PI Hardware/ ACER: 3D facile facile

PI Hardware/ ACER: 3D facile facile

L'evoluzione del monitor stereoscopico passa, prima che attraverso la completa eliminazione degli occhialini, dall'integrazione del ricevitore nel monitor stesso. Questo è quanto ha fatto l'azienda taiwanese con il GN245HQ
L'evoluzione del monitor stereoscopico passa, prima che attraverso la completa eliminazione degli occhialini, dall'integrazione del ricevitore nel monitor stesso. Questo è quanto ha fatto l'azienda taiwanese con il GN245HQ

Qualche tempo fa abbiamo analizzato il monitor per personal computer ACER GD245HQ che, a fronte di un ottimo rapporto tra prezzo, prestazioni e ragguardevoli dimensioni del pannello LCD (pari a 23,6" in formato 16:9), permette di godere di contenuti video e gaming in 3D grazie al kit stereoscopico NVIDIA 3DVision compreso nella dotazione di serie.

A distanza di un anno Acer ci riprova e, mantenendo immutato il design del modello di cui sopra, ne propone la versione rinnovata apportando alcune variazioni tecniche che contribuiscono a migliorare la qualità dell’immagine e l’esperienza d’uso. Il prodotto in questione si chiama GN245HQ e, oltre ad un nutrito set di accessori dal quale manca solo un cavo HDMI, include gli Shutter Glasses di NVIDIA in versione priva di ricevitore esterno: GN245HQ integra, infatti, il ricevitore 3D al suo interno, eliminando un accessorio dalla scrivania e liberando una porta USB che può essere impiegata per altro.


Dotazione di serie

Il dettaglio della dotazione di serie:

  • Occhiali attivi 3D NVIDIA 3D Vision
  • Un cavo DVI-I
  • Un cavo VGA D-SUB 15-pin
  • Un cavetto Jack-to-Jack per le connessioni audio
  • Un CD con software e manuale di istruzioni
  • Un pieghevole per la garanzia.

Nella tabella seguente abbiamo raccolto le specifiche tecniche principali del display che stiamo analizzando.


Caratteristiche tecniche

Dalla tabella si evince che le uniche variazioni rispetto al precedente modello GD245HQ riguardano l’integrazione del ricevitore 3D, il sistema di retroilluminazione LED, ed i valori di contrasto dinamico, che schizzano a quota 100.000.000:1 contro gli 80.000:1.

Il pannello di tipo TN (twisted-nematic) ha una gestione a 6-bit di colore abbinati alla tecnologia HiFRC che ne aumenta artificialmente la profondità portandola allo stesso valore di quella di un display a 8-bit nativi (16,7 milioni di colori). Queste scelte permettono di ottenere transizioni più veloci tanto da permettere al produttore di dichiarare un tempo di risposta di appena 2ms. Il massimo numero di colori che possono essere gestiti, però, con 6-bit per canale RGB (totale di 18-bit) è pari ad appena 262.000 e l’applicazione del metodo di dithering temporale HiFRC li porta solo artificialmente a 16,7 milioni di colori (è un po’ come se si stesse interpolando l’immagine considerando informazioni provenienti da pixel adiacenti; ne abbiamo discusso in questo precedente articolo ). Non c’è nulla di nuovo nell’estetica di questo monitor se lo si paragona al precedente modello GD245HQ : la livrea diventa una combinazione di colori nero lucido ed opaco anziché arancione e nero, che ben si intona con arredamenti di tipo moderno, laccati e con vetro a vista. Il design è molto pulito e, se non fosse per le uniche particolarità del puntale in basso e della conformazione a croce del piede, potrebbe sembrare anonimo, al pari di qualunque altra progettazione standard.


Il monitor

Il particolare della base: lo stile va di pari passo con quello della cornice, con i quattro piedi connessi ad un braccio di sostegno piuttosto grosso e robusto, capaci di assicurare un appoggio stabile alla superficie di lavoro.


La base

Nella parte inferiore del piede sono inseriti dei gommini antiscivolo a garanzia di una presa sicura che evita "inconvenienti da distrazione". Notevole la realizzazione dell’anima in metallo, ad irrigidimento dell’intera struttura.


Base rinfornzata

I comandi che pilotano l’accensione, lo spegnimento e le funzioni del monitor sono collocati all’angolo inferiore destro, col tasto di servizio principale bene in vista e tutti gli altri raccolti nella parte più bassa (la loro posizione è individuabile tramite cinque puntini posizionati all’altezza di ogni tasto, sopra la parte visibile della cornice).


Tasti di regolazione

Il retro è decisamente spartano o, meglio, da postazione da gioco che prima ancor dell’estetica necessita di robustezza: i materiali scelti sono plastiche opache molto dure al tatto e ben fissate l’un l’altra, eliminando scricchiolii o flessioni e capaci di resistere senza danneggiamento alcuno a piccoli urti o graffi. Praticamente invisibile la predisposizione per attacco a muro, al centro del pannello posteriore.


Retro del monitor

Il pannello con le connessioni è ricavato nell’angolo inferiore sinistro dello chassis: dispone di porte HDMI, DVI-I e VGA D-sub 15-pin, permettendone l’impiego sia con macchine moderne che più datate. Manca la connessione Display Port, mentre è accettato il segnale audio su HDMI, che viene riprodotto da due piccoli altoparlanti integrati da 2W ciascuno.

La connessione di tipo HDMI 1.4 permette a questo monitor di essere utilizzato anche come una TV 3D qualora l’utente decidesse di collegarci, ad esempio, un lettore Blu-ray oppure una PlayStation 3 o ancora un sistema HTPC compatibile con questo standard.


Connettori di ingresso video

A destra troviamo un secondo pannello con connettore di alimentazione classico ed ingresso audio, per collegare direttamente la scheda audio del computer al sistema di altoparlanti integrato.


Connettore di alimentazione e audio

La conformazione della staffa permette sole regolazioni nell’angolo di visuale verticale, che oscillano tra +15° e -5°. Trattandosi di un monitor di fascia alta avremmo preferito una cura maggiore per questo particolare con la possibilità di modifica in altezza e magari anche con la possibilità di rotazione.


Inclinazione del monitor

La pressione del tasto " Menù " permette l’accesso al pannello di controllo principale. A prescindere dalla voce " Volume ", che permette di variare il livello di volume degli altoparlanti interni, " Auto ", che effettua la regolazione automatica delle impostazioni dello schermo quando si impiega una connessione analogica ed, infine, " Input ", che permette la selezione del segnale di ingresso tra le sorgenti a disposizione, vogliamo soffermarci sui menù " E " (Empowering Technology) e " Manuale ", con cui si regolano i parametri più importanti.

Vogliamo far notare come l’elettronica di questo pannello sia simile a quella utilizzata nel Packard Bell Maestro 230 LED HD con le dovute modifiche in termini estetici e di feature.


Menu

Dal Menù " E " possono essere selezionate le modalità video per la visione ottimale di film, fotografie e giochi oppure impostare una modalità di risparmio energetico o lasciare all’utente la scelta delle impostazioni.


Menu Empowering Technology

Il menù " Manuale " permette l’accesso ad alcuni sottomenù: quello " Immagine " permette la selezione dei valori di luminosità, contrasto e temperatura colore. Le altre voci presenti sono disattivate.


Menu delle impostazioni manuali

Il sottomenù di controllo OSD (on screen display) permette di variare il ritardo in secondi nello spegnimento del pannello di controllo a video e l’attivazione di messaggi di conferma per la modalità 3D. Quando viene richiesta quest’ultima all’avvio di un gioco o di un film, il monitor avvisa l’utente di essere passato alla visualizzazione stereoscopica.


Menu OSD e avvisi

Il sottomenù " Impostazione " permette la regolazione delle proporzioni dello schermo, l’attivazione delle modalità DDC/CI, ovvero il protocollo (Display Data Channel) grazie al quale i monitor possono comunicare al PC le modalità di visualizzazione supportate, la modalità ACM (che regola automaticamente il contrasto), la selezione del segnale di ingresso, la lingua del menù OSD, l’attivazione della porta infrarossi per gli occhiali 3D forniti in dotazione ed il ritorno alle impostazioni di fabbrica.


Menu impostazioni

La pagina delle informazioni fornisce i valori attuali impostati per il monitor quali la risoluzione (nativa 1920×1080), l’ingresso video utilizzato, il numero di serie e le frequenze di funzionamento orizzontale e verticale.


Menu informazioni

Tutti i monitor da noi testati vengono collegati ad un sistema come quello descritta nella seguente tabella:


Sistema di prova

Di seguito le condizioni di prova:

  • Il monitor viene connesso utilizzando un cavo HDMI o DVI-I. Qualora il prodotto non disponga di ingressi digitali, viene utilizzato un tradizionale cavo VGA analogico. Il modello in esame, in particolare, è stato collegato al sistema via HDMI.
  • Prima di effettuare i test il display è stato pulito con un panno morbido e apposito prodotto e poi lasciato acceso per almeno mezz’ora.
  • I parametri di funzionamento sono stati impostati come di default; le rilevazioni sono state effettuate considerando tutti i profili disponibili.
  • Per scoprire punti di forza e debolezza del monitor vengono utilizzate apposite immagini prelevate dalla suite Lagom.nl . Da queste abbiamo tirato fuori una serie di numeri che abbiamo confrontato anche con altri monitor:
    • Livello di nero : misura la profondità del nero grazie all’utilizzo di un’immagine con sfondo perfettamente nero sulla quale sono disegnati blocchi con tonalità molto vicine al nero. Nei pannelli migliori si riescono a distinguere tutte le tonalità.
    • Saturazione del bianco : misura la capacità del pannello di distinguere fra diverse tonalità di bianco. In questo caso ci troviamo di fronte ad uno sfondo bianco puro sul quale sono disegnate delle figure con tonalità molto vicine al bianco.
    • Contrasto : una serie di barre di diverso colore composte da blocchi di tonalità via via crescente mettono a dura prova il pannello. Solo quelli di qualità elevata e con un’elevata profondità di colori riescono a distinguere perfettamente ogni blocco dall’altro.
    • Pixel walking : in taluni casi i display LCD presentano problemi con particolari pattern di immagini, specie quando il numero di bit per colore è ridotto. Una raccolta di quelli più problematici permette di capire se, anche il modello in prova è sensibile a questo fenomeno indicato come pixel walking ovvero pixel che sembrano muoversi anche se sullo schermo è visualizzata una immagine statica
    • Angolo visivo : in questo caso utilizziamo sia immagini di test facenti parte della suite Lagom.nl che un nostro sistema di prova che consiste nello scattare 5 foto con angolazioni di 45 gradi in verticale ed orizzontale quando sullo schermo è visualizzata una particolare immagine di test.
    • Gradiente : una speciale immagine di test con sfumatura continua dal bianco al nero permette di valutare la risposta del pannello, del controller che lo gestisce. Nel momento in cui dovessero esserci dei problemi, la sfumatura è visualizzata come un insieme di bande invece che come una barra di con un incremento continuo delle gradazioni di grigio. Un difetto del genere appare evidente soprattutto con display che dichiarano un certo numero di bit per la profondità di colore ma poi realmente ne contano un numero inferiore.
  • Gamut (insieme di colori che il pannello è in grado di riprodurre): utilizziamo il colorimetro Spyder 3 Elite di Datacolor per verificare quanto la gamma di colori riprodotta dal monitor del notebook sia compatibile con la gamma di colori che ci si aspetta da un dispositivo RGB.
  • Uniformità : utilizziamo il colorimetro Spyder 3 Elite anche per verificare l’uniformità della retroilluminazione dello schermo. Effettuiamo le misure in 9 punti suddividendo il pannello secondo una griglia 3×3 a valori di IRE pari al 100% (bianco) ed al 50% (grigio).
  • Rapporto di contrasto : sempre lo stesso colorimetro ci permette di valutare il rapporto di contrasto effettivo considerando appunto il rapporto fra una immagine con luminanza al 100% ed una con luminanza allo 0%. Le misurazioni vengono effettuate variando la luminosità del display dal minimo al massimo consentiti dalle regolazioni.

Riportiamo di seguito tutte le misurazioni effettuate con strumenti appositi come il colorimetro per la qualità delle immagini ed il wattmetro per i consumi.


Gamut – In rosso la curva del display in esame; in verde la curva sRGB

La risposta alla curva colore sRGB del monitor Acer GN245HQ è molto vicina a quella ottimale. Le tonalità blu e quelle verdi sono quasi perfettamente al loro posto mentre notiamo una risposta al rosso un po’ meno precisa e spostata verso il verde. Il risultato finale delle immagini sarà dunque quello di ottenere toni rossi un meno accesi rispetto a quelli originali.

Uniformità illuminazione schermo

Nonostante l’illuminazione garantita da questo display non sia perfettamente uniforme, notiamo come la distribuzione non cambi al variare del valore di IRE. Inoltre, il range di variazione resta tutto sommato al di sotto del 20%: con altri pannelli, come il succitato abbiamo notato Packard Bell Maestro 230 LED HD i valori si estendevano oltre il 25%.

Guardando ai grafici specifici, troviamo un valore di retroilluminazione più elevato al centro del monitor che va poi riducendosi man mano che si procede verso il perimetro (specie quello superiore).


Risposta tonale e temperatura colore

La risposta tonale mostra valori di gamma superiori a quello ideale di 2,2 (questo è il valore utilizzato nello spazio colore sRGB dalla maggior parte delle fotocamera, videocamera, PC e stampanti). Il nostro strumento ha infatti rilevato un valore di 2,4 il che spinge la curva oltre quella blu nel grafico.

La curva della temperatura colore varia invece in maniera abbastanza lineare passando da circa 7000°K a 8200°K quando il valore di IRE raggiunge il 100%.


Livello del bianco e contrasto

Il contrasto statico misurato per questo display si attesta su valori vicini ad un rapporto di 600:1 (il Maestro 230 di PB raggiunge un valore di circa 650:1). La massima luminosità misurata dallo strumento è pari a circa 210 candele per metro quadrato (Acer dichiara un valore di 300 cd/m 2 ), mentre il nero non scende mai sotto una luminanza di 0,1 candele per metro quadrato.


Impostazioni OSD

Agendo sulle impostazioni predefinite, siamo in grado di modificare i parametri di funzionamento del monitor. Attivando la modalità "Grafica" il rapporto di contrasto statico migliora passando a quasi 750:1 e resta molto alto anche con la preimpostazione "Film". Nelle modalità ECO e Standard si riduce invece a circa 700:1.


Consumi rilevati

I consumi del monitor Acer GN245HQ sono decisamente elevati se paragonati a quelli di altri modelli. Anzitutto da spento il monitor continua ad assorbire oltre 7W per poi superare gli 8W in modalità standby (gli altri consumano al massimo 2W). Quando acceso i valori raggiungono i 27W circa, tutto sommato un valore non troppo dissimile da quello di altri prodotti.


Consumi in base al profilo

Abbiamo valutato anche i consumi mostrati con i diversi profili impostati. In generale in tutti i casi siamo su 25-26W tranne nella modalità ECO ove si riescono a risparmiare un paio di Watt. Come vedete dal confronto con il Packard Bell è così efficiente come dovrebbe. L’attivazione della modalità 3D, infine, comporta un ulteriore aumento dei consumi che raggiungono quasi i 30W. Oltre alle misurazioni effettuate con strumenti di vario genere, valutiamo il monitor anche in maniera più soggettiva. Queste considerazioni sono dunque da prendere con la dovuta cautela ma possono essere molto utili per capire quali siano i migliori ambiti di utilizzo per il singolo prodotto.


Punti di forza e debolezza del display in prova

Anche utilizzando un pannello con soli 6-bit per colore, la tecnologia HiFRC svolge adeguatamente il suo dovere tanto da far apparire le assolutamente uniformi (gradiente). Ottimi anche i valori legati al contrasto (abbiamo notato qualche piccolo problema solo con le sfumature più scure di blu) ed alla saturazione del bianco ove si distinguono tutte le tonalità. Con i livelli di nero, invece, non riusciamo a distinguere i primi due blocchi (quelli più vicini al nero stesso) mentre alcune schermate particolari, specie quelle di tipo a griglia, causano qualche problema di Pixel Walking .

Crediamo sia quasi inutile esprimere ancora una volta la nostra insoddisfazione circa l’angolo visivo. Pur essendo molto buono in senso orizzontale (potremmo metterci quasi paralleli al pannello e comunque riuscire a leggere e notare solo una leggera variazione di colore), in verticale i difetti sono molto accentuati: basta spostarsi di poco dalla perpendicolare per notare immediatamente un netto cambiamento al colore ed alla leggibilità!


Angolo visivo pessimo in verticale

Quando lo si utilizza in modalità 3D stereoscopica , il pannello si spegne per riattivarsi con una frequenza di refresh doppia (120Hz) tale per cui ogni occhio possa avere la sua giusta visuale senza flickering. La risposta del monitor in queste condizioni appare essere davvero eccellente: con i tanti giochi ed i film che abbiamo utilizzato per le nostre prove, non abbiamo mai notato alcun effetto ghosting. I difetti di crosstalk 3D restano solo leggermente visibili (in particolare con la duplicazione delle scene) tanto che per vederli occorre davvero “aguzzare la vista”.

In modalità 3D, però, la retroilluminazione pare essere un po’ carente: non certo per colpa del pannello stesso, quanto per il fatto di dover indossare per forza un paio di occhiali attivi come quelli forniti in dotazione che creano una certa attenuazione.

Infine, per poter utilizzare questo display in modalità 3D stereo, ricordatevi di collegarlo alla sorgente mediante il cavo DVI fornito in dotazione oppure con un cavo HDMI (sempre che la sorgente sia di tipo HDMI 1.4).


Il kit NVIDIA 3D Vision in dotazione

L’Acer GN245HQ recensito in queste pagine di è dimostrato un prodotto dalla qualità complessiva davvero buona, abbinata ad un set di feature altrettanto interessante. Le dimensioni del pannello garantiscono uno spazio di lavoro, alla risoluzione nativa Full HD, sufficiente a gestire l’utilizzo contemporaneo di più applicazioni senza per questo rinunciare alla chiarezza dei dettagli.

Di questo pannello apprezziamo molto anche la mancanza del trattamento lucido che, pur garantendo una maggiore brillantezza delle immagini, è causa di riflessi indesiderati che i vari trattamenti anti-glare non riescono mai ad eliminare efficacemente.

L’utilizzo di un pannello a 6-bit per colore e tecnologia HiFRC non fa rimpiangere quelli a 8-bit e 16,7 milioni di colori reali. La visualizzazione di contenuti statici e dinamici in 2D non crea alcun problema particolare garantendo una buona qualità. La stessa qualità, con mancanza di flickering ed effetti di ghosting la ritroviamo anche con i contenuti 3D ove però manca un po’ di luminosità a causa dell’utilizzo degli appositi occhiali.

L’estetica nel complesso è accettabile ma dobbiamo ammettere che questo monitor non presenta particolari elementi di distinzione rispetto ad altri modelli. Il tasto di accensione con relativa spia è ben posizionato mentre i tasti di regolazione delle funzioni sono un po’ più sacrificati e la navigazione nel menu non può essere di certo considerata la migliore che abbiamo mai visto su un monitor.

Più che corretto il posizionamento dei connettori di ingresso orientati in senso verticale e coperti dal pannello plastico posteriore. Questo permette di occupare meno spazio dietro al monitor, fissarlo eventualmente a muro e lasciare nascosti alla vista i connettori non utilizzati.

Qualche problema lo abbiamo registrato nei consumi, specie in quelli con monitor da spento e in stand by. Durante il normale uso siamo sugli stessi livelli di altri prodotti concorrenti mentre l’attivazione della modalità ECO sortisce solo effetti marginali.

Il prezzo del prodotto, superiore ai 400 Euro, appare eccessivo ma occorre considerare che al suo interno sono compresi anche i costi del ricevitore 3D integrato e degli occhiali stereoscopici NVIDIA 3D Vision (circa 130 euro). Altri display concorrenti costano circa 300 euro al netto del kit NVIDIA, dunque posizionati sulla stessa fascia di prezzo.

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Pubblicato il
20 mag 2011
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