ESA, una Visione Cosmica sulla luce e sull'oscurità

ESA, una Visione Cosmica sulla luce e sull'oscurità

L'agenzia spaziale europea ha annunciato i suoi piani per il lancio di due nuove sonde spaziali: la prima studierà il vento solare a distanza ravvicinata, mentre la seconda indagherà il mistero dell'energia oscura
L'agenzia spaziale europea ha annunciato i suoi piani per il lancio di due nuove sonde spaziali: la prima studierà il vento solare a distanza ravvicinata, mentre la seconda indagherà il mistero dell'energia oscura

La European Space Agency (ESA) rende noti i propri piani per Cosmic Vision , programma spaziale suddiviso in due distinte missioni (e altrettanti vascelli da lanciare in orbita) con il compito di fare chiarezza su due importanti fenomeni cosmici che influenzano la vita sulla Terra e il destino ultimo dell’universo.

La prima “faccia” della dicotomia luce-ombra di Cosmic Vision si chiama Solar Orbiter , una sonda già annunciata in passato e idealmente pronta al lancio per l’anno 2017. L’obiettivo della sonda sarà lo studio del vento solare e della sua influenza sulle comunicazioni elettromagnetiche qui sulla Terra, compito per espletare il quale sarà costretta ad avvicinarsi al Sole come mai successo in passato: entro i 41 milioni di chilometri di distanza (pari a circa 0,28 unità astronomiche).

La seconda futura missione di ESA si chiamerà Euclid , e sarà un telescopio progettato per studiare gli effetti dell’energia oscura sull’espansione dell’universo conosciuto. Con Euclid gli scienziati del Vecchio Continente sperano di creare una mappa dell’universo “accurate come mai prima d’ora”, e di scavare a fondo nella storia dell’espansione e della crescita del cosmo riuscendo dunque a “comprendere la vera natura dell’energia oscura”.

Euclid verrà lanciato a bordo di un razzo-vettore Soyuz nell’anno 2019. Sia Solar Orbiter che il telescopio spaziale sono stati scelti da ESA per mezzo del Science Program Committee, un comitato che secondo quanto sostiene il portavoce dell’agenzia Alvaro Giménez ha “ancora una volta dimostrato la sua importanza per la scienza pura e per le preoccupazioni dei cittadini”.

Alfonso Maruccia

L’articolo conteneva una inesattezza sulla distanza minima che la sonda raggiungerà dal Sole. Ci scusiamo per l’errore

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Pubblicato il 7 ott 2011
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