Hotfile, con un piccolo aiuto da Google

Hotfile, con un piccolo aiuto da Google

BigG offre sostegno legale al cyberlocker finito nelle grinfie dell'industria cinematografica. Obbligare alla sorveglianza gli intermediari del web significherebbe mettere in pericolo l'esistenza di siti come YouTube, Amazon e Wikipedia
BigG offre sostegno legale al cyberlocker finito nelle grinfie dell'industria cinematografica. Obbligare alla sorveglianza gli intermediari del web significherebbe mettere in pericolo l'esistenza di siti come YouTube, Amazon e Wikipedia

Una mano tesa verso i vertici di Hotfile, la celebre piattaforma di file hosting caduta nelle grinfie della Motion Picture Association of America (MPAA). I legali del gigante Google sono dunque scesi in campo a sostegno della difesa, unendosi alla resistenza del cyberlocker presso un tribunale della Florida .

Al centro della spinosa questione , il porto sicuro garantito agli intermediari della Rete dal Digital Millennium Copyright Act (DMCA). L’industria del cinema vorrebbe negarlo alla piattaforma di file hosting, accusata di aver facilitato consapevolmente la proliferazione di opere in violazione del diritto d’autore .

Gli stessi vertici di Hotfile avevano sottolineato come specifiche tecnologie fossero a disposizione dei legittimi titolari per l’immediata rimozione dei contenuti illeciti. Sulla scia del caso Megaupload, l’industria aveva risposto piccata: la stragrande maggioranza degli utenti di Hotfile è interessata soltanto ai file illegali .

Ma Google non pare d’accordo con questa visione sbandierata dai signori del copyright. Siti come YouTube, Wikipedia e Amazon sarebbero arrivati al successo grazie alla protezione garantita dalle acque sicure del DMCA. Ovvero quello status di non responsabilità per quanto pubblicato o caricato dagli utenti.

Secondo i legali di BigG, un cyberlocker come Hotfile non potrebbe monitorare continuamente tutto ciò che viene caricato dagli utenti . Il porto sicuro è dunque fondamentale per proteggere lo sviluppo di piattaforme capaci di innovare e contribuire alla creazione di posti di lavoro.

Un ragionamento come quello offerto dai legali di MPAA andrebbe così a minacciare lo stesso ecosistema di Internet. Gravati dal peso della responsabilità, le varie piattaforme del web non potrebbero proprio permettersi di nascere . Un pericolo troppo grande, che la Grande G vuole scongiurare in aula con la mano tesa verso Hotfile.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
20 mar 2012
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