ARM, un chip piccolo piccolo

ARM, un chip piccolo piccolo

Un processore destinato a essere integrato nei dispositivi meno costosi, o a fare da supporto a chip ben più dotati
Un processore destinato a essere integrato nei dispositivi meno costosi, o a fare da supporto a chip ben più dotati

L’ultima novità di ARM Holdings si chiama Cortex-A7 , e rappresenta l’ennesima conferma del fatto che al focus dell’intero business della britannica c’è il contenimento dei consumi su dispositivi sempre più portatili – e sempre più accessibili dal punto di vista del prezzo.

A7 è un design di microprocessore RISC per smartphone che rappresenta il chip ARM più efficiente dal punto di vista energetico sin qui realizzato, dice l’azienda di Cambridge. Occupando appena un quinto dello spazio dell’attuale Cortex-A8, A7 è progettato per essere realizzato con processo produttivo a 28 nanometri contro i 45 nm di A8.

Il primo utilizzo per cui A7 è predisposto è la realizzazione di cellulari avanzati al di sotto dei 100 dollari, una soglia di prezzo che ne dovrebbe garantire ampia diffusione soprattutto nei mercati con meno disponibilità di spesa. Questi smartphone “entry-level” dovrebbero comparire sul mercato a partire dal 2013, dice ARM.

L’altro scenario di utilizzo di Cortex-A7 è un’architettura multi-processore che ARM definisce big.Little , in cui il neonato chip affiancherà il ben più potente Cortex A15 e con cui si dividerà i computi specifici da eseguire: A7 si occuperà delle funzioni meno impegnative come le chiamate vocali e gli SMS, mentre l’A15 entrerà in gioco negli scenari applicativi complessi come la navigazione web in mobilità.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
20 ott 2011
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