Rifiuti spaziali, l'idea italiana

Rifiuti spaziali, l'idea italiana

Una ricerca dell'Agenzia Spaziale descrive un sistema robotico in grado di fare piazza pulita dei grossi detriti che infestano l'alta atmosfera. Ma il vero ostacolo è la politica
Una ricerca dell'Agenzia Spaziale descrive un sistema robotico in grado di fare piazza pulita dei grossi detriti che infestano l'alta atmosfera. Ma il vero ostacolo è la politica

Ci ha pensato la NASA , ci hanno pensato i russi e ora ci pensano anche i ricercatori italiani: Marco Castronuovo e i colleghi dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) hanno messo a punto un sistema robotico di “netturbino spaziale”, un progetto pensato per risolvere in maniera pratica e sicura il sempre più impellente problema dei relitti che se ne vanno placidamente alla deriva ai confini fra la Terra e il nero mare dell’infinito.

Lo studio di Castronuovo & soci prevede di lanciare nello spazio un robo-satellite con a bordo una serie di “dispositivi deorbitanti”, “kit” di razzi e propellente solido da attaccare ai rifiuti spaziali con un braccio robotico una volta eseguito il rendezvous con il pattume tramite un altro braccio robotico. Ai razzi spetterà infine il compito di far scendere i rifiuti nella bassa atmosfera così da poter essere catturati dalla forza di gravità e finire disintegrati durante la discesa .

“È nostra opinione che il problema sia complesso e piuttosto urgente – spiega Castronuovo alla BBC – Il momento di agire è adesso, perché se passa ancora del tempo saremo costretti a rimuovere un numero di frammenti ancora maggiore”.

Secondo i calcoli del team di Castronuovo, a un’altitudine di circa 850 chilometri si trovano 60 potenziali “minacce” di dimensioni sensibili, due terzi dei quali pesano oltre tre tonnellate ciascuna mentre viaggiano a una velocità di crociera di 27mila chilometri orari.

Ma il problema principale nell’affrontare la questione dei rifiuti spaziali non è tecnologico, dice Castronuovo, piuttosto è politico: una buona parte delle “minacce” più immediatamente riconoscibili è stata sparata in orbita da governi e organizzazioni che non hanno alcuna intenzione di rilasciare il nulla osta per la loro rimozione
a chicchessia, fosse anche per il solo scopo di far bruciare in caduta libera dispositivi non più operativi.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
10 ago 2011
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