PI Hardware/ Silenzio: CoolerMaster Silencio 550 e NZXT H2 Classic

PI Hardware/ Silenzio: CoolerMaster Silencio 550 e NZXT H2 Classic

Due case per PC desktop che potranno aiutarvi a bandire il rumore dalla vostra scrivania o dal vostro ufficio, grazie a pannelli fonoassorbenti e specifiche ottimizzazioni. Ma attenzione alle temperature
Due case per PC desktop che potranno aiutarvi a bandire il rumore dalla vostra scrivania o dal vostro ufficio, grazie a pannelli fonoassorbenti e specifiche ottimizzazioni. Ma attenzione alle temperature

Torniamo a parlare di case per personal computer e lo facciamo con alcuni prodotti di recente introduzione sul mercato che offrono particolarità sviluppate per assolvere ad esigenze specifiche. Presentati al pubblico qualche settimana fa e presi in considerazione dai nostri laboratori proprio in questi giorni, sono caratterizzati dall’essere stati interamente tappezzati con pannelli fonoassorbenti di qualità, allo scopo di poter mettere insieme un sistema che privilegi la massimizzazione del comfort acustico anziché, come generalmente accade, le performances del sistema di raffreddamento. Il rumore delle ventole integrate nella componentistica ordinaria (dissipatore per microprocessore e per scheda video, ad esempio) può dar fastidio, riducendo la concentrazione quando si lavora o forzando all’aumento del volume delle casse acustiche quando si guarda un film o si gioca: con questi prodotti si va a porre rimedio a simili problematiche accettando, ovviamente, alcuni compromessi.

I modelli che abbiamo scelto non sono propriamente economici: vuoi per il costo dei pannelli fonoassorbenti, vuoi per talune soluzioni tecniche integrate, appartengono al novero delle soluzioni di fascia medio-alta, ragion per cui richiedono un certo pegno in termini di costo d’acquisto. Da  CoolerMaster abbiamo Silencio 550 , dal look decisamente moderno ed elegante, simile al Fractal Design R3 che abbiamo recensito qualche tempo fa; da NZXT riceviamo H2 Classic , anch’esso impostato nello stile del rivale e col frontale vagamente ispirato al film Tron Legacy .


CoolerMaster Silencio, sobrio ed elegante

Prodotti simili nella forma e nella sostanza: il supporto agli standard micro ATX ed ATX assieme ad una decente ingegnerizzazione interna permette l’impiego di componentistica di un certo livello e lascia spazio per effettuare un assemblaggio di qualità, che garantisca il minimo intralcio con i cablaggi e la massima pulizia visiva. Le sezioni disco permettono un’espandibilità al di fuori della norma, con cestelli ampi e di tipo modulare, smontabili parzialmente per far posto ad eventuali schede grafiche molto lunghe (vedi Radeon HD 6990), mentre i sistemi di raffreddamento includono ventole ben dimensionate e dalla rumorosità minima, che evitano l’effetto forno tipico dei cabinet senza prese d’aria.


NZXT H2 Classic, ispirato a Tron Legacy

Nella tabella seguente riportiamo le specifiche tecniche base dei prodotti a confronto:


Specifiche tecniche dei due case

NZXT H2 Classic è un cabinet per personal computer di taglia media, dagli ingombri contenuti e dal design sobrio. I materiali impiegati nella realizzazione di questo prodotto sono, principalmente, l’acciaio SECC per telaio e pannelli laterali, e l’ABS per il frontale. La colorazione è uniforme, con l’unico elemento di personalizzazione rappresentato da una piccola linea silver che colora tutto il perimetro del portello frontale. Il prodotto è disponibile in due colorazioni, nero od argento e, nella variante scelta per questa comparativa, richiama a grandi linee il tema stilistico adottato nel film Tron Legacy.


NZXT H2

La vista laterale mostra una progettazione in stile tradizionale, col corpo principale composto da quattro laterali (quelli sinistro e destro di tipo a sfilare, e quelli superiore ed inferiore di tipo fisso, rivettati allo chassis) e da un frontale ed una base in ABS ancorate alla struttura tramite viti e ganci a pressione. Il prodotto è, nell’insieme, molto solido, rigido ed insensibile a torsioni o pressioni. La verniciatura è di tipo opaco, a garanzia di una maggior robustezza a piccoli graffi ma non insensibile alle ditate.


Laterali

La parte superiore è organizzata in tre sezioni distinte: la prima, che integra tutto il pannello di servizio; la seconda che ospita un sistema hot-plug per dischi S-ATA, e la terza che cela parte del sistema di raffreddamento integrato, con relativo coperchio.


Pannello superiore

Il pannello di servizio è collocato nei pressi del frontale ed integra molteplici replicatori per la connessione a dispositivi esterni: troviamo ben tre porte di tipo USB 2.0, una porta USB 3.0 e due jack per uscite ed entrate audio, assieme ai soliti tasti per le funzioni di accensione e reset ed ai led di funzionamento; tra le porte USB ed il tasto d’accensione c’è uno switch, che permette di regolare la velocità di rotazione delle ventole di raffreddamento integrate.


Pannello di servizio

Subito dietro il pannello di servizio c’è il compartimento per unità disco Serial ATA 2.0, di tipo hot-plug nel quale i dispositivi possono essere collegati al volo, comprensivo di gommini antivibrazione a supporto del disco. Tali finezze tecniche sono molto utili se si dispone di dischi di backup privi di cassettino USB, ove si preferisce montarli di volta in volta per effettuare operazioni di manutenzione, oppure se si ha necessità di recuperare al volo dati da un disco connesso su un altro sistema.


Compartimento hot-plug

Sotto il secondo coperchio troviamo un compartimento per ventole con funzioni di scarico, utile per migliorare il deflusso naturale dell’aria calda verso l’alto e verso l’esterno della macchina. Il coperchio può essere lasciato in sede per migliorare l’estetica ed il comfort acustico oppure rimosso, anche senza utilizzare una ventola, per migliorare la dissipazione.


Compartimento di scarico

Il pannello posteriore permette di evidenziare ulteriormente la cura costruttiva di questo prodotto, con tutti gli spigoli smussati e superfici aperte, che massimizzano le funzioni di ricircolo aria del sistema di raffreddamento ed evitano surriscaldamenti eccessivi. Il prezzo da pagare, in questo caso, riguarda parte del comfort acustico.


Pannello posteriore

Il CoolerMaster Silencio 550 è un case per personal computer di taglia media che al pari del concorrente di casa NZXT, è poco voluminoso, facilitandone il posizionamento anche negli ambienti con ridotto spazio. La linea è simile a quella del Fractal Design Define R3 recensito qualche tempo fa , con un grosso portello frontale che cela parte del sistema di raffreddamento ed i vani per le unità ottiche da 5,25". La costruzione è in mix SECC e ABS, ove il primo viene impiegato per i pannelli laterali e per lo chassis, ed il secondo per la sola parte frontale.


CoolerMaster Silencio 550

I pannelli laterali si estendono per tutta la lunghezza dello chassis e sono totalmente chiusi, privi di feritoie per lo sfogo d’aria calda verso l’esterno o per il montaggio di ventole supplementari. La scelta è dettata dalla volontà di contenere la rumorosità di sistema, ma comporta anche un maggior surriscaldamento del prodotto per via del calore stagnante generato dai componenti in funzione. Il sistema di raffreddamento diventa indispensabile e non va mai spento, specie se si impiega hardware di fascia alta.


Laterali

Il pannello di servizio è localizzato nella parte alta del frontale e, oltre ad integrare i tasti di avvio e reset con i relativi led di servizio, offre una connessione USB 2.0, una seconda connessione di tipo USB 3.0, due jack per microfono e cuffie e, dulcis in fundo, un lettore di schede di memoria SD (Secure Digital).


Pannello di servizio

La realizzazione tecnica, benché siano stati impiegati materiali economici, denota un certo livello qualitativo: la lamiera è molto spessa, evitando deformazioni del prodotto da urti e garantendone la massima solidità e sono altresì presenti soluzioni tecniche tipiche di prodotti di fascia più alta come prese d’aria filtrate per il compartimento alimentatori e cestello dei dischi smontabile.


Lato inferiore

Il design del pannello posteriore è tipico di casa CoolerMaster: piuttosto massiccio, integra una feritoia per la ventola di scarico da 120×120 millimetri, due fori per il passaggio di tubi di grosso diametro per un eventuale sistema di raffreddamento a liquido esterno e lamierini per gli slot di espansione non forati, allo scopo di impedire al rumore, per quanto possibile, "di uscire" all’esterno, anche se ciò comporta un possibile innalzamento delle temperature.


Retro del case

I sistemi di raffreddamento dei due case condividono alcune idee in termini di posizionamento dei vani ventole. Le foto che seguono mostrano la scelta di integrarne due nel frontale, pieni nel prodotto NZXT e parzialmente popolati in quello Coolermaster. La scelta ricade su modelli a bassa rumorosità capaci di fornire un buon flusso d’aria, ulteriormente silenziati nella loro azione da pannelli fonoassorbenti.


Sistema di raffreddamento frontale dell’NZXT H2

Ad essere pignoli, le uniche differenze riguardano il sistema di montaggio delle ventole stesse: nel prodotto NZXT sono inserite in appositi telai in plastica da agganciare a pressione al cabinet ove sono presenti i necessari contatti elettrici, mentre in quello CoolerMaster sono stabilmente montate all’interno del case stesso, a metà strada tra il lamierino frontale ed il cestello dei dischi.

Il filtro presente nel prodotto CoolerMaster occupa entrambi i vani ed è facilmente removibile e lavabile.


Sistema di raffreddamento frontale del CoolerMaster Silencio 550

Nel modello NZXT, i filtri sono singoli e racchiusi all’interno dello stesso telaio delle ventole, smontabili e lavabili anche in questo caso.


Scatoline per il montaggio delle ventole, con filtri antipolvere e contatti elettrici

Nel CoolerMaster Silencio troviamo una seconda ventola di scarico da 120×120 millimetri posizionata all’altezza dell’area CPU, che previene efficacemente il surriscaldamento della stessa. È superfluo dire che, dato il ridotto numero di ventole preinstallate e l’assenza di superfici aperte, questa ventola non dovrebbe essere mai spenta pena il raggiungimento di temperature incredibilmente elevate per la componentistica di sistema.


Ventola di scarico del CoolerMaster Silencio

Parimenti, una ventola delle stesse dimensioni è presente nel prodotto NZXT, assistita da una seconda presa d’aria (visibile in foto, in alto) in cui può essere integrata un’ulteriore ventola.


Ventola di scarico dell’NZXT H2

Entrambi i prodotti offrono una gestione dello spazio interno da manuale e differiscono per alcune particolarità. Il confronto che vi proponiamo, nelle foto seguenti, mostrano come il modello di casa NZXT possa sembrare maggiormente robusto rispetto a quello Coolermaster per via dell’impiego di lamiere più spesse e per la presenza di un maggior numero di tralicci di supporto, ricavati da stampo a pressione della lamina stessa.


Interno dell’NZXT H2

Per il resto, entrambe le strutture risultano essere simili, con i cestelli per le unità ottiche e disco posti all’estrema destra ed una grossa finestra per backplate CPU in vicinanza della ventola di raffreddamento. Cambia l’orientamento e la tipologia del cestello per i dischi da 3,5": verso l’interno e ad otto posti per il prodotto NZXT, verso l’esterno ed a sette posti per quello di CoolerMaster (modulare e parzialmente smontabile).


Interno del CoolerMaster Silencio 550

Il cestello da 5,25" (destinato ad ospitare principalmente unità ottiche) è del tipo a tre posti nel prodotto NZXT, con un sistema di montaggio delle unità rapido ma poco raffinato e dello stesso tipo impiegato nel modello Phantom, sempre dello stesso produttore. In pratica, bisogna tirare la levetta NZXT verso destra per provocare lo sblocco del vano, indi bisogna premere la parte con le zigrinature per sollevare i ganci e far passare l’unità; a quel punto si spinge la parte a sinistra per riposizionare i ganci in sede, e si muove nuovamente la levetta di blocco verso destra. A nostro avviso poco user friendly .


Sistema di blocco delle unità piuttosto macchinoso per l’NZXT H2

Nel CoolerMaster Silencio non ci sono problemi di sorta: il cestello da 5,25" ospita un sistema di fissaggio dei dischi tradizionale composto da una sola levetta che va spostata a destra o sinistra, a seconda che si voglia bloccare o meno l’unità in sede. Il numero massimo di unità da 5,25" supportate è pari a due.


Sistema di blocco delle unità nel CoolerMaster Silencio

L’enorme e robusto cestello dischi dell’NZXT H2 si scontra con la struttura parimenti espandibile e decisamente più leggera del modello CoolerMaster. Nel primo caso ci troviamo di fronte ad una cassettiera vecchio stile con ben otto posti, dotata di slitte di sostegno con gommini antivibrazione e viti di blocco per singolo vano. I dischi vanno montati ad "infilare" dal frontale, previa rimozione delle ventole di raffreddamento.


Cestello dischi NZXT H2


Le unità da 3,5" vanno montate dall’esterno nel case NZXT H2

Il Silencio di CoolerMaster mostra una soluzione funzionale e poco complessa: il cestello dischi è orientato verso l’esterno, e necessita della sola rimozione del pannello laterale per l’installazione o la rimozione delle unità.


Nel CoolerMaster Silencio i dischi vanno tradizionalmente montati ad infilare, verso l’interno

Entrambi i prodotti offrono un sistema di montaggio Hot Plug per una unità disco da 3,5" con accesso dall’esterno: nel prodotto NZXT il relativo vano è posizionato in alto, con cassetto nascosto da coperchio (segue il particolare interno dell’elettronica di controllo). Questa soluzione è quella che più ci piace delle due.


Sistema Hot Plug per NZXT H2

Nel prodotto CoolerMaster, invece, tale vano è accessibile dal frontale, essendo posizionato sotto le due baie da 5,25" (in questo caso, l’elettronica di controllo è stata installata nella terza baia che, conseguentemente, non può essere usata per le unità ottiche, a meno che non si voglia rimuovere l’intero sistema).


Sistema Hot Plug per CoolerMaster Silencio

Il vano per alimentatori mostra una costruzione di qualità maggiore per il prodotto NZXT rispetto alla sua controparte: a prescindere dalla presa d’aspirazione filtrata, presente in entrambi i modelli, troviamo quattro gommini antivibrazione che fanno da supporto ed un’ulteriore guarnizione in gomma che fa da perimetro alla relativa finestra e contribuisce ulteriormente allo smorzamento delle vibrazioni.


Vano PSU NZXT H2

Nel case CoolerMaster troviamo i soli quattro gommini alla base e, per giunta, di dimensioni ridotte.


Vano PSU CoolerMaster Silencio 550

Entrambi i prodotti offrono un decente livello di insonorizzazione ottenuto mediante elementi di progettazione e tecnica. I primi possono essere riassunti nella costruzione che, differentemente da altri prodotti di fascia media e medio-alta, non include feritoie di sfogo per prese d’aria od altre superfici aperte, isolando il rumore prodotto dalle ventole in modo naturale ed impedendone la "contaminazione" dell’esterno. È chiaro che ciò mette in crisi le temperature interne e forza l’utente a tenere sempre acceso il sistema di raffreddamento integrato onde evitare surriscaldamenti eccessivi e blocchi della macchina.


NZXT H2, realizzazione tecnica di telaio e laterali


CoolerMaster Silencio: praticamente simile al proprio avversario

La tecnica prevede, invece, l’impiego di pannelli fonoassorbenti in tutte le superfici piane interne al case al fine di migliorare l’azione di smorzamento del rumore dei laterali chiusi. Le scelte fatte dai due produttori presentano ancora una volta delle differenze sostanziali: mentre NZXT ha optato per pannelli lisci e abbastanza leggeri, Coolermaster utilizza pannelli più pesanti e con una struttura a punte. Come dire che il primo pensa maggiormente alle frequenze elevate, mentre il secondo tenta di smorzare sia quelle più basse che quelle medie.


Pannelli fonoassorbenti nell’NZXT H2


Pannelli fonoassorbenti nel CoolerMaster Silencio

Dato che parte dei sistemi di raffreddamento sono localizzati nei pressi del frontale e che, nella maggior parte dei casi, è proprio il frontale del case ad essere la parte di computer più vicina alle orecchie dell’utente, si è provveduto a rivestirne il relativo portello con un pannello fonoassorbente a garanzia del massimo comfort acustico. È ovvio che l’accoppiata portello chiuso e pannello fonoassorbente riduce di molto le prestazioni del sistema di raffreddamento.


Pannello fonoassorbente localizzato nel frontale di entrambi i prodotti

I case che arrivano nel nostro laboratorio sono testati utilizzando la seguente configurazione:


Sistema di prova

Queste sono invece le procedure di test:

  • Installazione . Il sistema viene anzitutto installato all’interno di ogni case e, durante le operazioni di assemblaggio, vengono rilevate eventuali problematiche.
  • Rumorosità . Per ogni case viene misurata la rumorosità delle ventole in condizioni di massima e minima velocità se disponibile un sistema per la regolazione della stessa. In caso contrario viene rilevata la rumorosità con tutte le ventole accese e la rumorosità con le sole ventole posteriori accese. Per valutare il grado di isolamento di cui ogni case è capace, misuriamo la rumorosità prodotta all’esterno dalle ventole interne del sistema (dissipatore CPU, dissipatore VGA e ventola alimentatore) quando le ventole del case sono spente. Tutti i test sono effettuati all’interno di un ambiente silenzioso con rumorosità di fondo compresa fra 30 e 30,2 dBA ponendo un fonometro (modello Lafayette MSL.80 con tolleranza pari al 2percento nell’ambito delle nostre misure) posizionato frontalmente e lateralmente al sistema ad una distanza di 50cm (±1cm).
  • Temperature . Analizziamo infine l’efficienza, in termini di capacità di dissipazione, del sistema delle ventole. Per farlo misuriamo le temperature raggiunte dai componenti interni (CPU, VGA e PCB della VGA) a seguito di tre iterazioni del 3DMark06 in loop e considerando gli stessi casi visti in precedenza per la rilevazione della rumorosità.

CPU
Il case NZXT H2 offre un’enorme finestra sulla piastra di sostegno interna che permette l’installazione di dissipatori after-market anche con scheda madre già avvitata, rendendone superfluo lo smontaggio. Se avete già assemblato il sistema e vi viene in mente di cambiare dissipatore, non incontrerete in problema alcuno, potendo effettuare l’operazione in dieci minuti grazie a questo accorgimento.


Finestra per la gestione del dissipatore nel case NZXT

Anche il CoolerMaster Silencio è dotato della stessa chicca tecnica: al confronto delle foto rileviamo che le misure della finestra sono praticamente le stesse, garantendo identiche possibilità di espansione e modifica del sistema di raffreddamento.


Finestra per la gestione del dissipatore nel case Coolermaster

Cavi
NZXT H2 offre un sistema che permette il passaggio dei cavi sul retro tramite tre asole passacavo dotate di guarnizione in gomma, disposte strategicamente lungo il perimetro della piastra di sostegno della motherboard. C’è una quarta asola di dimensioni ridotte e praticamente invisibile posizionata proprio sopra il compartimento CPU e utile a far passare il cavo ATX a 12V o quello della ventola posteriore.


Gestione dei cavi nel case NZXT H2

La situazione è simile per il prodotto di casa CoolerMaster che, nonostante la presenza di un ridotto numero di asole passacavo, permette lo sfruttamento delle aperture localizzate nei pressi del compartimento dischi per poter far passare i cavi sul retro e raggiungere senza problemi le rispettive posizioni. Anche in questo caso è presente una piccola asola nella parte superiore.


Gestione dei cavi nel case Coolermaster Silencio

Alimentatore
La sede per gli alimentatori è localizzata in basso in entrambi i prodotti, ed è dotata di apposita asola passacavo per far sparire tutti i relativi cavi sul retro, di supporti in gomma per smorzarne la rumorosità derivante da vibrazioni prodotte nel funzionamento ed, infine, presa d’aria dotata di filtro removibile e lavabile. Lo spazio a disposizione permette di installare alimentatori standard, come mostrato nelle foto seguenti, ed alimentatori di taglia maggiorata anche se nel caso del Coolermaster l’apposita asola passacavo potrebbe essere irrimediabilmente coperta.


Vano PSU NZXT H2


Vano PSU CoolerMaster Silencio

Sistema Assemblato
Vi mostriamo, infine, i due sistemi assemblati. Le foto parlano chiaro: non ci sono differenze sostanziali tra i prodotti in prova che, nonostante le dimensioni esterne ridotte, riescono a fornire spazio a sufficienza per poter mettere insieme computer di qualità con componenti di fascia medio-alta. Di spazio a disposizione ce n’è, e la possibilità di far sparire tutti i cavi sul retro migliora l’efficienza dei già ridotti sistemi di raffreddamento evitando di creare intralcio alla corrente d’aria generata.


Installazione finita e pulita nel case NZXT H2


Installazione finita e pulita nel case CoolerMaster Silencio

Solo per completezza di esposizione, riportiamo anche i valori rilevati per i case inclusi nella precedente comparativa.

Rumorosità
Seguono i valori rilevati per la rumorosità dei sistemi di ventole installati nei due case facenti parte di questa comparativa ed in altri modelli presi a riferimento.


A valori minori corrispondono prestazioni migliori


A valori minori corrispondono prestazioni migliori

È chiaro che la semplice lamiera di un case può tenere a bada "la voce" delle ventole del microprocessore e della scheda video, ma è altrettanto ovvio che la condizione di funzionamento standard non è quella del tutto spento, che comporterebbe il raggiungimento di punte "caloriche" decisamente preoccupanti.

Dal grafico rileviamo che l’azione dei pannelli fonoassorbenti diventa evidente solo nel caso di accensione del sistema di raffreddamento, permettendo di ottenere i migliori valori per i prodotti in prova rispetto al resto del gruppo posto a comparazione. I numeri nella condizione di "ventole al minimo" si assestano sui 33-34 dBA sia per il CoolerMaster Silencio che per l’H2 di NZXT; tutti gli altri prodotti non riescono a scendere sotto i 35,5 dBA.

Efficienza sistemi di dissipazione
Analizziamo infine l’efficienza del sistema di ventilazione controllando le temperature raggiunte dai componenti interni (CPU, VGA e PCB della VGA).


Temperature con ventole case spente (a valori inferiori corrispondono prestazioni migliori)

Rileviamo una condizione che, in un certo senso, ci aspettavamo: lo spegnimento del sistema di raffreddamento in case praticamente sigillati ne impedisce il ricircolo interno della corrente d’aria e la conseguente espulsione, che non può avvenire naturalmente (per convezione) per via dell’assenza di griglie. Quello che si crea è un effetto termosifone vero e proprio, con le componenti più soggette a riscaldamento (CPU, GPU e sezione di alimentazione della scheda madre) che creano una cappa di calore stantia che non può essere stemperata in alcun modo.

  • NZXT H2
    • PCB Scheda Video: 93,1°C
    • GPU: 90,2°C
    • Processore: 66,4°C
  • CoolerMaster Silencio
    • PCB Scheda Video: 99,3°C
    • GPU: 95,6°C
    • Processore: 76,6°C

In queste condizioni è l’NZXT H2 a vincere la sfida, riuscendo a spuntare temperature inferiori rispetto alla sua controparte in ogni caso, probabilmente grazie alla presenza di alcune superfici forate.


Temperature con ventole al minimo (a valori inferiori corrispondono prestazioni migliori)

Come più volte ripetuto in quest’analisi, è fondamentale che le ventole installate siano accese (anche al minimo dei giri), poiché rappresentano l’unico modo di espellere l’aria calda generata all’interno del case verso l’esterno, e permetterne il ricambio tramite aspirazione dal frontale. Rispetto al caso precedente, le temperature vengono notevolmente abbassate e, per facilità di lettura, le riportiamo di seguito.

  • NZXT H2
    • PCB Scheda Video: 83,1°C
    • GPU: 79,6°C
    • Processore: 55,4°C
  • CoolerMaster Silencio
    • PCB Scheda Video: 85,3°C
    • GPU: 81,5°C
    • Processore: 55,4°C

Il guadagno è evidente: in alcuni casi si limano i valori precedentemente ottenuti anche di 15°C e più, permettendo il raggiungimento di temperature nella norma ed evitando eventuali blocchi di sistema (oltre a migliorare il comfort acustico, poiché le ventole di raffreddamento per scheda video e processore possono girare più lentamente). Ancora una volta, l’NZXT H2 ottiene valori migliori rispetto a quelli del CoolerMaster Silencio, anche se la differenza non è così elevata come in precedenza.


Temperature con ventole al massimo (a valori inferiori corrispondono prestazioni migliori)

La regolazione del sistema di raffreddamento al massimo della potenza comporta un ulteriore vantaggio per entrambi i prodotti in prova rispetto al caso appena analizzato: le temperature vengono nuovamente abbassate e, nel caso migliore, si guadagnano fino a 7°C sul microprocessore (NZXT H2). Due prodotti che nascono per soddisfare esigenze specifiche, proposti ad un costo leggermente differente e dotati di una tecnica di prim’ordine. L’esperienza fa da padrone, e la sapiente mano di CoolerMaster e di NZXT ha permesso di sfornare dei cabinet per personal computer che permettono l’assemblaggio di macchine estremamente silenziose, degne compagne della zona di studio, di lavoro o, per chi preferisce i modelli a sviluppo verticale, HTPC che coniugano una decente espandibilità a discrete performances nel raffreddamento, stemperando allo stesso tempo la “voce” dei sistemi con evidenti doti canore.

Il silenzio è ottenuto con scelte di progettazione obbligate: si parte dall’idea che il rumore debba essere imbrigliato ed abbattuto all’interno del case, cosa che comporta l’abbandono dei design più comuni a ventole e prese d’aria, sostituiti con superfici totalmente chiuse; la creazione di una simile cassa prevede, inoltre, il tappezzamento integrale con pannelli fonoassorbenti di qualità, a garanzia di un migliore efficienza dello stesso sistema.

Tale design comporta un annesso problema: se il rumore non può uscire all’esterno, parimenti succede per il calore, provocando un evidente surriscaldamento che, nei casi limite, può portare anche a blocchi del PC. La soluzione sta nell’integrazione di un sistema di raffreddamento leggero che, a fronte dell’utilizzo di poche ed efficienti ventole strategicamente collocate, permette una minima aspirazione d’aria fresca ed un’evidente espulsione di quella calda, abbassando le temperature anche di 15°C rispetto alla condizione di “tutto spento”.

Dal lato tecnico, la struttura interna di entrambi i prodotti denota una certa somiglianza ed un buon livello di solidità, ottenuta impiegando lamine d’acciaio SECC spesse e tralicci ottenuti dallo stampo della lamiera; la cura costruttiva è da manuale, con tutte le superfici verniciate per prevenirne l’ossidazione, i bordi ripiegati e le finiture perfette tali da evitare possibili tagli alle dita durante le operazioni di montaggio o manutenzione.

Di spazio a disposizione ce n’è a sufficienza per poter assemblare un sistema di fascia media e medio alta, ad una o due schede video e sottosistema dischi complesso (per via della presenza di cestelli estesi da 3,5″); in entrambi i prodotti sono presenti baie hot-plug per l’installazione al volo di dischi SATA da 3,5″ o 2,5″ per l’effettuazione di veloci backup di dati.

Sui due case sono presenti pannelli con connessioni USB 2.0 e 3.0 che mostrano tratti distintivi ben specifici: nel caso del CoolerMaster Silencio 550 si è preferito l’orientamento alla versatilità offrendo due connessioni USB ed un lettore di schede di memoria SD, per poter scaricare rapidamente le fotografie dalla propria fotocamera digitale; nel caso dell’NZXT H2 sono presenti tre porte USB 2.0, una USB 3.0 ed uno switch a tre posizioni per la variazione manuale della velocità delle ventole.

Le prestazioni rilevate nei nostri laboratori danno ragione alle scelte di NZXT. Il grado di isolamento dal rumore è praticamente identico per entrambi i case ma l’assenza di superfici aperte, anche minime, nel modello Coolermaster fa si che le temperature salgano a livelli decisamente superiori. Nel caso di ventole al minimo, il livello di rumorosità registrato per i due prodotti continua ad essere simile ma anche il divario in termini di temperature resta, a testimonianza del più efficiente sistema di raffreddamento interno dell’H2 Classic. Per poter mantenere lo stesso livello di temperature dei componenti interni, è necessario impostare le ventole del Coolermaster Silencio al massimo e pagare dunque un peggioramento del comfort acustico. Se impostiamo al massimo sistema di raffreddamento nel case NZXT H2, il miglioramento ottenuto sulle temperature non è sufficiente a compensare la maggiore rumorosità.

Questi due case sono separati da una differenza, nel prezzo di vendita, di circa 15 euro: nel momento in cui scriviamo occorrono mediamente 100 euro per il modello NZXT H2 e 85 euro per il Coolermaster Silencio 550.

A cura di Dino Fratelli e Marino Berrè

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Pubblicato il
8 lug 2011
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