AGCOM, ritorno al copyright

AGCOM, ritorno al copyright

La proprietà intellettuale non limiterebbe la libertà d'espressione online: l'Autorità torna sulla necessità di regolamentare l'enforcement. Confindustria chiede tempestività mentre un manipolo di senatori vorrebbe una riforma più estesa
La proprietà intellettuale non limiterebbe la libertà d'espressione online: l'Autorità torna sulla necessità di regolamentare l'enforcement. Confindustria chiede tempestività mentre un manipolo di senatori vorrebbe una riforma più estesa

“Occorre fugare ogni dubbio e superare l’equivoco che la fruizione deregolamentata dei contenuti autoriali sul web è sinonimo di libertà e democrazia”. Così il commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) Antonio Martusciello, intervenuto nel corso del convegno organizzato intitolato Riforma del diritto d’autore ed il rilancio del mercato degli audiovisivi digitali .

Oltre trecento anni di storia dimostrerebbero dunque che il diritto di proprietà intellettuale non risulti in diretta antitesi con il fondamentale principio di libertà d’espressione . “Se l’allestimento di un’offerta interessante per gli utenti implica necessariamente importanti investimenti nell’acquisto o nello sviluppo di nuovi contenuti, è assolutamente necessario assicurare un’adeguata azione di contrasto delle varie forme di pirateria o di sfruttamento abusivo dei contenuti proprietari”, ha sottolineato Martusciello.

Da qui, il ruolo di AGCOM nella lotta al fenomeno pirateria, che andrebbe a sottrarre all’industria audiovisiva centinaia di milioni di euro all’anno . Con conseguenti rischi per migliaia di posti di lavoro. “AGCOM, come è noto, si sta interessando attivamente del problema attraverso un pacchetto di iniziative in materia di diritto d’autore – ha continuato il commissario – basato sulla pratica del notice and take down senza alcuna forma di controllo degli utenti o di censura del web”.

Confindustria cultura sprona così l’autorità: “Chiediamo per questo all’AGCOM e al Presidente Calabrò – queste le parole del Presidente Marco Polillo – di dare seguito al percorso avviato, apprezzato e sostenuto dalla stessa Commissione UE, esaminando il dossier alla prima riunione utile di marzo, come richiesto da ben quattro commissari. Ci teniamo ad evidenziare che non esiste allo stato attuale nessun dossier aperto in Parlamento in merito al rispetto del copyright sul web, anzi in Senato sono stati presentati diversi emendamenti al cosiddetto Decreto Liberalizzazioni per indebolire i cardini della proprietà intellettuale”.

C’è invece chi opterebbe invece per una solida ed efficace riforma del diritto d’autore. L’attivissimo senatore Vincenzo Vita (PD) si è così fatto promotore di una lettera aperta all’Autorità tricolore , insieme ai colleghi parlamentari Felice Belisario (IdV), Marco Perduca (Radicali) e Flavia Perina (FLI). “Ribadiamo la nostra preoccupazione per un conflitto possibile tra la centralità e la esclusiva competenza del Parlamento in materia legislativa e il lavoro dell’AGCOM”, si legge nel testo della missiva.

“Ribadiamo altresì la nostra soddisfazione per la sospensione da parte dell’Autorità del regolamento sul diritto d’autore – continuano i quattro firmatari – che comunque si sarebbe scontrato col regolamento pervenuto da parte della Commissione Europea, che avrebbe reso necessaria una nuova consultazione pubblica. Occorre, quindi, un ripensamento ancora più ampio, in base a ciò che il Parlamento deciderà”.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
24 feb 2012
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