Forbes e i nuovi paperoni dell'IT

Forbes e i nuovi paperoni dell'IT

Nella lista degli uomini più ricchi d'America stravince l'ex-CEO di Microsoft Bill Gates. Salto pazzesco del fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, che ha superato i due uomini di Google Larry Page e Sergey Brin
Nella lista degli uomini più ricchi d'America stravince l'ex-CEO di Microsoft Bill Gates. Salto pazzesco del fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, che ha superato i due uomini di Google Larry Page e Sergey Brin

A comandare sono sempre loro, nell’ormai classica lista degli uomini più ricchi d’America. E lo scettro è stato consegnato ancora una volta dalla rivista statunitense Forbes , all’ex-CEO di Microsoft Bill Gates, con un patrimonio personale di quasi 60 miliardi di dollari .

Gates è ormai un assiduo frequentatore del podio stabilito da Forbes , seguito a ruota dal magnate ottantenne Warren Buffett , soprannominato l’ oracolo di Omaha . Patrimonio stimato al netto: 39 miliardi di dollari. A completare il terzetto di testa ci ha pensato il CEO di Oracle Larry Ellison, con 33 miliardi .

Scendendo in posizioni, dopo il boss di Amazon Jeff Bezos – che ha scalato la classifica grazie alla grande diffusione del proprio modello di business di vendita online – c’è Mark Zuckerberg, passato dai quasi 7 miliardi dello scorso anno agli attuali 17,5 . Un salto pazzesco al 14esimo posto grazie alla continua espansione del colosso social Facebook.

Zuckerberg ha così sorpassato i due founder di Google Larry Page e Sergey Brin, con 16,7 miliardi di dollari ciascuno. Mentre il CEO di Microsoft Steve Ballmer ha superato di ben 20 posizioni il lider máximo ( non più CEO ) di Apple Steve Jobs. Solo 50esimo l’attuale presidente esecutivo di Google Eric Schmidt .

I ricchi di Forbes hanno in comune qualcosa, e non sono i soldi. Il 70 per cento di loro è quello che negli Stati Uniti viene chiamato un self-made man , o meglio un self-made millionaire . Chissà cosa ne penserà il co-founder di Facebook Eduardo Saverin – quello che ha cacciato i soldi – ora alla posizione 212 con appena 2 miliardi di dollari.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
23 set 2011
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