Spam, la grande decrescita

Spam, la grande decrescita

Il disdicevole fenomeno delle mail spazzatura è sempre meno rilevante nello scenario complessivo del cyber-crimine. Lo spam crolla, mentre le nuove minacce informatiche sono sempre più complesse e pericolose
Il disdicevole fenomeno delle mail spazzatura è sempre meno rilevante nello scenario complessivo del cyber-crimine. Lo spam crolla, mentre le nuove minacce informatiche sono sempre più complesse e pericolose

Stando all’ultimo rapporto Symantec sull’argomento, lo spam appare un fenomeno oramai in declino: il numero annuale di email spazzatura è sceso in maniera drastica, mentre i cyber-criminali di oggi sembrano focalizzati su un tipo di minaccia più complessa sia nelle forme che negli obiettivi da colpire.

Symantec stima che da luglio 2010 a giugno 2011 la posta spazzatura sia crollata dell’82,22% – circa 40 miliardi di mail contro i 225 miliardi dell’anno precedente. Una parte non secondaria del merito di questa apparente sconfitta dello spam storico viene attribuita al contrasto attivo delle grandi botnet connesse con il fenomeno, colossi quali Rustock e simili tagliati fuori dalla rete.

C’è poi la sempre più sofisticata tecnologia impiegata dai filtri anti-spam, un sistema di difesa proattivo che secondo l’opinione di Robert ” Spam King ” Soloway ha reso questo peculiare “business” poco pratico abbattendo l’incentivo principale – quello di fare tanti soldi e pure alla svelta.

Lo spam è in declino ma il cyber-crimine è in piena ascesa : i livelli di sofisticazione tecnologica raggiunti da botnet quali quella “invincibile” messa in piedi dal bootkit TDSS sono difficili da buttare giù in maniera definitiva, e oltre al “banale” spam si curano di offrire ogni genere di servizio specifico per cyber-criminali e malware writer .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 4 lug 2011
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