Schede madri per Llano: quale delle tre?

Schede madri per Llano: quale delle tre?

Abbiamo provato tre schede madri per APU AMD Llano realizzate da ASRock, ASUS e Sapphire. Tutte in formato ATX e dotate di pieno supporto al core grafico integrato, ma solo una vincitrice
Abbiamo provato tre schede madri per APU AMD Llano realizzate da ASRock, ASUS e Sapphire. Tutte in formato ATX e dotate di pieno supporto al core grafico integrato, ma solo una vincitrice

AMD ha segnato un vero punto di svolta con Llano: l’idea di una macchina a basso costo capace di offrire un comparto grafico decente, prestazioni di calcolo elevate, ridotti consumi e produzione di calore e, dulcis in fundo, dimensioni contenute, ha stimolato la fantasia della maggior parte dei produttori di hardware per personal computer che, proprio in questi giorni, cominciano a presentare la propria offerta. Il microcomputer ad alte prestazioni diventa possibile, forte della capacità di integrazione promossa da AMD: una scheda video discreta, un microprocessore a due o più core, parte del chipset ed elettronica di sistema vengono racchiusi in un chip di pochi millimetri quadrati che, per funzionare, necessita di una scheda madre che può essere altrettanto piccola, di un alimentatore, moduli di memoria e di un semplice disco fisso.

Eppure, c’è qualcuno che si è fatto prendere la mano ed ha travisato il concetto che sta alla base di questo prodotto. L’analisi odierna è, infatti, incentrata su alcune proposte ad alte prestazioni per APU AMD Llano che dei consumi contenuti e delle dimensioni ridotte se ne fanno un baffo, puntando l’attenzione sulle performances di sistema, capacità di funzionamento fuori specifica, massima espandibilità e possibilità di creazione di sistemi video dual VGA, tanto amati dai giocatori e da chi desidera godere di un elevato dettaglio grafico. AMD Llano viene carrozzato da personal computer di fascia medio/alta, con tutti i vantaggi e le conseguenze del caso.

Con ordine: da ASRock riceviamo la scheda madre A75 Pro4 , che è stata base delle nostre precedenti analisi. Il prodotto supporta processori con TDP massimo 100W e racchiude buone capacità di espansione: sono possibili configurazioni in modalità Dual Graphics e CrossFire mediante i due slot PCI Express V2.0 Graphics , coadiuvati da ulteriori due slot PCI-Express 1x e tre slot PCI 2.2 . Le porte USB 3.0 sono quattro , e le sei porte S-ATA sono tutte di tipo 3.0 . Sono presenti tasti che pilotano le funzioni di power e reset direttamente sul PCB, oltre ad un monitor che fornisce codici di funzionamento in tempo reale per individuare al volo eventuali problemi che impediscono l’avvio del sistema. Il quantitativo massimo di memoria di sistema supportato da questo prodotto è pari a 32GB .


ASRock A75 PRO4

Asus ci delizia con un modello “quasi” al top della gamma per APU AMD Llano: la F1A75-V Pro parte dalla stessa base stilistica delle moderne proposte P67 e Z68 per processori Intel Sandy Bridge, e porta in tavola un comparto PCI-E dello stesso tipo visto in ASRock A75 PRO4 ( due PCI Express V2.0 16x, due PCI Express 1x e tre PCI 2.2 ) con cui si supportano configurazioni multi-VGA CrossFireX e Dual Graphics, ben otto porte Serial ATA 3.0 (due sono gestite da un controller ASMedia integrato su PCB), quattro porte USB 3.0 ed una sezione d’alimentazione a 6+2 fasi con componenti di alta qualità che permette un certo livello di overclock. La scheda supporta un quantitativo massimo di memoria di sistema pari a 64GB DDR3 configurati in modalità dual channel, con velocità massima di 1866 MHz .


Asus F1A75-V PRO

Sapphire propone Pure Platinum A75 , scheda madre in formato ATX con supporto a processori AMD Llano e TDP massimo 100W . Le differenze con gli altri modelli appartenenti alla terna in esame sono evidenti: Sapphire propone un prodotto con una sola porta PCI Express 16x su cui installare una VGA discreta o una scheda idonea per il funzionamento in modalità Dual Graphics con la GPU integrata in Llano . La retrocompatibilità è garantita mediante due porte PCI 2.2 , mentre il supporto a schede moderne avviene tramite due slot PCI Express 1x ed uno slot PCI Express 4x . Il vuoto lasciato dall’assenza del secondo slot PCI Express 16x è coperto da un connettore mini PCI Express 1x su cui è possibile installare moduli d’espansione a basso consumo. Anche in questo caso le porte S-ATA sono tutte di tipo 3.0 6gb/s (5); le sole due porte USB 3.0 sono tamponate dalla presenza di ben 12 porte USB 2.0 e da un modulo bluetooth integrato su PCB . La configurazione del sottosistema memorie è tradizionale: 16GB DDR3 Dual Channel .


Sapphire Pure Platinum A75

Nelle tabelle che seguono riportiamo le specifiche tecniche dei chipset FCH (Fusion Controller Hub) AMD A55 ed A75 e delle GPU usate nelle APU AMD Llano a confronto con altre soluzioni concorrenti.


Caratteristiche tecniche chipset FCH


Confronto Radeon HD 6550D/6530D con GPU discrete

Per una trattazione esaustiva su questi argomenti vi rimandiamo al precedente articolo pubblicato sulle nostre pagine. Quel che ci preme di individuare, invece, sono le differenze tra i vari prodotti presi in considerazione in questa comparazione.


Schede madri a confronto

A prescindere dalle dimensioni, che vedono il rispetto dello standard ATX, e del comparto audio, identico su tutti i modelli, osserviamo che sono state effettuate scelte molto differenti in termini di espandibilità:

  • I prodotti di casa Asus ed ASRock offrono la stessa configurazione per le porte d’espansione (due slot PCI Express Graphics V2.0, 2 porte PCI Express 1x e tre porte PCI Standard 2.2), garantendo la possibilità di creare sistemi multi-GPU CrossFire e Dual VGA tramite l’impiego di schede video idonee; in casa Sapphire è possibile creare configurazioni video multi-GPU nella sola modalità Dual Graphics poiché è assente il secondo slot PCI Express 16x, sostituito da un tradizionale slot PCI-Express 4x. Non che la cosa possa influenzare il nostro giudizio: i sistemi basati su APU AMD Llano sono pensati, in primis, per essere di ridotte dimensioni e piuttosto economici, ragione che spinge a puntare ad altro qualora si decidesse di assemblare una macchina di fascia medio-alta con un comparto grafico di un certo tipo. Il prodotto di casa Sapphire integra, inoltre, un connettore mini PCI-Express 1x su cui è possibile installare schede d’espansione dello stesso tipo di quelle usate nei moderni portatili.
  • I sottosistemi DDR3 differiscono: si parte dalla configurazione tradizionale di casa Sapphire, che supporta un quantitativo massimo di memoria pari a 16GB, e si arriva a toccare quota 64GB in casa Asus; c’è da dire che i moduli da 16GB ancora non esistono e che tale supporto è solo virtuale (una revisione di bios ad hoc lo attiverà quando tali moduli saranno disponibili in commercio).
  • I sottosistemi disco sono simili: si va dalle sei porte (S-ATA + eS-ATA) in standard 3.0 supportate dal Fusion Controller Hub per i modelli ASRock e Sapphire, a cui si aggiungono due ulteriori porte pilotate da un controller aggiuntivo ASMedia nel prodotto di casa Asus.
  • Il numero di porte USB 3.0 disponibili sul retro della scheda è pari a sole due unità nel prodotto Sapphire, che sale a quattro nei modelli Asus ed ASRock; tale minor numero è compensato dalla presenza di un supporto con ulteriori due porte e di un modulo Bluetooth integrato, che permette la connettività con Smartphone e Tablet PC.

La scheda madre di Asus è dotata di un PCB in colore nero contornato da elementi nelle classiche tonalità di blu e grigio, ed è accompagnato da un sistema di raffreddamento passivo con una grossa heat pipe bene in vista che collega il modulo impiegato per la sezione di alimentazione col SouthBridge (ricordiamo che nella piattaforma AMD Llano, il northbridge è integrato nella CPU, al pari di quanto accade in Intel LGA 1155 ed 1156). Sorprendenti le dimensioni: Asus ha deciso di puntare su una soluzione full-size ATX, dotandola di elementi idonei all’overclock e garantendo una certa espandibilità di sistema.


Asus F1 A75V-Pro

Particolare del socket FM1 per APU Llano. Il sistema di installazione è molto simile a quello dei meno recenti socket AM2 ed AM3, con la levetta di blocco che va abbassata una volta che il processore è stato inserito in sede; quello che cambia è, oltre alla conformazione del socket stesso, la clip di ritenzione per dissipatori, composta da due elementi in plastica avvitati direttamente al PCB (i dissipatori compatibili con socket AM2/AM3 sono compatibili anche con questo socket).


Socket CPU

Ben visibile la sezione di alimentazione, composta da elementi di qualità disposti su tre linee parallele, con i mosfets interamente coperti da un elemento di raffreddamento passivo e condensatori e bobine bene in vista. Definitivamente migliorabile il posizionamento del connettore di alimentazione supplementare ad 8-pin poiché collocato in prossimità del bordo esterno (nei case con alimentatore posizionato nella parte superiore staccare il cavo potrebbe risultare molto complicato).


Sezione di alimentazione

Particolare del sottosistema memorie con supporto per moduli DDR3 fino a 1866 MHz in modalità dual channel. Il controller integrato nella APU stessa si occupa di gestire il quantitativo di memoria a disposizione del sistema operativo e quello da indirizzare al controller grafico integrato in modo totalmente automatico; alternativamente è possibile specificare le dimensioni del buffer video direttamente da Bios. Ben visibili gli interruttori che pilotano le funzioni di TPU (regolazione automatica dei parametri di funzionamento fuori specifica) ed EPU (sistema integrato per il miglioramento del risparmio enewrgetico) ed il tasto d’emergenza MemOK! (sistema di emergenza che permette il riavvio del sistema in modalità fail safe quando si verificano inconvenienti al sottosistema memorie), elementi caratteristici delle produzioni Asus di fascia alta da qualche anno a questa parte.


Sottosistema Memorie ed Asus TPU, EPU e MemOK!

L’espandibilità è buona per via della presenza di due porte PCI Express 1x, due porte PCI Express 16x per la creazione di sottosistemi video dual VGA di fascia alta e tre porte PCI standard che garantiscono un buon livello di retrocompatibilità. Migliorabile la disposizione di una delle due porte 1x, vicina al primo slot PCI Express 16x e che, in caso di installazione di scheda grafica discreta con ingombro laterale a doppio slot, viene resa inutilizzabile poiché coperta dal dissipatore della stessa. Sono visibili, sul lato inferiore, alcuni riser per porte USB e Firewire, da collegare ai relativi replicatori.


Sezione d’espansione

Nello specifico, i riser per porte USB 2.0 sono quattro, per ulteriori otto porte USB oltre a quelle messe a disposizione tramite il pannello I/O.


Riser per porte USB 2.0

Particolare della sezione dischi: sono disponibili sei porte Serial ATA 3.0 da 6Gb/s pilotate direttamente dal chipset AMD A75, con supporto Raid 0,1,10 e JBOD, accompagnate da un’ulteriore porta Serial ATA 3.0 pilotata da controller ASMedia PCIe saldato sul PCB.


Porte Serial ATA 3.0

Il pannello I/O è ben fornito: troviamo ben quattro porte USB 3.0, ulteriori due porte USB 2.0, una porta External Serial ATA 3.0 pilotata dallo stesso controller ASMedia che gestisce anche quella interna, connettore Gigabit Lan, 6 Jack audio per sistemi 7.1, connettore PS/2 per mouse e tastiere tradizionali, connettore audio in fibra ottica, ed un set completo di connessioni video (HDMI con audio, DVI-I, Display Port e VGA 15-pin) per la gestione del modulo video Radeon HD integrato nell’APU.


Set di connessioni I/O molto completo

La seconda scheda che analizziamo è quella "istituzionalmente" più simile al prodotto di casa Asus, Asrock A75 Pro4. Il prodotto ASRock condivide il look’n’feel di casa Asus tramite logo di prodotto (la A del logo Asus è la stessa di quello ASRock), il colore del PCB in nero lucido, la maggior parte dei connettori realizzati in tonalità di blu, numero e tipologia dei connettori di espansione e posizionamento delle porte Serial ATA 3.0; differenza lampante, le dimensioni del PCB, decisamente più "stretto" rispetto a quello Asus e maggiormente adatto a cabinet dalle dimensioni più contenute.


ASRock A75 PRO4

Il socket FM1 è posizionato a metà strada tra la sezione di alimentazione e gli slot relativi al sottosistema memorie. Soffermiamo l’attenzione sulla prima, dato che non c’è molto da dire su questo specifico elemento: è composta da elementi di buona qualità disposti in modo alterno per quel che riguarda condensatori e bobine, ed è dotata di dissipatore passivo in alluminio per la linea di mosfets, disposto in modo piuttosto ravvicinato rispetto al connettore d’alimentazione supplementare ad 8-pin. Il paragone con il prodotto Asus è evidente: nel caso ASRock individuiamo una costruzione meno sofisticata segno che il target d’utenza che si vuole soddisfare è diverso, disposto a spendere meno rispetto ad un prodotto di fascia molto alta come FV A75V-Pro. Il posizionamento del connettore di alimentazione supplementare, in questo caso, ci sembra più corretto. Anche se mancano i supporti per agganciare il dissipatore, questi sono forniti come accessorio nella confezione.


Socket CPU

Il sottosistema memorie supporta moduli DDR3 fino a 1866 MHz in modalità dual channel, con gestione automatica o manuale del quantitativo di memoria di sistema da riservare per il modulo grafico integrato nelle APU AMD Llano.


Sottosistema delle memorie

Primo elemento comune con la soluzione di casa Asus: la sezione d’espansione ospita lo stesso numero e la stessa tipologia di porte, condividendone anche la disposizione: ritroviamo i due slot PCI Express 1x posti a fianco del primo slot 16x, un secondo slot 16x per la creazione di configurazioni Dual VGA AMD CrossFireX e tre slot PCI standard a garanzia di retrocompatibilità. In basso, i riser per porte USB, Firewire e COM.


Sezione d’espansione

Dato il ridotto spazio a disposizione è stato necessario posizionare alcuni controllers sul lato sinistro, in prossimità degli slot d’espansione.


Controllers addizionali

La sezione dischi è meno curata rispetto al prodotto Asus: le porte Serial ATA sono cinque e sono pilotate dal chipset AMD Hudson, gestiscono lo standard 3.0 e sono configurabili in modalità a singolo disco o Raid  0,1,10, JBOD. In prossimità delle stesse rileviamo la presenza di due tasti che pilotano le funzioni di accensione e reset, un monitor LCD che fornisce codici alfanumerici con cui rilevare eventuali malfunzionamenti, il bel dissipatore in alluminio anodizzato che copre il southbridge ed ulteriori elementi d’alimentazione, per fornire il giusto flusso di corrente ai moduli di memoria.


Porte Serial ATA 3.0, Southbridge, tasti di controllo e varie

Il pannello I/O offre quattro connessioni USB 3.0, due connessioni USB 2.0, una porta RJ45 per gigabit lan, un set di jack audio per sistemi 7.1 unitamente ad un uscita digitale SPDIF per fibra ottica, una porta FireWire IEEE 1394, una External Serial ATA in condivisione con USB, una PS/2 per mouse e tastiere di vecchia generazione, un tasto per il reset veloce delle impostazioni di bios ed un set di uscite video per l’utilizzo del modulo grafico integrato nelle APU Llano (VGA 15-pin, DVI-I ed HDMI con audio).


Set di connessioni I/O molto completo

Per il prodotto di casa Sapphire è stato scelto di rispettare i dettami imposti a partire da Pure Black X58 e continuati in Pure Black P67: PCB in taglia full ATX con colorazione in nero lucido accompagnato da elementi in varie tonalità di blu, nero e rosso, sezione d’alimentazione ben dimensionata per ogni sottosistema (che permetta il funzionamento stabile in modalità fuori specifica) e buona espandibilità.


Sapphire Pure Black A75

Il socket FM1 è tradizionalmente posizionato a metà strada tra la "tettoia" della sezione di alimentazione e gli slot del sottosistema memorie ed, a differenza degli altri prodotti inclusi in questa comparativa, offre un sistema di supporto per dissipatori dalle forme identiche a quelle già viste nei socket AM2 ed AM3 (fermo restando la piena compatibilità).


Socket CPU

Il sottosistema memorie supporta moduli DDR3 1866 MHz in modalità dual channel anche in questo caso con gestione automatica o manuale del quantitativo di memoria da riservare per il modulo grafico integrato. Sono presenti ulteriori elementi di alimentazione per fornire il giusto flusso di corrente anche ai moduli di memoria.


Sottosistema Memorie

La sezione d’espansione comprende due slot PCI Express 1x, uno PCI Express 4x, uno PCI Express 16x per schede video, due PCI Standard 2.2 per garantire un minimo di retrocompatibilità ed uno slot mini PCI-Express, identico a quelli impiegati sulle macchine portatili di fascia media ed alta, per poterne usare le relative schede add-on (tipicamente moduli Wi-Fi). Il prodotto Sapphire supporta solo configurazioni multi VGA nella sola modalità Dual Graphics: inserendo nello slot PCI Express 16x una scheda video compatibile come Radeon HD 6500 o 6600, questa verrà impiegata in parallelo a quella integrata nella APU stessa, massimizzando le prestazioni del comparto video integrato.


Sezione d’espansione

Nella tabella seguente potete leggere quali sono le possibili configurazioni in modalità Dual Graphics supportate dalle APU AMD Llano e dunque da tutte le schede incluse in questa comparativa.


Possibili configurazioni Dual Graphics

Il connettore per l’alimentazione supplementare è posizionato a metà strada tra i connettori del pannello I/O ed il modulo di raffreddamento passivo per la sezione d’alimentazione. Il connettore è facile da raggiungere ma crea qualche problema nel caso si dovesse disconnettere il cavo.


Controllers opzionali

La sezione dischi è simile a quella integrata nel modello di casa ASRock: le porte S-ATA sono solo cinque, ma tutte a 6Gb/s e con funzionalità Raid 0,1,10 e JBOD, configurabili via bios. Nella stessa area è presente il southbridge, un monitor LCD che mostra codici di funzionamento o la temperatura della CPU in tempo reale, alcuni riser per porte USB 2.0, connettore per USB 3.0 su box esterno (fornito in dotazione), ventole di raffreddamento e FireWire.


Porte Serial ATA 3.0, Southbridge, tasti di controllo e varie

Lungo il lato inferiore sono stati posizionati un buzzer, il tasto per il reset del bios, i tasti di controllo per le funzioni di accensione e reset ed un piccolo interruttore che permette di attivare le funzionalità di dual bios offerte dal prodotto (molto utile in caso di errata programmazione del bios principale).


Controlli e varie

Anche questo prodotto offre un pannello di I/O abbastanza ricco: troviamo due porte USB 3.0, quattro porte USB 2.0, un set di jack audio per sistemi 7.1, un connettore di rete Gigabit Lan, un connettore per mouse e tastiere di vecchia generazione, un connettore per connessioni video DVI-I, uno HDMI con Audio ed uno DP, un connettore External Serial ATA in condivisione con USB 2.0 ed un dongle Bluetooth. Altre due porte USB 3.0 sono disponibili mediante un supporto offerto in dotazione mentre manca completamente una connessione di uscita video analogica D-Sub (da notare che la connessioen DVI è di tipo dual-link e dunque può essere facilmente trasformata in una VGA con un semplice adattatore).


Pannello per connessioni verso l’esterno

A scheda madre top di gamma corrisponde Bios top di gamma, con interfaccia grafica talmente user friendly da permettere la configurazione del sistema anche a chi non è esperto. La pagina principale si apre con un monitor che fornisce informazioni sulla velocità di rotazione delle ventole, sulle tensioni di alimentazione delle componenti più importanti e delle linee principali, orologio e calendario, revisione e data del bios, tipo di CPU installata e quantitativo di memoria di sistema. C’è un piccolo quadrante a metà schermo che fornisce informazioni sullo stato prestazionale del sistema, comfort acustico e consumi. È possibile selezionare la sequenza di avvio.

Questa pagina è comprensiva di tutto ciò che potrebbe servire all’utente che vuole apportare modifiche di base e configurare grossolanamente il sistema per farlo funzionare secondo le proprie esigenze.


Pagina iniziale

Chi desidera scendere nel dettaglio, deve passare alla modalità avanzata, che mette a disposizione un ampio ventaglio di parametri passibili di modifica, con incidenza più o meno marcata sulle prestazioni della macchina (il sistema permette eventualmente di impostare questa modalità come default). Nella foto che segue, ad esempio, siamo alle prese con la modifica del divisore memorie – CPU, per specificare la frequenza di funzionamento del sottosistema DDR (da un minimo di 800 MHz ad un massimo di 1866 MHz).


Modifica del divisore delle memorie

In AI Tweaker è possibile selezionare diversi programmi di funzionamento che massimizzano, alternativamente prestazioni di sistema o comfort acustico/stabilità; in alternativa è possibile passare alla modalità manuale, con specifica diretta dei parametri (solo per mani più esperte). Ben visibili i menù che permettono la modifica delle tensioni di alimentazione e moltiplicatore del processore (disattivato nella nostra configurazione), timings delle memorie e risparmio energetico.


Asus AI Tweaker


Asus AI Tweaker

Dal menù Advanced è possibile effettuare la configurazione manuale del microprocessore, dei controller Serial ATA, delle porte USB, del chipset, di altri moduli di espansione integrati nel PCB stesso e del risparmio energetico.


Sezione Advanced

Scendendo nello specifico, nel sottomenù CPU Configuration troviamo un monitor completo che fornisce informazioni relative alla CPU installata, e voci che permettono di attivare le modalità di risparmio energetico.


CPU Configuration

In SATA Configuration è possibile gestire il controller integrato nell’FCH AMD Hudson, specificarne la modalità di funzionamento (IDE – AHCI – Raid), la velocità massima di trasferimento (6Gb/s e retrocompatibile verso precedenti standard SATA) e la modalità SMART. Un monitor evidenzia come le porte SATA sono state popolate.


SATA Configuration

In Onboard Devices Configuration è possibile scegliere selettivamente l’attivazione o meno delle periferiche integrate nel PCB e relativa modalità di funzionamento.


OnBoard Devices Configuration

Il monitor di sistema fornisce informazioni sulle tensioni di alimentazione per le linee principale e microprocessore, velocità di rotazione delle ventole, temperature per APU e scheda madre. È possibile attivare la modalità Q-Fan per tutte le ventole connesse alla scheda madre, che ne  regola la velocità di rotazione a seconda della temperatura raggiunta dalle componenti di riferimento migliorando, per quanto possibile, il comfort acustico.


HW Monitor

Dal menù Boot è possibile specificare alcune condizioni di funzionamento all’avvio del sistema (attivazione del tastierino numerico, visualizzazione del logo Asus, menù di avvio).


Boot

Infine, nel menù Tool troviamo alcuni strumenti che aiutano nelle operazioni di aggiornamento manuale del bios, nel salvataggio di profili bios personalizzati e nel controllo puntuale dei timings delle memorie installate nel sistema.


Tool

Anche nel prodotto ASRock troviamo una revisione di bios UEFI molto simile a quello adottato nel prodotto di casa Asus per grafica e per organizzazione delle voci, segno di una chiara parentela tra le due schede in esame.  La pagina iniziale è, tuttavia, meno colorata del prodotto Asus, dato che offre un menù piuttosto tradizionale con visualizzazione degli elementi di sistema ed accesso agli altri sottomenù tramite la barra superiore.


Menu Main

OC Tweaker è il sottomenù che piace molto agli smanettoni ed, in genere, a coloro che sono più inclini alla tecnica ed hanno mani decisamente esperte per poter navigare e configurare i vari parametri a disposizione. Nello specifico, è possibile selezionare la modalità di configurazione delle performance in automatico (secondo una serie di programmi preimpostati) o manuale, variando a proprio piacimento il moltiplicatore del microprocessore, il divisore memorie – CPU, le tensioni di alimentazione dei rispettivi sottosistemi ed i parametri del modulo grafico integrato nell’APU.


Modalità Manuale od Automatica

La scheda permette la variazione completa del moltiplicatore, da valori inferiori a quello di default a valori superiori. Come comunicato dalla stessa AMD, si tratta solo di un bug del bios, in quanto impostando valori superiori con le APU oggi disponibili non si ottiene nessun effetto sulle prestazioni (la revisione di bios usata nei test di questa scheda madre è l’ultima disponibile dal produttore).


Variazione moltiplicatore CPU

La scheda madre ASRock è davvero molto flessibile tanto da permettere una fine regolazione della frequenza di funzionamento del chip grafico integrato.


Variazione velocità di funzionamento del core grafico AMD Radeon HD

La regolazione del divisore delle memorie resta all’interno del tipico range per le APU Llano.


Variazione divisore memorie – CPU

Il sottosistema memorie può essere affidato alla gestione automatica di sistema o configurato manualmente dall’utente (timings e tensioni di alimentazione).


Timings Sottosistema Memorie

Contrariamente a quanto accade per il bios Asus, in quello ASRock non c’è un sottomenù apposito che permette il salvataggio dei profili di overclock, e le relative voci in cui immagazzinare le proprie selezioni vanno ritrovate a fondo pagina del menù OC Tweaker.


Salvataggio dei profili OC

Nel menù Advanced è possibile scendere nello specifico ed effettuare una configurazione diretta della modalità di risparmio energetico per il microprocessore, oltre che selezione di diversi parametri di funzionamento per chipset, porte SATA, gestione ACPI e porte USB. È presente un tool che permette di effettuare l’aggiornamento del bios in modalità manuale, precedentemente scaricato dal relativo sito e salvato su di un media (HDD o chiavetta USB).


Menu Advanced

Le foto che seguono mostrano le voci presenti nei vari sottomenù di configurazione appartenenti alla pagina Advanced.


Risparmio Energetico


Dispositivi Integrati


Controller Serial ATA

Il monitor di sistema permette la rilevazione delle temperature correnti per scheda madre e processore, velocità di funzionamento delle ventole connesse al PCB e tensioni di alimentazione sulle linee principali. È possibile specificare, per tutte le ventole installate, la gestione automatica della velocità di rotazione in base alle condizioni di funzionamento della macchina od, alternativamente, la selezione fissa di un determinato valore.


HW Monitor

Sapphire decide di non sbilanciarsi sul lato bios, preferendo una versione con interfaccia tradizionale (ma comunque sempre in standard UEFI) modificabile tramite tasti cursore e tasti funzione. Al pari degli altri prodotti considerati in questa recensione, offre una pagina principale che reca alcune delle specifiche tecniche base, revisione del bios, quantitativo di memoria di sistema, livello d’accesso e calendario.


Menu Main

La pagina che segue, Performances , permette di variare la velocità del clock di riferimento, il moltiplicatore del microprocessore, le tensioni di alimentazione ed i parametri del sottosistema memorie.


Menù Performances


Timings Memorie


Moltiplicatore APU


Tensioni di alimentazione

Nel sottomenù Advanced è possibile attivare la modalità di boot via scheda di rete, oltre che configurare i sottosistemi disco, porte USB, dispositivi integrati, microprocessore, porte PCI e risparmio energetico.


Sottomenù Advanced

La parte relativa al microprocessore contiene tutte le opzioni relative al risparmio energetico (assolutamente da disattivare in caso di overclock).


Risparmio Energetico

La sezione relativa al monitor di sistema permette di tenere sotto controllo le tensioni di alimentazione su tutte le linee e sulle componenti più importanti, oltre a garantire il controllo in modalità manuale od automatica delle ventole connesse alla scheda madre.


HW Monitor

In OnBoard Devices è possibile attivare o disattivare alcuni degli slot PCI Express, il controller di rete, la porta Mini PCI-E ed il controller audio integrato.


OnBoard Devices

Tutte le impostazioni possono essere salvate e protette da modifica da mani inesperte tramite specifica di una password che permette l’accesso a livello di amministratore con la piena possibilità di modifica dei parametri di sistema.


Livelli di accesso

Per testare la scheda madre in oggetto abbiamo seguito le nostre solite regole:

  • Sulla scheda sono stati installati solo i componenti necessari: CPU, Memoria, Scheda video e Hard disk.
  • L’hard disk è stato formattato, sono stati poi installati il sistema operativo, i driver per le periferiche e quando necessario sono state installate patch e aggiornamenti.
  • Ogni test è stato ripetuto per tre volte e se i valori di qualche test sembravano sballati il test stesso è stato di nuovo ripetuto.
  • Fra un test e l’altro il sistema è stato riavviato.
  • La stabilità della scheda viene testata anche inserendo un considerevole numero di periferiche.

Di seguito la configurazione di prova:


Impostazioni di prova

Di seguito trovate una descrizione dei test e modalità di esecuzione

Benchmark sintetici

  • Fritz Chess Benchmark : questo è un tool che misura la potenza del processore di sistema utilizzando il motore per la creazione di giochi di scacchi "Fritz 9 engine". Il risultato del test è espresso in nodi per secondo medi. Il software è fortemente ottimizzato per girare in ambienti multicore ed è capace di attivare fino ad 8 thread contemporaneamente.
  • RMAA (versione 6) : permette di controllare la qualità e le prestazioni del controller audio integrato. Per effettuare le prove noi utilizziamo una scheda audio secondaria di qualità come la Auzentech X-Fi Forte con la quale registriamo i segnali prodotti dal controller integrato per misurare la sua qualità di riproduzione ed emettiamo segnali per controllare la qualità del controller integrato in registrazione. La connessione fra la scheda audio secondaria ed il controller integrato avviene per mezzo di cavetti schermati di alta qualità.
  • Microsoft NTttcp : per provare il controller di rete abbiamo utilizzato un sistema secondario sul quale è stata installata una scheda di rete Zyxel Gigabit LAN. Sul computer di prova e su quello di riferimento abbiamo fatto girare il software NTttcp in modalità Receiver + Sender e viceversa. Abbiamo dunque misurato i tempi di occupazione della CPU e la banda dati.
  • HD Tune Pro (versione 4) : utilizziamo questo benchmark per misurare la banda dati, l’occupazione di CPU ed altri parametri inerenti i controller disco ed USB. Sui controller SATA colleghiamo un disco rigido WD Caviar Blue da 320GB SATA 2.0 oppure WD Caviar Blue da 320GB SATA 3.0 o ancora un SSD ADATA S599 da 120GB SATA 2.0 a seconda del test che vogliamo effettuare. Per testare il controller in modalità multi disco utilizziamo due dischi WD Caviar Blue da 320GB SATA 2.0.

Grafica 3D

  • 3DMark06 (versione 1.1.0 Professional) : ci permette di valutare le prestazioni grafiche 3D offerte dal sistema. Nel suo computo sono inclusi, in particolare, la CPU, la memoria di sistema ed il controller grafico.
  • World In Conflict (RTS): si tratta di uno strategico in tempo reale, che unisce a questo tipo di giochi una visuale simile a quella degli sparatutto in prima persona e che fa degli effetti particellari e della fisica le sue armi migliori.
  • Crysis: uno dei più indicativi titoli 3D DirectX 10 per effetti grafici e per l´utilizzo della fisica.
  • Call of Juarez (3D Shooters): titolo ambientato nel vecchio west ma realizzato per le API DirectX 9. Grazie ad un porting è disponibile anche per piattaforme DirectX 10 delle quali sfrutta molto effetti di luce e delle tecniche di "dense vegetation".
  • Prey (3D Shooters): il classico sparatutto molto leggero per le moderne schede grafiche e dunque fortemente dipendente dall’architettura di base legata a CPU, memorie e chipset.

Utilizzo generico

  • PovRay (versione 3.6) : il tool Persistence of Vision Raytracer (PovRay) permette di creare grafica tridimensionale di elevata qualità. Al suo interno troviamo una scena standard creata proprio per effettuare benchmark sulla CPU che sfrutta la maggior parte delle feature disponibili con questo software. Per rendere ripetibili i nostri test utilizziamo sempre le impostazioni di default del file.ini .
  • Cinebench (versione 10 e versione 11) : suite di test multi-piattaforma basato sul software di animazione CINEMA 4D ampiamente utilizzato da studi e case di produzione per la creazione di contenuti 3D. Grazie ad esso possiamo valutare le performance del sottosistema CPU seppure l’influenza di chipset, memorie e scheda grafica installate nel sistema non può essere trascurata. Il software esegue un test di rendering capace di sollecitare uno o tutti i core del processore disponibili.
  • 7-Zip (versione 9.15 beta) : con questo noto software di compressione dati eseguiamo due diversi benchmark. Il primo viene realizzato utilizzando il tool integrato che restituisce una indicazione sui MIPS (million instructions per second) che il sistema è in grado di offrire (potete confrontare i risultati ottenuti con quelli ufficiali e con quelli del vostro sistema). Il secondo invece prende in considerazione una situazione reale nella quale viene richiesto al sistema di comprimere in formato 7z una cartella da 5,36GB contenente 4.379 file di diversa dimensione e tipologia (immagini, testo, html, video, foto, applicazioni) e 536 sottocartelle e poi di decomprimere la stessa. L’operazione di compressione ha una forte dipendenza dalla memoria cache della CPU e dalla memoria RAM installata nel sistema. Quella di estrazione dipende molto, invece, dalla capacità della CPU di gestire le operazioni su interi. In tutti i casi, il software sfrutta abbastanza bene tutte le risorse (core) di CPU a disposizione.
  • Auto Gordian Knot (versione 2.55) : software utile per effettuare backup di DVD o comunque operazioni di transcodifica video nei formati DivX ed XviD. Per le nostre prove utilizziamo il codec XviD che il tool installa di default ed eseguiamo il ripping di un completo DVD (Codice Swordfish) che per l’occasione abbiamo memorizzato su un disco fisso e lo "comprimiamo" in modo da farlo entrare su due CD.
  • Handbrake (versione 0.9.4) : un software di transcodifica video open-source multipiattaforma e multithreaded con il quale effettuiamo una conversione video di un intero DVD (Codice Swordfish) in formato adatto per i dispositivi Apple iPod, iPhone e iPad.
  • Mainconcept H.264 (versione 1.6.1) : tool di codifica video in grado di creare stream ad alta definizione compatibili con lo standard H.264.
  • DaCapo (versione 9.12) : questa suite di benchmark permette di valutare il comportamento del sistema quando si utilizzano tool di sviluppo per Java. Esso include tutta una serie di applicazioni reali open source fra cui Tomcat, FOP, Eclipse, Batik, Xalan e altri. Nel nostro caso riportiamo il tempo complessivo necessario all’esecuzione di tutti i test.
  • ScienceMark 2.0 : grazie a ScienceMark è possibile misurare le prestazioni del sistema in ambiente di calcolo spinto. Inoltre il software misura le prestazioni della memoria di sistema e della cache integrata nella CPU.
  • X264 Benchmark : test di conversione video che rileva la velocità di codifica in FPS (fotogrammi per secondo) di due sorgenti video, dal formato MPEG ad H264.

Questa serie di test viene condotta tramite software che non eseguono applicativi di uso comune, ma che effettuano routines di calcolo e controllo in modo estremamente specifico sul sottosistema target, in modo da evidenziarne le performances tramite un valore assoluto e permetterne il confronto con quelle di altri sistemi.


SiSoft SANDRA 2010 – CPU Benchmark


SiSoft SANDRA 2010 – CPU Benchmark

Nella suite di benchmark sul microprocessore effettuati con il SiSoft Sandra rileviamo una leggera flessione per il prodotto di casa ASRock che non riesce a stare al passo con le altre due proposte.


SiSoft SANDRA 2010 – CPU Benchmark


SiSoft SANDRA 2010 – CPU Benchmark

Le operazioni in crittografia non mostrano evidenti differenze, col prodotto ASRock che risulta leggermente più lento rispetto alle concorrenti di casa Asus e Sapphire in entrambi i tests con algoritmi SHA ed AES-256.


Science Mark – Molecular Dynamics (inferiore è meglio)


Science Mark – Primordia (inferiore è meglio)

Le operazioni di calcolo con applicativi single-threaded non mostrano differenze evidenti: tutti i prodotti si assestano su una media di 52 secondi per completare il test Molecular Dynamics di Science Mark 32. Rileviamo invece alcune differenze prestazionali nell’algoritmo Primordia ove il prodotto di casa Asus completa il test in 199 secondi, seguito dai 201 secondi necessari alla scheda di ASRock e dai 205 secondi di quella Sapphire.


SiSoft SANDRA – Memory Benchmark

Nel comparto memorie, la scheda madre ASRock ha la meglio sulle altre due rivali. Il Memory Benchmark di SiSoft SaNDRA mostra valori di banda pari a 7,7MB/s per la prima e 7MB/s per i prodotti Sapphire e ASUS.


Science Mark – Memory Benchmark

Il Memory Benchmark di Science Mark 32 conferma in parte quanto già visto con il prodotto di casa ASRock che offre una elevata banda dati; tale valore è seguito a ruota dalla scheda di Asus, mentre quella Sapphire accusa un ritardo di circa 400 MB/s. I test disco mirano ad isolare i controller integrati nella motherboard, evidenziandone le performances medie. Quando su uno stesso prodotto sono presenti più controllers, vengono effettuati tests di confronto per vedere quale risulta più performante, aiutando l’utente finale a scegliere come configurare il proprio sistema in fase di installazione.


SiSoft SANDRA – Banda dati HDD e FS

Le prestazioni disco rilevate con SiSoft Sandra sono piuttosto variegate: tutti i prodotti forniscono la stessa banda dati nei test di accesso diretto su disco, mentre vedono differenze evidenti a livello di file system, con la scheda ASRock che finisce in ultima posizione (77,8 MB/s) e quella Asus in prima (100,1 MB/s).


SiSoft SANDRA – Latenze HDD e FS (inferiore è meglio)

A livello di latenze la situazione è piuttosto simile: i valori rilevati direttamente sul disco sono molto simili, mentre quelli a livello di filesystem danno nuovamente ragione al prodotto Asus, con quello ASRock che cade in ultima piazza.


Banda dati, in MB/s, derivante dal controller SATA 3.0

La banda dati garantita dal controller SATA 3.0 sembra essere praticamente identica per tutte le schede madri in prova. Volendo guardare anche le minime variazioni, la ASRock offre numeri leggermente inferiori alle altre due soluzioni.


Occupazione di CPU da parte del controller SATA 3.0 (inferiore è meglio)

Le misurazioni relative all’occupazione di CPU da parte del controller SATA 3.0 portano invece a stilare una classifica dalla quale emerge l’ottimo comportamento della scheda madre Sapphire. >> I test sui controller USB prevedono la connessione di un’unità disco esterna di tipo USB 3.0 sulle porte USB 3.0 e la rilevazione, tramite il software di analisi HDTune Pro 4.0, delle prestazioni in termini di banda massima (MB/s) ed occupazione percentuale CPU in modalità scrittura e lettura.


Controller USB 3.0 – Banda dati

La connessione dell’unità al controller USB 3.0 non comporta alcuna differenza visibile nella banda dati delle tre schede madri in prova.


Controller USB 3.0 – Occupazione CPU  (inferiore è meglio)

Le percentuali di occupazione della CPU danno ancora una volta ragione alla soluzione di casa Sapphire che, a quanto pare, è riuscita a fare un ottimo lavoro di ottimizzazione dei componenti integrati e del bios.

I test sul controller di rete sono effettuati utilizzando un sistema secondario sul quale abbiamo installato una scheda di rete Gigabit LAN di produzione Zyxel. Sul computer di prova e su quello di riferimento abbiamo fatto girare il software NTttcp sia in modalità Receiver che Sender.


Banda dati controller LAN

Le tre schede madri in prova sono molto simili anche per quel che concerne la banda dati offerta dal controller Gigabit Ethernet. Esistono comunque delle lievi differenze che pongono al primo posto della nostra classifica la scheda ASRock A75 Pro4, seguita dalla Sapphire Pure Platinum e dalla ASUS F1A75-V


Occupazione di CPU controller LAN (inferiore è meglio)

In quanto ad occupazione di CPU, il controller utilizzato nella scheda madre ASRock non è altrettanto parsimonioso. Ad averla vinta questa volta sono le soluzioni adottate da ASUS e Sapphire. >> I test di calcolo avanzato prendono in considerazione l’impiego professionale del sistema tramite l’utilizzo di software di rendering e modellazione tridimensionale, che fanno uso intensivo del calcolo in virgola mobile per l’esecuzione di task piuttosto complesse. Trattasi di test reali poiché effettuati con applicativi comuni disponibili al pubblico, e non con mere simulazioni irripetibili nell’esperienza quotidiana.


Rendering con Povray (inferiore è meglio)

In questi primi test prestazionali di tipo generico è la scheda madre di casa ASUS ad avere la meglio: le differenze sono contenute in pochi secondi, ma d’altro canto non è che ci si possa aspettare molto di più.


Cinebench R10

Accade esattamente il contrario con Cinebench R10: almeno guardando a quello che rileviamo con il benchmark multi-core. Considerando i risultati ottenuti con lo sfruttamento di un singolo core della CPU, ritroviamo esattamente la stessa situazione incontrata con Povray (applicazioni single-threaded).


MIPS misurati con il benchmark integrato in 7-zip

Il benchmark integrato in 7-zip mostra gli stessi risultati per le tre schede madri in esame con una leggera predominanza dei due modelli firmati ASRock e Sapphire.


Tempi di gestione di archivi compressi (inferiore è meglio)

Quando si passa da una misurazione che richiede solo potenza di CPU ad una che prende in considerazione tutti i sottosistemi (memorie, disco e processore), la situazione muta radicalmente. In particolare notiamo una buona risposta della scheda madre ASRock A75 Pro4 nelle operazioni di compressione mentre la miglior risposta nelle operazioni di estrazione è fornita dalla scheda madre Sapphire. >> Il costo ridotto delle videocamere digitali e la disponibilità di porte Firewire rendono l´acquisizione ed il montaggio video alla portata di tutti. È necessario disporre di una buona potenza di calcolo per far si che una conversione da dati grezzi a formati video e audio compressi non impieghi un´eternità. In questo test abbiamo cronometrato il tempo necessario per comprimere un video in H.264 e DivX a partire da una fonte.mpeg, in modo da verificare la potenza dei sottosistemi interessati (CPU e memorie).


Tempi di transcodifica video (inferiore è meglio)

Nella transcodifica video (due flussi video, uno AVI da 122MB girato con una videocamera analogica ed il trailer del film 300, rispettivamente nei formati H.264 per TV e H.264 per PSP), è il prodotto di casa Asus a dimostrare di essere il più veloce, seguito a breve distanza da quello Sapphire e poi da ASRock A75 PRO4.


Tempi di transcodifica video (inferiore è meglio)

La compressione di una sorgente video MPEG permette di rilevare valori piuttosto simili tra i vari prodotti, che differiscono l’un con l’altro di pochissimo.


Tempi di transcodifica video (inferiore è meglio)

La conversione video di un tradizionale DVD (Codice Swordfish) in un formato adatto per lettori Apple iPod richiede tempi differenti a seconda della scheda madre utilizzata. Il sistema più veloce è quello realizzato con la soluzione di casa ASUS seguita a brevissima distanza da quella ASRock. Un po’ più staccata la scheda madre Pure Platinum A75 di Sapphire.


x264 HD benchmark

La bontà delle due schede madri ASUS ed ASRock nelle operazioni di transcodifica video sono ulteriormente testimoniate dall’ x264 benchmark di Tech Arp . In questa sezione vi proponiamo il comportamento dei vari sistemi messi sotto stress da moderni titoli videoludici. Le performances sono espresse in FPS (fotogrammi al secondo) od in punteggi a seconda del tipo di benchmark, e sono diretta espressione dell’efficienza dei sottosistemi CPU, memorie e scheda video (in questo caso abbiamo utilizzato una scheda grafica discreta in luogo di quella integrata).


Call of Juarez (fps)

Numeri decisamente allineati quelli che rileviamo per le schede madri in esame. Volendo identificare un vincitore ed un vinto, possiamo consegnare la palma di prodotto più veloce alla Sapphire Pure Platinum A75 e quella di più lento alla ASUS F1A75-V Pro.


Crysis (fps)

Anche con Crysis non notiamo differenze sostanziali. Se comunque vogliamo fare un esame preciso, questa volta ci troviamo di fronte ad una situazione inversa rispetto al caso precedente, con la ASUS al primo posto, seguita dalla ASRock e dunque dalla Sapphire.


Prey (fps)

Numeri allineati anche nel gioco Prey. >> Le esperienze di Overclock non sono rosee per questo genere di prodotti, che nascono con tutt’altro intento rispetto al funzionamento fuori specifica.


Overclock FSB con scheda madre ASUS

Il prodotto di casa Asus non riesce a salire oltre i 106 MHz di clock portando la APU Llano 3850 a funzionare a 3075MHz contro i 2900MHz di default. Il core grafico passa da 600MHz a 636MHz. Si tratta di valori davvero poco entusiasmanti.


Overclock FSB con scheda madre ASRock: fermi al punto di partenza

La scheda madre ASRock non riesce, invece, ad andare oltre la frequenza di riferimento. Il sistema si blocca non appena apportiamo una qualunque piccola modifica a tale valore.


Overclock FSB con scheda madre Sapphire

La situazione, per il prodotto Sapphire è allineata a quella della ASUS: riusciamo a raggiungere i 105 MHz per il bus con una frequenza della CPU di 3045MHz.

In tutti i casi il problema è da rilevare nel funzionamento del chip grafico integrato che evidentemente non digerisce bene l’incremento della frequenza. Per migliorare la situazione sarebbe dunque necessario agire sulle tensioni che raggiungono tale componente: ma questo sarà lo spunto per un prossimo articolo. Abbiamo rilevato i consumi dei sistemi assemblati con le tre schede madri in prova guardando sia alla configurazione con VGA discreta che a quella con core grafico integrato. I valori sono relativi al consumo complessivo del sistema ottenuto e sono misurati a partire dalla presa di corrente.


Consumi del sistema con VGA discreta

Quando utilizziamo una VGA discreta, la configurazione basata sulla scheda madre ASUS riesce ad essere la più parsimoniosa, sia in modalità IDLE che quando poniamo il sistema sotto sforzo.


Consumi del sistema con core grafico integrato

Alle stesse considerazioni arriviamo anche quando utilizziamo il core grafico integrato nella CPU. La scheda madre di casa ASUS garantisce i minori consumi, mentre le altre due restano su valori superiori. La soluzione meno ottimizzata in questo senso è il modello di casa ASRock. >> La scheda madre Asus F1A75-V PRO è la vincitrice di questa comparativa: il prodotto offre un set di feature più ampio di quello delle soluzioni concorrenti, un bios più maturo, prestazioni generalmente superiori e consumi più contenuti. Il posto di seconda classificata spetta alla proposta di casa Sapphire che brilla per l’integrazione ottimale dei vari controller (USB, SATA e LAN) i quali mostrano un’occupazione di CPU molto contenuta. Questa scheda presenta però un bios meno maturo ed un numero ridotto di connettori SATA. Bios poco maturo anche per la scheda madre ASRock che mostra consumi elevati e prestazioni non sempre brillanti.

Asus F1A75-V PRO
Dispone di due slot PCI Express 16x, 2 PCI Express 1x e tre PCI standard, supporta configurazioni CrossFireX e Dual VGA (solo usando schede video idonee). La scheda prevede 4 connettori per memorie DDR3 compatibili con moduli funzionanti a 1866MHz. Il bios di questa scheda è quello più maturo e funzionale fra quelle provate e dispone di un’interfaccia semplice e completa da usare. La  F1A75-V PRO mette in campo 7 porte SATA 3.0 ed una eSATA, quattro porte USB 3.0 e uscite video VGA, DVI-I, Display Port ed HDMI. Prestazioni generalmente buone e consumi molto contenuti.

Sapphire Pure Platinum A75
Prevede un solo slot PCI Express 16x, due 1x, uno 4x e due PCI tradizionali. È l’unica dotata di un connettore mini PCI-Express 1x, utile per realizzare configurazioni compatte e parsimoniose in quanto a consumi. Anche in questo caso sono presenti 4 connettori per DDR3 1866MHz. L’interfaccia del bios è di tipo tradizionale, anche se compatibile con le specifiche UEFI. Dal punto di vista dello storage sono disponibili 5 porte SATA 3.0 ed una eSATA, mentre troviamo due porte USB 3.0 coadiuvate da ulteriori due porte installate su supporto esterno. La configurazione delle uscite video prevede un connettore DVI-D, facilmente trasformabile in uno VGA, uno Display Port ed uno HDMI. Consumi medi e prestazioni interessanti, specie quelle derivanti dai singoli controller.

ASRock A75 PRO4
Come la Asus, anche la ASRock prevede una configurazione simile per gli slot di espansione (2 PCIe 16x, 1 PCIe 1x e 3 PCI tradizionali) e così anche per i connettori delle memorie (4 connettori per moduli DDR3 fino a 1866MHz). L’interfaccia del bios funziona anche con il mouse seppure la sua configurazione non differisce troppo da quella di un tradizionale bios. In questo caso sono disponibili 5 porte SATA 3.0 ed una eSATA, quattro porte USB 3.0 e uscite video di tipo VGA, DVI-I e HDMI (nessuna connessione Display Port). I consumi sono troppo elevati, mentre le prestazioni solo nella media.

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Pubblicato il
8 set 2011
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