Memorie flash, tutti per il DRM

Memorie flash, tutti per il DRM

Panasonic, Sony e altri protagonisti del settore pensano a una nuova iniziativa per una tecnologia di blindatura ubiqua. Parte il conto alla rovescia in vista dell'inevitabile crack
Panasonic, Sony e altri protagonisti del settore pensano a una nuova iniziativa per una tecnologia di blindatura ubiqua. Parte il conto alla rovescia in vista dell'inevitabile crack

Non c’è tecnologia di blindatura hardware che sia stata capace di resistere al lavoro di smanettoni, hacker e cracker, eppure l’industria non cessa di generare sistemi di DRM ” universali ” che avrebbero l’obiettivo di garantire la sicurezza, la fruizione e (soprattutto) il controllo dei contenuti su ogni genere di dispositivo digitale.

L’ultima novità in fatto di DRM con vocazione universalista si chiama “Next Generation Secure Memory Initiative”, un progetto promosso da Panasonic, Sony, Toshiba, Samsung e SanDisk per lo sviluppo di una tecnologia anticopia capace di proteggere contenuti in alta definizione e permetterne la fruizione su memory card così come su “prodotti Blu-ray”.

La nuova tecnologia DRM consisterebbe in un sistema di identificazione univoco basato su memoria flash, coadiuvato da una protezione alla copia progettata per sfruttare l’autenticazione a chiave pubblica (PKI). I promotori intendono realizzare a un nuovo standard di protezione da integrare sulle schede di memoria SD e nella memoria “embedded” per l’impiego su dispositivi portatili quali tablet e smartphone.

“Grazie alla nostra nuova soluzione di memoria sicura”, dice il CTO di Panasonic Yoshiyuki Miyabe, “siamo impazienti di creare un forte collegamento tra l’esperienza da salotto e quella in mobilità”. “Ora i consumatori possono godersi la visione di contenuti premium come i film in viaggio sui loro smartphone e tablet”, conclude ancora Miyabe.

Alfonso Maruccia

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
21 dic 2011
Link copiato negli appunti