Kindle, Amazon vende in perdita

Kindle, Amazon vende in perdita

Più di cinque dollari e quasi dieci: sono le differenze tra prezzo di costo e prezzo di vendita del nuovo e-reader e del nuovo tablet di Amazon. Che spera di guadagnare in altri modi
Più di cinque dollari e quasi dieci: sono le differenze tra prezzo di costo e prezzo di vendita del nuovo e-reader e del nuovo tablet di Amazon. Che spera di guadagnare in altri modi

Uno studio pubblicato in esclusiva su Mainstreet conferma le interpretazioni di molti sulle strategie economiche di Amazon: “svendere” l’hardware per incentivare l’acquisto di servizi e contenuti. Sotto osservazione è il lettore Kindle che è stato presentato insieme al Kindle Fire, ma che, a differenza della famiglia tablet, è stato reso disponibile subito sul mercato . Caratteristica peculiare è il prezzo imbattibile: 79 dollari. La sua produzione, però, costerebbe ad Amazon 84,25 dollari (escludendo, peraltro, costi aggiuntivi come le tasse di licenza e i costi di spedizione): 5 dollari e 25 centesimi in più del prezzo di vendita.

Da una parte questa scelta di “andare in perdita”, almeno nel momento di lancio, è parzialmente spiegata con l’ormai noto argomento dell’incentivo al consumo: Amazon rende ipercompetitivi i propri prodotti “materiali” per poter aumentare la vendita di quelli “immateriali” (libri, film, riviste). Dall’altra parte è necessario sottolineare, però, che questa versione a basso costo del nuovo e-reader è sovvenzionata dalla pubblicità, mostrata a mezzo screensaver. Nel caso i consigli per gli acquisti non siano desiderati, il consumatore dovrà optare per l’altra versione dello stesso Kindle: senza pubblicità ma con un prezzo più alto.

La società di analisi che ha elaborato questi dati, iSuppli, aveva sviluppato la stessa analisi dei costi sull’altro nuovo nato in casa Amazon, il tablet Kindle Fire. Secondo questo studio il tablet, il cui prezzo di vendita annunciato è fissato a 199 dollari, ha in realtà un costo di produzione di 210 dollari, il che significa una perdita di 10 dollari. Questo comporta il vantaggio di una concorrenza spietata nei confronti degli altri tablet e soprattutto di iPad (il cui modello base è in vendita a più del doppio, 499 dollari), nonostante tra i due ci siano delle differenze: ad esempio niente connessione 3G (per il momento solo WiFi) e niente fotocamera.

D’altra parte questa scelta comporta anche rischiare, per Amazon, di veder scendere i propri margini sotto lo 0 per cento. La semplice vendita di contenuti digitali potrebbe, dunque, non essere sufficiente a giustificare una perdita di 10 dollari per tablet. Gli analisti di iSuppli ipotizzano che la strategia di Amazon sia di far entrare il grosso dei guadagni attraverso la vendita di tutti quei prodotti che non hanno nulla a che fare con i tablet o i computer, ogni bene “fisico” disponibile negli store di Amazon. Gli analisti descrivono Kindle Fire come una sorta di punto vendita digitale portatile, che può far aumentare la propensione all’acquisto dei prodotti venduti dalla stessa Amazon.

Qualunque sia la strategia economica dietro il lancio di Kindle Fire, comunque, sembra proprio che stia funzionando: per il tablet, che sarà in vendita solo dai prossimi giorni, già si contano 5 milioni di ordinazioni .

Elsa Pili

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Pubblicato il
11 nov 2011
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