Traffico pornopedofilo sotto assedio

Traffico pornopedofilo sotto assedio

L'ultima operazione delle forze dell'ordine sembra dimostrare che per gli italiani che comprano o smerciano immagini e altri materiali illeciti in rete c'è sempre meno spazio
L'ultima operazione delle forze dell'ordine sembra dimostrare che per gli italiani che comprano o smerciano immagini e altri materiali illeciti in rete c'è sempre meno spazio


Roma – Un assedio che senza tregua dà battaglia al traffico di immagini pedopornografiche, quelle stesse immagini che in Italia e altrove costituiscono un business plurimiliardario. Questo è quanto le forze dell’ordine italiane stanno dimostrando di voler portare avanti. Lo hanno fatto con l’annuncio nel week-end di un megablitz che rientra nell’operazione “Clean Web” che va avanti da più di un anno.

In questa fase dell’operazione della Polizia Postale di Catania, ci si è concentrati sull’identificazione delle persone coinvolte nella diffusione online del materiale pornopedofilo tramite scambio e vendita di immagini illecite. Soggetti che in qualche caso sarebbero anche responsabili di aver tentato di avvicinare minori via internet.

Nei giorni scorsi sono dunque stati compiuti due arresti, ma sette sono i soggetti individuati dalle ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Caltagirone.

Il tutto è stato condito da un centinaio di perquisizioni in case di privati e aziende avvenute in tutta Italia e che hanno consentito di rinvenire migliaia di compact disc e altri supporti contenenti immagini di pornografia minorile, di sequestrare centinaia di personal computer utilizzati per raccogliere e masterizzare quelle immagini e di scoprire molte decine di videocassette contenenti materiale pornopedofilo.

In rete l’azione degli investigatori si è concentrata nello studio dei meccanismi di diffusione delle immagini, scambio e vendita che avvenivano attraverso numerosi siti. Dopo la scansione di quasi 8mila siti e alla verifica di più di 50mila immagini si è giunti al sequestro di 33 spazi web.

Sul tema del traffico pornopedofilo in rete è a disposizione il canale Pedofilia e Rete di Punto Informatico.

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Pubblicato il
23 giu 2003
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