EA: il mobile ci cambia. E Nintendo taglia la 3DS

EA: il mobile ci cambia. E Nintendo taglia la 3DS

Electronic Arts riconosce che deve puntare di più sui giochi da tablet. E Nintendo taglia i prezzi della sua console con schermo tridimensionale. Come cambia il mercato videoludico
Electronic Arts riconosce che deve puntare di più sui giochi da tablet. E Nintendo taglia i prezzi della sua console con schermo tridimensionale. Come cambia il mercato videoludico

Il mercato dei videogame sta cambiando. E i produttori devono farsene una ragione e adattarsi alle nuove regole del settore, che sarà dominato da dispositivi mobile e contenuti scaricabili senza la necessità di acquistare supporti fisici.

Il più convinto da questo punto di vista è il CEO di Electronic Arts (EA) John Riccitiello: presentando l’ultimo quarto finanziario, comunque positivo e superiore alle aspettative, ha parlato di un settore “radicalmente cambiato” e di ritmi “drammaticamente accelerati”.

“Il ciclo di vita di 4-5 anni delle console, in grado di dare agli sviluppatori il tempo di recuperare gli investimenti in vista della prossima generazione – dice Riccitiello – è ormai superato”.

Tra le cause principale di questa svolta vi è l’ arrivo sul mercato di iPad (in cui Riccitiello riconosce al momento la piattaforma di gaming con il più veloce ritmo di vendita) e la diffusione di Android , così come lo sviluppo di sistemi di controllo motion-sensing .

Per questo EA riconosce in iPad e dispositivi simili un’opportunità di sviluppo alternativa alle console tradizionali in cui investire: lì c’è un pubblico ricettivo e disposto a spendere.

A conferma di questa intuizione di EA uno studio sul settore del gaming mobile che evidenzia che gli utenti che effettuano acquisti “in app” (per esempio per estensioni o booster di giochi gratuiti) spendono mediamente più di 50 dollari, più del costo di un gioco venduto con i canali tradizionali.

Partendo presumibilmente sui medesimi dati di mercato, Nintendo punta invece sulla sua console mobile, e ha deciso di tagliare di netto il prezzo della sua 3DS di poco meno di 90 euro, portandola a circa 130 euro . A dare una spinta alla giapponese, poi, anche le performance non eccellenti del dispositivo arrivato sul mercato da febbraio-marzo: ci ha messo 9 settimane in più del precedente modello DS senza 3D a raggiungere il milione di unità vendute. E anche per questo i profitti di Nintendo sono calati del 66 per cento .

Lo sconto interesserà dall’11 agosto il mercato giapponese e tra “luglio e settembre”, con qualche variazione di prezzo, anche gli altri stati.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
28 lug 2011
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