Zynga prova a ballare da sola

Zynga prova a ballare da sola

Una piattaforma dedicata esclusivamente al social gaming. Ma ancora fortemente integrata con Facebook. Un trampolino di lancio anche per sviluppatori indie? L'idea piace alla Borsa
Una piattaforma dedicata esclusivamente al social gaming. Ma ancora fortemente integrata con Facebook. Un trampolino di lancio anche per sviluppatori indie? L'idea piace alla Borsa

Zynga ha esordito con un proprio sito dove offrirà i giochi per cui è famosa , ma fuori dai social network su cui finora si è mossa.

La Piattaforma di Zynga è online da ieri, anche se ancora in versione beta, e mette a disposizione dei propri utenti i suoi giochi , per la prima volta uscendo dai social network cui si appoggiava: “ci darà – a spiegato Reed Shaffner di Zynga – un rapporto più diretto con i giocatori. Facebook non è d’altronde solo per giochi”.

Lo sviluppatore di social game di successo soprattutto su Facebook come Farmville e Zynga Poker, peraltro, ha finora fatto proprio dell’effetto di rete del sito in Blu un incredibile volano di successo, tanto da rappresentare una fetta non trascurabile degli introiti che girano intorno al sito di Mark Zuckerberg grazie ai beni virtuali acquistabili per e da i propri giochi.

Per il momento comunque l’accesso al suo sito rimane legato al login via credenziali di Facebook . Agli amici del social network in Blu, poi, aggiunge la possibilità di collegarsi ad altri utenti della piattaforma Zynga, definiti “zFriends”.

La piattaforma servirà poi a intrecciare rapporti con nuovi partner: ha aperto anche per questo a sviluppatori terzi che possono decidere di impiegare il suo sito per la pubblicazione dei propri titoli. Insieme con i partner della nostra piattaforma – spiega il CEO di Zynga Mark Pincus – vogliamo portare al mondo sempre più giochi”. Già all’esordio, d’altronde, i titoli più famosi sono accorpati con nuovi social game offerti ai giocatori.

Gli investitori hanno già premiato la mossa di Zynga: le sue azioni sono salite del 10 per cento. D’altronde, tra gli introiti possibili si possono sommare adesso anche risorse pubblicitarie ed eventuali accordi per ospitare altri sviluppatori.

Claudio Tamburrino

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
2 mar 2012
Link copiato negli appunti