HTC e Motorola: bootloader sì, bootloader no

HTC e Motorola: bootloader sì, bootloader no

Entro settembre un aggiornamento renderà personalizzabili due smartphone dell'azienda. Motorola continua invece a blindare i suoi, in nome della sicurezza
Entro settembre un aggiornamento renderà personalizzabili due smartphone dell'azienda. Motorola continua invece a blindare i suoi, in nome della sicurezza

Tra poco più di un mese, dopo una lunga attesa da parte degli acquirenti più smaliziati, HTC toglierà finalmente il lucchetto dal bootloader dei suoi dispositivi. Il cambio di politica si tradurrà in un aggiornamento software che aprirà la porta a modding e custom firmware.

I nuovissimi HTC Sensation e HTC Evo 3D saranno i primi smartphone a beneficiare del rivoluzionario update, previsto per settembre. A quanto sembra i modelli meno recenti dovranno attendere l’arrivo di un download apposito perché non esiste una “chiave” unica per rendere open l’intera gamma di prodotti.

L’azienda di Taiwan ha usato la sua pagina Facebook per comunicare la decisione a tutti i clienti, anche se lo sblocco del bootloader, componente fondamentale di un sistema operativo, punta prevalentemente alla comunità degli sviluppatori Android.

Nel frattempo Motorola continua a procedere nella direzione diametralmente opposta. Anche il nuovo smartphone Droid 3 si ritroverà ad avere un bootloader “blindato” come i suoi predecessori. Per il momento la società americana sta ancora limitando le possibilità d’intervento esterno, in nome della sicurezza, ma non esclude l’arrivo di compromesso futuro.

Roberto Pulito

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Pubblicato il
12 lug 2011
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