Hotfile, contrattacco alle major

Hotfile, contrattacco alle major

Il cyberlocker panamense prepara l'assalto legale ai vertici di MPAA: dovrebbero rivelare le proprie strategie di rimozione dei contenuti illeciti. Dal momento che Warner Bros avrebbe abusato dei tool offerti dallo stesso Hotfile
Il cyberlocker panamense prepara l'assalto legale ai vertici di MPAA: dovrebbero rivelare le proprie strategie di rimozione dei contenuti illeciti. Dal momento che Warner Bros avrebbe abusato dei tool offerti dallo stesso Hotfile

Una nuova sfida legale, recentemente lanciata dal servizio di file hosting Hotfile all’industria del copyright a stelle e strisce. I vertici della piattaforma panamense hanno infatti chiesto ad un giudice della Florida di obbligare l’industria cinematografica a rivelare in aula quelli che sembrano essere degli inconfessabili segreti nella lotta alla pirateria online .

Strategie di battaglia alla violazione del diritto d’autore, strumenti adottati dalle varie major di celluloide per rimuovere migliaia di film caricati senza autorizzazione alcuna . I vertici di Hotfile vorrebbero dunque conoscere gli stessi criteri di rimozione scelti dalla Motion Picture Association of America (MPAA). Capire i loro meccanismi intrinseci per prepararsi ad una difesa più efficace.

Ma perché? La piattaforma gestita dall’oscuro cittadino russo Anton Titov starebbe preparando una feroce controffensiva legale nei confronti delle major, in specie contro Warner Bros. La major statunitense avrebbe infatti abusato degli stessi tool anti-pirateria messi a disposizione da Hotfile per la rimozione su richiesta di determinati contenuti illeciti.

Secondo l’accusa, i responsabili di Warner Bros avrebbero sfruttato gli strumenti di Hotfile per rimuovere materiale altrui, ovvero appartenente ad altri detentori dei diritti . La major avrebbe inoltre eliminato contenuti senza nemmeno analizzarli, spesso finendo col rimuovere film di altre major di celluloide.

Ulteriori dettagli sono rimasti avvolti nell’ombra. I vertici di Hotfile non hanno ancora avviato la controffensiva nei confronti di Warner Bros perché in attesa della decisione del giudice della Florida. MPAA ha già rifiutato di presentare in aula le informazioni richieste: potrebbero finire nelle mani sbagliate, far diventare gli scariconi del web ancora più preparati .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
27 lug 2011
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