Nuovo record per i supercomputer Linux

Nuovo record per i supercomputer Linux

La palma di supercomputer Linux più veloce al mondo è passata di mano ed è ora di un laboratorio americano per l'energia che adotta un cluster di server basati su Itanium 2. Il mostro è in grado di eseguire oltre 11 Teraflops
La palma di supercomputer Linux più veloce al mondo è passata di mano ed è ora di un laboratorio americano per l'energia che adotta un cluster di server basati su Itanium 2. Il mostro è in grado di eseguire oltre 11 Teraflops


Richland (USA) – Con i suoi 2.000 processori Itanium 2 e una capacità di calcolo i 11,8 Teraflops il supercomputer del Department of Energy’s Pacific Northwest National Labs ( PNNL ) ha conquistato la vetta nella classifica dei mostri del calcolo basati su Linux, posizione prima occupata dal Evelocity , un supercomputer da 11,1 Teraflops installato presso il Lawrence Livermore National Lab.

Il sorpasso è stato possibile grazie ad un cospicuo aggiornamento del cluster di server del PNNL, basato in precedenza su 1.400 CPU Itanium 2 e in grado di eseguire 6,2 teraflops. Il nuovo supercomputer, la cui infrastruttura hardware è stata sviluppata da HP, adotta processori a 1,5 GHz e 7.000 GB di memoria. L’istituto americano, che ha comparato la potenza del nuovo “monster” con quella di circa 12.000 personal computer, afferma che il nuovo supercomputer, il cui costo sfiora i 25 milioni di dollari, rappresenta il più grande sistema basato sull’architettura a 64 bit di Intel.

Il PNNL utilizzerà la nuova potenza di elaborazione per risolvere problemi nel campo delle scienze molecolari, inclusa la chimica, la biologia e la climatologia.

A dimostrazione di come Linux stia divenendo un sistema operativo sempre più diffuso nel mondo dei supercomputer basati su chip Intel o AMD, colossi come Dell, IBM, HP, Fujitsu e Cray hanno già annunciato lo sviluppo, entro i prossimi due anni, di mostri di calcolo basati sul Pinguino con potenza compresa fra i 10 e i 40 teraflops.

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Pubblicato il
29 ago 2003
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