Mozilla Firefox e la navigazione unica

Mozilla Firefox e la navigazione unica

Annunciata la feature BrowserID, che permetterà a tutti gli utenti di Firefox di avere accesso personalizzato ai più svariati siti web. Basterà scegliere un indirizzo di posta, che verrà verificato grazie a delle chiavi pubbliche
Annunciata la feature BrowserID, che permetterà a tutti gli utenti di Firefox di avere accesso personalizzato ai più svariati siti web. Basterà scegliere un indirizzo di posta, che verrà verificato grazie a delle chiavi pubbliche

È stata descritta come una nuova strada sperimentale per l’accesso personalizzato ai più svariati siti web. La squadra di sviluppatori dei Mozilla Labs ha così annunciato la feature BrowserID, che permetterà a tutti gli utenti del browser Firefox di autenticarsi in maniera semplificata per la navigazione tra i vasti meandri della Rete .

“Il nostro obiettivo con BrowserID era realizzare qualcosa di semplice e sicuro sia per gli utenti che per gli sviluppatori”, come si legge in un recente post apparso sull’ Identity blog di Mozilla. E la parola semplicità è qui sembrata fondamentale: il cosiddetto protocollo delle email verificate aiuterà gli utenti di Firefox ad accedere in un click ai propri siti preferiti .

Nessuna seccatura legata all’inserimento quotidiano di indirizzi di posta e soprattutto password, facili da dimenticare ma soprattutto complicate da gestire se in numero elevato. Le tecnologie di cifratura sfruttate da Mozilla lasceranno all’utente il solo compito di scegliere uno tra gli indirizzi precedentemente registrati online .

Non ci sarà quindi alcun obbligo d’inserimento della password, soltanto la scelta di un determinato indirizzo di posta. L’accesso al sito X sarà immediatamente personalizzato, con minimi rischi per la propria privacy. La feature BrowserID non invierà le informazioni raccolte verso alcun server, nemmeno a quelli auto-gestiti .

Obiettivo primario di Mozilla sembra quello di estendere la tecnologia ad altri browser attualmente in circolazione. Il dubbio viene spontaneo: come reagiranno i principali competitor o comunque i grandi fornitori di servizi di posta elettronica? Quest’ultimi dovranno rendere accessibili le public key , ma non è ancora chiaro con quali modalità.


Mauro Vecchio

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Pubblicato il 18 lug 2011
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