pantheon e l’Hoplite.

Efficienza sistemi di dissipazione
Analizziamo infine l’efficienza del sistema di ventilazione controllando le temperature raggiunte dai componenti interni (CPU, VGA e PCB della VGA).


Temperature con ventole case spente (a valori inferiori corrispondono prestazioni migliori)

Come era lecito attendersi, lo spegnimento del sistema di raffreddamento va a privilegiare i modelli dotati di ampie superfici forate e dalle dimensioni non proprio contenute, capaci di garantire un maggiore ricircolo dell’aria per effetto convenzione: la testa della classifica è detenuta dallo Xigmatek Pantheon, seguito a ruota dall’Hoplite di Enermax e dallo Storm Enforcer di Coolermaster (sul quale si evidenziano temperature a livello di microprocessore leggermente più alte della media); in ultima piazza troviamo il Bitfenix Survivor, troppo piccolo e sigillato per poter andar bene senza un minimo ricambio d’aria, mentre rileviamo una situazione migliore per il Fractal Design R3.


Temperature con ventole al minimo (a valori inferiori corrispondono prestazioni migliori)

L’attivazione del sistema di raffreddamento, anche al minimo o usando la sola ventola posteriore, riporta le temperature dei componenti interni di quasi tutti i concorrenti a valori decisamente normali, con i modelli R3, Hoplite ed Enforcer nelle prime posizioni. Ancora una volta, male per BitFenix Survivor, che fa si che i componenti raggiungano temperature medie decisamente superiori a quelle della concorrenza.


Temperature con ventole al massimo (a valori inferiori corrispondono prestazioni migliori)

Maggiore rumorosità non significa sempre migliori performances, e questo è un dato di fatto che emerge dalle nostre rilevazioni: l’impostazione dei sistemi di raffreddamento per il funzionamento al massimo dei giri comporta un guadagno prestazionale spesso inesistente abbinato a condizioni di impiego non tollerabili, specie se c’è necessità di silenzio. La classifica rimane praticamente immutata rispetto al caso precedente ed i guadagni prestazionali, ove esistenti, ammontano a pochi gradi centigradi.


Confronto fra temperature medie e rumorosità media

Molti prodotti accomunati dalla funzione e specializzati a seconda di un target d’utenza ben definito, capaci di modificare totalmente l’apparenza di un sistema (per chi fa dell’estetica una ragione di vita) e di garantirne migliori condizioni di impiego in termini di temperature generate, comfort acustico ed espandibilità: i case per personal computer sono più di meri pezzi di plastica e ferro, e la disponibilità di un così elevato numero di modelli va a rispondere proprio alle suddette necessità ed al bisogno di personalizzazione che, nel mondo PC, era inesistente sino a qualche anno fa.

Senza alcuna pretesa di poter essere esaustivi, abbiamo recensito e messo a confronto cinque modelli dal prezzo comparabile. Di questi, qual è il migliore? Quale il peggiore? Cosa comprare? Domande ardue che trovano risposta anche nel classico detto: "dipende dall’uso che se ne fa!" .

Trattandosi di prodotti in un certo senso eterogenei, viene difficile poterli comparare e, così facendo, si rischia di marcare un prodotto che, magari, era stato progettato per altri scopi! Per dirla breve, non si può fare un semplice paragone fra il modello R3 di Fractal Design con il Coolermaster Storm Enforcer: il primo nasce come prodotto per macchine dal look raffinato, da collocare anche in salotto, mentre il secondo serve per assemblare postazioni gaming con l’impiego di componenti estremi che abbisognano di un certo sistema di raffreddamento. Ciononostante rimane molto interessante capire dove e quando ci sono differenze in termini di rumorosità, estetica e feature.

Alla luce di ciò, riportiamo le nostre considerazioni per prodotto, dandovi un consiglio sui possibili impieghi:

  • BitFenix Survivor : è un piccolo case per personal computer con sistema di raffreddamento ridotto al minimo e possibilità di espansione decenti, anche se trova difficoltà con componenti extra large per via di mancanza fisica di spazio. Il prodotto nasce per la realizzazione di macchine da gioco di fascia media in standard ATX leggere e facili da trasportare (non a caso è dotato di una maniglia a scomparsa), garantisce un buon comfort acustico abbinato ad un buon isolamento della rumorosità interna ma non è all’altezza degli altri modelli in quanto a capacità di raffreddamento. Non è consigliato per l’overclock, mentre prende una nota favorevole per il design. La cura costruttiva è maniacale, il prezzo decente. 85 euro circa.
  • CM Storm Enforcer : altrettanto piccolo case ATX per personal computer di tipo gaming, adatto ad ospitare configurazioni di fascia medio alta. È caratterizzato da un look estremo tipico delle macchine da gioco moderne, da buone capacità di raffreddamento e decente insonorizzazione acustica. Di spazio interno a disposizione ce n’è a sufficienza, e possono essere create configurazioni multi VGA senza eccessivi problemi o installate schede grafiche top di gamma molto lunghe a patto di rinunciare allo spazio destinato a tre hard disk. Bello il frontale, decisamente personalizzato, robusto nel complesso. Prezzo fra i più elevati di questa comparativa, pari a 100 euro circa.
  • Enermax Hoplite : come caratteristiche si avvicina molto all’Enforcer di Coolermaster, ma offre elementi tecnici di fascia elevata tipici delle produzioni più costose. La sezione dischi è dotata di compartimento separato e ventilato che permette un adeguato raffreddamento delle unità, di una sezione hot plug per due dischi con accesso dal frontale che garantisce all’utente la possibilità di passare da un sistema operativo ad un altro o di gestire i suoi dischi con i dati senza dover aprire il pannello laterale e di una baia superiore autoalimentata per installare al volo un disco da 2,5" e 3,5". Il sistema di illuminazione della ventola Vegas, prodotta dalla stessa Enermax, prevede undici effetti diversi che se dovessero risultare eccessivi possono essere disattivati con la sola pressione di un pulsante. 95 euro circa.
  • Xigmatek Pantheon : tipico case per personal computer gaming di fascia alta capace di ospitare un elevato numero di componenti evitandone l’effetto forno e supportarne adeguatamente l’overclock tramite un sistema di raffreddamento ben dimensionato ed espandibile. Grazie alle due dimensioni, superiori alla media di quelle degli altri case che abbiamo considerato, non è difficile installare tutto quanto all’interno senza dover rinunciare a nulla. Il cestello dischi di tipo modulare è provvisto di doppia ventola ed è presente anche un accesso ai dischi dal frontale. Ottimo lo spazio a disposizione nella parte superiore per l’integrazione di un eventuale sistema di raffreddamento a liquido. 85 euro circa.
  • Fractal Design R3 : prodotto destinato alla creazione di macchine di fascia media "di qualità", ove si è disposti a chiudere un occhio in termini di performances e si bada molto all’estetica. Il Define R3 va impiegato soprattutto nella realizzazione di HTPC o computers silenziosi che trovano posto in ambienti ove il comfort acustico è essenziale, ed adempie efficacemente al compito per via della totale insonorizzazione tramite pannelli fonoassorbenti. Ci saremmo aspettati di più dal sistema di raffreddamento integrato che non è dei più silenziosi. Migliorabile anche nella progettazione interna. 95 euro circa.

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Pubblicato il
19 apr 2011
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