UE, alleanza per i minori online

UE, alleanza per i minori online

Una coalizione formata da giganti del web. Internet sarà trasformata in un luogo sicuro per i ragazzi del Vecchio Continente. Con meccanismi efficaci di parental control e impostazioni più attente alla privacy
Una coalizione formata da giganti del web. Internet sarà trasformata in un luogo sicuro per i ragazzi del Vecchio Continente. Con meccanismi efficaci di parental control e impostazioni più attente alla privacy

Una vasta coalizione formata da svariati protagonisti della tecnologia connessa, affinché Internet diventi presto un luogo sicuro per tutti i minori. La Better Internet for Kids coalition sarà così operativa grazie al sostegno di aziende come Facebook, Google, Microsoft e Apple. Ma anche operatori del calibro di Vodafone e colossi del mercato televisivo come Mediaset e BSkyB.

Ad annunciare questa grande alleanza è stato il commissario europeo all’Agenda Digitale Neelie Kroes, intervenuto a Bruxelles per lanciare nuovi strumenti di protezione delle navigazioni online dei più piccoli. Ulteriori meccanismi di parental control per i genitori del Vecchio Continente, affinché i loro pargoli restino al riparo da contenuti dannosi o troppo invadenti . A partire da alcune linee d’azione nelle aree più critiche dell’universo digitale.

I principali device connessi al web dovranno dunque prevedere efficaci strumenti di segnalazione dei contenuti più pericolosi. Mentre giganteschi social network come Facebook saranno impegnati nell’implementazione di impostazioni per la privacy più appropriate per le attività di condivisione dei ragazzi . Non mancherà poi un sistema di classificazione dei contenuti più attento alle varie fasce d’età.

Misure necessarie, vista la presenza sempre più massiva dei giovani su Internet. Secondo i dati offerti dall’Unione Europea, quasi il 40 per cento degli utenti tra i 9 e i 12 anni è attualmente in possesso di un account sui siti social . In spregio ai termini di servizio di piattaforme come ad esempio Facebook. Siti, servizi e applicazioni dovranno poi assicurare la rimozione efficace di materiale pericoloso.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 2 dic 2011
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