LimeWire, è il turno del cinema

LimeWire, è il turno del cinema

Il client P2P nel mirino di Hollywood. Per lo scaricamento ripetuto di almeno 50 tra film e serial televisivi. Non è chiaro quanto pretendano gli studios dopo la pax da 105 milioni di dollari con la RIAA
Il client P2P nel mirino di Hollywood. Per lo scaricamento ripetuto di almeno 50 tra film e serial televisivi. Non è chiaro quanto pretendano gli studios dopo la pax da 105 milioni di dollari con la RIAA

Non pare esserci più pace per Mark Gorton e il suo defunto client P2P LimeWire. Un gruppo di sei major del cinema – tra cui Disney, Paramount Pictures e Warner Bros. – ha recentemente avviato una causa legale presso una corte di Manhattan. Il software gestito dalla società LimeWire LLC avrebbe permesso lo scaricamento ripetuto di almeno 50 film .

E così anche l’industria di celluloide si è aggiunta al nugolo di titolari dei diritti pronti a banchettare sul cadavere del noto client di Mark Gorton. Il founder di LimeWire aveva già siglato nello scorso maggio una pax da 105 milioni di dollari con i vertici della Recording Industry Association of America (RIAA).

Non è chiaro quanto vorrebbero adesso le sei major intervenute a New York. Tra le opere condivise in spregio al copyright ci sarebbero anche popolari serial televisivi come Desperate Housewives e saghe d’animazione come Family Guy (I Griffin) e South Park .

Le accuse delle grandi società di produzione cinematografica – c’è anche il colosso Viacom – hanno ovviamente tirato in ballo la condanna ordinata dal giudice Kimba Wood per violazione massiva del diritto d’autore. Se LimeWire è allora colpevole, perché non richiedere (in ritardo) una compensazione per le condivisioni illecite a mezzo P2P?

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
8 feb 2012
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