Telefonia, gli italiani siano contenti

Telefonia, gli italiani siano contenti

Questo il senso della relazione del presidente dell'Autorità TLC Enzo Cheli, secondo cui le tariffe continuano a scendere. Telecom rimane dominante e Tronchetti Provera provoca: mica possiamo distruggere le nostre reti per non dominare più
Questo il senso della relazione del presidente dell'Autorità TLC Enzo Cheli, secondo cui le tariffe continuano a scendere. Telecom rimane dominante e Tronchetti Provera provoca: mica possiamo distruggere le nostre reti per non dominare più


Roma – Negli ultimi cinque anni le tariffe della telefonia e della connettività sono scese del 30,5 per cento. Questo il cuore della relazione annuale del presidente dell’Autorità TLC, Enzo Cheli , secondo cui lo scenario delle TLC italiane deve indurre all’ottimismo anche se permangono zone d’ombra.

La zona d’ombra si chiama Telecom Italia, o meglio il suo ruolo sul mercato, una posizione dominante fortemente criticata dagli altri operatori e che in alcuni settori, come la telefonia fissa, è preponderante. Secondo Cheli ci sono pochi competitor “effettivamente in grado di sfidare Telecom Italia”, operatori che secondo il presidente dell’Autorità sono comunque capaci di “erodere la posizione dell’incumbent”.

A latere della presentazione il capo di Telecom, Marco Tronchetti Provera , ha reagito affermando che “non possiamo distruggere le nostre reti per non essere dominanti. L’importante è che le regole per l’accesso permettano la concorrenza, e questo è quello che con i dati l’Autorità ha dimostrato”.

I dati di cui parla Tronchetti Provera descritti da Cheli sono quelli di 3 milioni e mezzo di utenti che usano la preselezione dei competitor dell’azienda e più di 250mila utenti che sfruttano l’ulimo miglio. Anche il canone, secondo Cheli, si allinea con le tariffe di prossima approvazione al più basso livello europeo.

Si tratta di numeri che non convincono però la concorrenza. Secondo Andrea Filippetti , amministratore delegato di Tele2, “c’è ancora molto da fare sul mercato dell’accesso: in molti Paesi d’Europa, per esempio, c’è la possibilità di vendere canone all’ingrosso”. Anche i consumatori non sembrano convinti. L’ ADUC , nel sottolineare che la rete infrastrutturale di cui parla Tronchetti Provera è stata costruita con i soldi dei contribuenti, ha attaccato: “E’ un successo il fatto che un operatore paghi al suo principale concorrente l’affitto dell’ultimo miglio, la cui proprietà è stata ereditata (da Telecom, ndr.) quando la rete fu costruita in regime di monopolio assoluto, quindi di proprietà di tutti i contribuenti?”.

In ogni caso, il mercato telefonico gestito da Telecom Italia secondo l’Autorità è sceso a quota 70,8 per cento e, è stato ricordato ieri, l’ Antitrust ha aperto una istruttoria per capire se da parte di Telecom vi sia abuso di posizione dominante.

Parlando di mercato di telefonia fissa e mobile, internet compresa, secondo l’Autorità il valore complessivo 2002 ha superato quota 31,2 miliardi di euro, con una crescita del 3,3 per cento rispetto all’anno precedente. Per il 2004 la crescita prevista è di un altro 4,6 per cento. Se aumentano tutti i comparti con l’eccezione della fonia (- 0,1 per cento) ad aumentare più di ogni altra cosa è l’accesso ad internet, cresciuto del 29,3 per cento in termini di valore. Su questo fronte da segnalare una crescita dei servizi a banda larga, del wi-fi e di quelli GPRS. Per vedere i primi risultati dell’ UMTS , invece, secondo l’Autorità bisognerà attendere il 2005, quando si prevede che vi saranno tra i 6 e gli 11 milioni di utenti di telefonia mobile di terza generazione.

Per proseguire nella liberalizzazione e nei conseguenti vantaggi per il mercato e gli utenti è tra le altre cose necessario, secondo Cheli, “incentivare nella regolazione gli investimenti nelle reti da parte degli operatori alternativi” e “accentuare l’azione di vigilanza sui punti caldi della competizione, quali quelli relativi al pieno rispetto delle regole imposte per i passaggi della clientela”.

Nella relazione, Cheli ha anche affrontato a lungo la questione del mercato televisivo, di cui ha tracciato un bilancio sostanzialmente positivo. L’intera relazione sarà disponibile nelle prossime ore sul sito dell’Autorità: http://www.agcom.it/attivit_.htm .

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Pubblicato il
11 lug 2003
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