Btjunkie, ritorno col proxy

Btjunkie, ritorno col proxy

Il popolare search engine del torrentismo invita ad usufruire di un servizio proxy dopo l'inibizione ordinata per l'Italia dall'operazione Poisonous Dahlia. I gestori non ricorreranno in Cassazione
Il popolare search engine del torrentismo invita ad usufruire di un servizio proxy dopo l'inibizione ordinata per l'Italia dall'operazione Poisonous Dahlia. I gestori non ricorreranno in Cassazione

“Attenzione Italiani: btjunkie.org verrà presto bloccato a causa della censura giudiziaria italiana. Potrete continuare ad accedere al sito tramite proxyitalia.com/btjunkie.org “. Così un sintetico avviso diramato online dai responsabili del motore di ricerca BitTorrent Btjunkie.org , la cui inibizione dell’accesso è stata recentemente ordinata dalla Guardia di Finanza di Cagliari, nell’ambito dell’operazione Poisonous Dahlia .

Stando a quanto riferito dalla redazione della testata specializzata TorrentFreak , i responsabili di Btjunkie.org non avrebbero alcuna intenzione di ricorrere in appello. Lo specifico ordine di inibizione era stato emesso direttamente dal PM, lasciando ai gestori del search engine l’unica possibilità di rivolgersi in Cassazione .

Pare invece che gli stessi responsabili del sito preferiscano restare in vita – almeno in Italia – a mezzo proxy, nello specifico invitando gli utenti ad aggiornare i bookmark per poter usufruire della mediazione garantita da proxyitalia.com .

C’è chi ha subito sottolineato come i blocchi imposti dall’operazione Poisonous Dahlia siano destinati a scontrarsi con ben note tecnologie di aggiramento, come ad esempio quelle fornite dalle VPN.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
26 apr 2011
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