Google eBooks, meno funzioni

Google eBooks, meno funzioni

Il servizio non diventerà un polo di scambio per gli ebook dei piccoli editori: non sono stati conquistati dal progetto
Il servizio non diventerà un polo di scambio per gli ebook dei piccoli editori: non sono stati conquistati dal progetto

Google ha annunciato il ridimensionamento del suo progetto Google eBooks: in particolare ha annunciato l’intenzione di voler tagliare la parte relativa alla partecipazione con i rivenditori.

Google eBooks è la libreria digitale sulla nuvola di Google, attraverso cui offre ai lettori un’unica piattaforma per la ricerca e l’acquisto di ebook che si affianca al progetto di digitalizzazione di opere cartacee di Google Books, e ad offerte parallele di store digitali come quelli di Amazon, Barnes&Noble e Borders. Attraverso dei programmi specifici da sottoscrivere con i rivenditori, la piattaforma avrebbe dovuto rappresentare anche un punto di smistamento per gli editori indipendenti che avrebbero potuto usare il suo sistema d’acquisto per la distribuzione dei propri volumi digitali.
Tuttavia questo lato del progetto non ha mai preso piede , in particolare per i pochi accordi con rivenditori stipulati: sono solo 16 i partner.

Mountain View ha così deciso di non investire ulteriore tempo nel progetto, concentrando dunque maggiori risorse verso gli altri aspetti di Google eBooks.
Con i 16 soci Google collaborerà affinché l’interruzione del servizio sia il più graduale possibile.

Nel frattempo Mountain View deve cominciare a pensare ad una possibile concorrenza istituzionale per il suo altro progetto editoriale Google Books : con esso Mountain View intende creare la più grande biblioteca digitale del mondo e per farlo ha finora prima proceduto a digitalizzare i libri cartacei per poi accordarsi con gli editori.

Mentre questo approccio ha creato a Mountain View qualche problema soprattutto in Francia, dove solo recentemente ha raggiunto un accordo in base al quale i tre editori Gallimard, Flammarion e Albin Michel hanno lasciato cadere le accuse di violazione di diritto d’autore, negli Stati Uniti la Digital Public Library of America ( DPLA ) sta seguendo una strada meno legata al mercato e meno aggressiva nei confronti degli editori e sembra destinata a mostrarsi per l’aprile del 2013.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
6 apr 2012
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