USA, fuoco sui dottori del copyright

USA, fuoco sui dottori del copyright

Far firmare ai pazienti una cessione dei diritti d'autore sui futuri commenti postati in rete per poterli rimuovere non sarebbe una pratica lecita. La denuncia degli attivisti statunitensi
Far firmare ai pazienti una cessione dei diritti d'autore sui futuri commenti postati in rete per poterli rimuovere non sarebbe una pratica lecita. La denuncia degli attivisti statunitensi

Al centro del mirino è finito uno specifico accordo imposto dai vari dottori ai propri pazienti, un modulo per cedere ai medici il diritto d’autore di eventuali post su Internet . In sostanza, un tentativo di controllo sui commenti online, in particolare su quelli relativi a terapie o giudizi sul trattamento ricevuto. Affinché i dottori a stelle e strisce possano rimuovere post pericolosi per la propria reputazione.

A muoversi sono stati gli attivisti del Center for Democracy and Technology (CDT), scagliatisi contro i vertici di Medical Justice , organizzazione che tutela gli interessi dei medici in terra statunitense. La Federal Trade Commission (FTC) dovrebbe così sanzionare l’associazione per pratiche di business giudicate ingannevoli e ben al di là dei limiti della legalità .

Gli attivisti di CDT hanno denunciato l’associazione per questo mutual agreement coatto, accusandola di attività illecite. Svariati medici avrebbero infatti messo alla porta tutti quei pazienti contrari alla firma . La rimozione di un commento negativo su Internet si tradurrebbe in una evidente violazione di principi costituzionali come la libertà d’espressione.

Alla FTC è stato inoltre chiesto di avviare un’indagine sugli stessi server di Medical Justice , che avrebbero inondato siti di recensioni come Yelp e RateMD (quest’ultimo specializzato in medicina) con pareri esclusivamente positivi sui vari dottori . I rappresentanti di categoria potrebbero avviare cause legali per diffamazione, evitando attività di censura sulle opinioni online.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
2 dic 2011
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