PlayStation Network, chiuso per cracker

PlayStation Network, chiuso per cracker

L'allarme di sicurezza che ha fatto scattare i lucchetti di PSN è più grave del previsto. I dati sensibili degli utenti registrati sono stati compromessi. A rischio forse anche le carte di credito
L'allarme di sicurezza che ha fatto scattare i lucchetti di PSN è più grave del previsto. I dati sensibili degli utenti registrati sono stati compromessi. A rischio forse anche le carte di credito

Svelato il misterioso blackout di PlayStation Network : è stato davvero un allarme di sicurezza a far scattare i lucchetti alle porte della piattaforma videoludica Sony. Da sette lunghi giorni il colosso giapponese ha mandato offline i servizi PSN e Qriocity, senza addurre una motivazione precisa, ma oggi un portavoce della multinazionale ha ammesso che dietro allo stop c’è un attacco hacker dalla gravità piuttosto allarmante.

Secondo quanto dichiarato nel breve comunicato , anche i dati personali degli utenti sarebbero stati compromessi da questo insidiosa aggressione esterna. Indirizzi email, login, password di sicurezza e altre informazioni segrete, legate al profilo PlayStation Network, sarebbero dunque finite sulla scrivania degli hacker.

Al momento non si segnalano ancora problemi con le carte di credito utilizzate negli shop online, ma potenzialmente anche questi dati potrebbero essere a rischio furto e gli utenti sono quindi invitati a monitorare i movimenti sospetti. Sony ha aperto un’apposita pagina web per gestire la crisi e sta continuando a lavorare per “ricostruire il sistema e rafforzare ulteriormente l’infrastruttura di rete”, ma ha impiegato davvero molto tempo prima di informare i 75 milioni di utenti PSN del pericolo associato alla sottrazione di dati sensibili. In ogni caso, se pure fossero stati sottratti i numeri di carta di credito non necessariamente la stessa sorte dovrebbe toccare ai codici di sicurezza (stampati sul retro delle carte): la questione, in pratica, potrebbe essere grave ma non catastrofica.

Sulle pagine del blog PlayStation.com si parla però di tempi fisiologici “necessari” per le analisi degli esperti tecnici e forensi, che hanno dovuto indagare in profondità per comprendere la natura e la portata della violazione. Secondo la società nipponica la notizia di una minaccia riguardante gli account non è stata assolutamente condivisa in ritardo con i consumatori.

Il comunicato stampa ufficiale chiede di avere ancora un po’ di pazienza e si chiude con un consiglio piuttosto scontato: “Quando i servizi PSN e Qriocity saranno nuovamente operativi modificate le vostre password personali al primo accesso”.

Roberto Pulito

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Pubblicato il
27 apr 2011
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