La maglietta della salute

La maglietta della salute

Vigila su temperatura, attività fisica e posizione dei pazienti
Vigila su temperatura, attività fisica e posizione dei pazienti

È proprio così che una volta le nonne chiamavano le magliettine intime, obbligando figli e nipoti ad indossarle per tenere alla larga raffreddori e dolori articolari. Le stesse nonne sarebbero sbigottite nel vedere però cosa sono in grado di fare queste nuove magliette, concepite e progettate in Spagna da due ricercatori della Universidad Carlos III de Madrid .

eT-Shirt

Le eT-Shirt intelligenti sono nate con lo specifico intento di monitorare la temperatura, la posizione del corpo e l’attività fisica dei pazienti all’interno di un’area ospedaliera. I dati, raccolti da appositi sensori e accelerometri, vengono poi inviati in modalità wireless a un sistema di raccolta, che si occupa di memorizzarli in una piattaforma centralizzata di gestione dei degenti.

Un apposito modulo GPS permette anche di tenere sotto stretto controllo la posizione degli ospiti della struttura lungo tutta l’area ospedaliera (con un errore di appena 2 metri), mentre un sistema di allarme è capace di inviare un SMS al medico che ha in cura il degente qualora i parametri vitali non corrispondano a quelli ottimali. Gli elettrodi integrati, infine, permetterebbero anche di rilevare il battito cardiaco e la sua morfologia, quindi il segnale ECG.
I dati così raccolti potrebbero offrire un’ulteriore spunto di indagine medica e consentire di offrire diagnosi più complete e esaustive.

Questa canotta avanzata è stata realizzata nell’ambito del progetto LOBIN ( Localización y Biomonitorización a través de Redes Inalámbricas en Entornos Hospitalarios ) promosso dal Ministero dell’Industria, Turismo e Commercio spagnolo e da un consorzio di università, centri di ricerca e aziende private locali.

Al momento l’indumento si trova in fase di testing presso l’unità di cardiologia dell’ospedale universitario La Paz di Madrid e i risultati fino ad ora ottenuti fanno pensare che lo strumento possa essere davvero utile per ridurre il tempo di degenza.
Inoltre, gli stessi ricercatori sono convinti che con poche e piccole modifiche, le stesse magliette potrebbero adattarsi alla sorveglianza medica sugli atleti e alla telemedicina. Insomma, arriverà il tempo in cui la lana fuori e il cotone dentro potranno dirsi superati.

(via Gizmodo )

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Pubblicato il
28 set 2011
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