News Archive, Google spegne le rotative digitali

News Archive, Google spegne le rotative digitali

Nessuna nuova funzione verrà aggiunta alla piattaforma che avrebbe dovuto digitalizzare i principali quotidiani del mondo. Mentre nuove funzionalità per la traduzione sono state implementate in Google Books
Nessuna nuova funzione verrà aggiunta alla piattaforma che avrebbe dovuto digitalizzare i principali quotidiani del mondo. Mentre nuove funzionalità per la traduzione sono state implementate in Google Books

Anno 2008. I vertici di Google annunciavano al mondo il lancio imminente di News Archive , ambiziosa piattaforma che avrebbe dovuto digitalizzare le versioni cartacee dei quotidiani del mondo . Pagine e pagine in formato elettronico, messe a disposizione degli utenti per ripercorrere gli eventi più significativi di un intero secolo di storia.

Anno 2011. Un portavoce della Grande G ha confermato quanto trapelato già da tempo: le rotative digitali di News Archive verranno definitivamente spente. Nessuna nuova funzionalità verrà dunque aggiunta all’archivio, i cui utenti dovranno accontentarsi dei circa 2mila quotidiani digitalizzati finora dai tecnici di Mountain View .

Come sottolineato dallo stesso portavoce di Google, gli utenti potranno continuare a consultare online vecchie edizioni di giornali come il vecchio London Advertiser , insieme alle edizioni dal 1910 al 1995 del Milwaukee Sentinel . Nessun microfilm o file digitale verrà più accettato da Google per il successivo inserimento nel database.

Nel frattempo, una nuova feature è stata implementata nel servizio di digitalizzazione dei libri Google Books, per una migliore e più accurata esperienza di lettura in formato digitale. Gli utenti potranno selezionare una singola parola – ma anche intere frasi – per ottenere la relativa traduzione in varie lingue .

Si potranno poi ricercare altri libri dedicati allo stesso argomento – esempio, selezionando la parola divorzio – o accedere direttamente alla relativa pagina su Wikipedia . Per la nuova funzione sono state praticamente frullate insieme tecnologie già sviluppate dal colosso di Mountain View, dai servizi di traduzione agli algoritmi legati al search.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
20 mag 2011
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