Australia, polizia contro il WiFi disinvolto

Australia, polizia contro il WiFi disinvolto

I poliziotti del Queensland andranno in giro a fare wardriving alla caccia di connessioni wireless insicure. A netizen renitenti verranno forniti opuscoli su come difendere la proprietà virtuale sulle reti telematiche
I poliziotti del Queensland andranno in giro a fare wardriving alla caccia di connessioni wireless insicure. A netizen renitenti verranno forniti opuscoli su come difendere la proprietà virtuale sulle reti telematiche

La polizia del Queensland si diletta ancora nella nobile arte del war driving a fin di bene e annuncia un nuovo progetto di monitoraggio della sicurezza delle connessioni wireless di proprietà degli abitanti dello stato australiano. L’obiettivo è assicurarsi che le reti WiFi siano sufficientemente a prova di intrusione.

Il nuovo “War Driving Project” verrà gestito dalla “Hi Tech Crime Investigation Unit” della polizia del Queensland, e comporterà la ricerca di reti WiFi non protette da parte degli agenti sguinzagliati per le strade della capitale Brisbane.

Gli agenti andranno naturalmente alla caccia delle reti aperte, dotate di password deboli o protette con protocolli cifrati non abbastanza sicuri come il WEP. Chi è tanto scriteriato da non proteggere adeguatamente la propria rete wireless, avverte la polizia, “può anche mettere i dettagli del proprio conto bancario, le password e i dati personali su un cartello su un lato dell’autostrada”.

“Le reti wireless non protette o non sicure sono facili da penetrare e compromettere – avverte la polizia – I criminali possono poi sia impossessarsi della connessione e commettere frodi online oppure rubare i dati personali del proprietario”. Per meglio “educare” i meno consapevoli, gli agenti infileranno volantini nella cassetta delle lettere consigliando link di approfondimento sulla questione.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
26 mar 2012
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