Dreamworks, la terza dimensione dei brutti film

Dreamworks, la terza dimensione dei brutti film

Il CEO della major contro i film 3D posticci. Bisogna concentrarsi sul progresso e sull'arte, non semplicemente mungere la terza dimensione
Il CEO della major contro i film 3D posticci. Bisogna concentrarsi sul progresso e sull'arte, non semplicemente mungere la terza dimensione

Il CEO di Dreamworks Jeffrey Katzenberg non è affatto convinto dei film 3D.

Proprio il vertice del produttore di Shrek e di film in 3D come Dragon Trainer critica questo tipo di visione: gli studi cinematografici, dice Katzenberg, preferiscono arraffare pochi soldi e subito, piuttosto che migliorare lo stato dell’arte della tecnologia o concentrarsi sull’offrire un film che effettivamente aggiunga qualcosa.

Un esempio di questa pratica è la conversione al 3D all’ultimo momento di Clash of the Titans , secondo Katzenberg “il momento più basso” della tecnologia.

Naturalmente i film in 3D di Dreamworks, secondo l’oste il suo CEO, sarebbero l’eccezione alla regola, ma questa è un’altra questione.

In ogni caso sono vari i modi in cui potrebbe essere migliorato il 3D: uno, per esempio, come accenna Katzenberg, è che i produttori evitino di farne un elemento posticcio a qualsiasi nuova uscita, un’altra piccola cosa potrebbe essere la collaborazione con le sale per evitare le proiezioni siano troppo scure.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 26 lug 2011
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