Arris, per la banda ultralarga basta il coassiale

Arris, per la banda ultralarga basta il coassiale

Il cavo coassiale potrebbe raggiungere velocità di interconnessione capaci di rivaleggiare con quelle disponibili su fibra, dice la società statunitense. Previsto un assaggio in breve tempo, in attesa dell'upgrade delle reti
Il cavo coassiale potrebbe raggiungere velocità di interconnessione capaci di rivaleggiare con quelle disponibili su fibra, dice la società statunitense. Previsto un assaggio in breve tempo, in attesa dell'upgrade delle reti

Se il doppino di rame potrebbe avere ancora vita tecnologica davanti a sé, la stessa sorte potrebbe toccare ai network in cavo coassiale tipici del mercato broadband statunitense. Il fattore velocità in questo caso va moltiplicato per 15, visto che stando alla società di telecomunicazioni ARRIS un cavo coassiale opportunamente reingegnerizzato potrebbe ospitare connessioni sino a 4,5 Gigabit per secondo in downstream e 575 Mbps in upstream .

ARRIS mostra il suo nuovo standard di comunicazione TCP/IP su rete DOCSIS 3.0 promettendo a provider e utenti del cavo (coassiale) un passaggio non particolarmente oneroso a livelli di connettività comparabili a quelli disponibili sui network in fibra ottica.

La nuova tecnologia telematica di ARRIS funziona accorpando tra loro un maggior numero di canali per le comunicazioni broadband: la maggiore velocità di connessione si paga naturalmente con la perdita di spazio per trasmettere i canali TV, ma ha il vantaggio di richiedere solo un “upgrade” alla rete in cavo già installata nel sottosuolo degli abitati statunitensi.

I canali TV “tagliati” dalla trasmissione principale potrebbero a ogni modo transitare su un sistema di IPTV “puro”, suggerisce ARRIS, velocizzando la transizione già in atto e nel contempo fornendo ai provider statunitensi una nuova, potente leva nei confronti degli utenti paganti desiderosi di una connettività di livello superiore.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 27 giu 2011
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