Sarkozy, alle porte del paradiso pirata

Sarkozy, alle porte del paradiso pirata

In caso di nuova elezione, l'attuale presidente transalpino promette il blocco delle piattaforme pirata. Coinvolti provider, motori di ricerca e intermediari dei pagamenti. I numeri gli darebbero ragione
In caso di nuova elezione, l'attuale presidente transalpino promette il blocco delle piattaforme pirata. Coinvolti provider, motori di ricerca e intermediari dei pagamenti. I numeri gli darebbero ragione

HADOPI, un semplice aperitivo prima della grande abbuffata dell’anti-pirateria transalpina. Nella corsa all’Eliseo, il popolare sito cinematografico Allocine ha chiesto ai dieci candidati di indicare i propri film preferiti. La battaglia a colpi di cultura, ma soprattutto un’occasione per esporre la strategia più agguerrita nella lotta alla condivisione illecita dei contenuti.

L’attuale presidente Nicolas Sarkozy ha dunque promesso un piano ancora più bellicoso in caso di nuova elezione. Il noto regime dei tre colpi verrebbe completato in una sfida a tutto campo ai siti pirata dei “paradisi digitali”. “La battaglia contro la pirateria deve essere diretta contemporaneamente verso tutte le modalità operative – ha spiegato Sarkozy al sito Allocine – che sia il P2P o lo streaming illegale e il download diretto”.

Da qui si passerebbe ad una vistosa estensione della cosiddetta Dottrina Sarkozy , investendo i principali provider francesi della responsabilità del blocco degli accessi alle varie piattaforme pirata . Il modello è simile a quello adottato negli Stati Uniti dallo Stop Online Piracy Act ( SOPA ), poi rivisto dai senatori a stelle e strisce in seguito alle vibranti proteste da parte di attivisti e società operative su Internet.

La nuova strategia del presidente transalpino passa poi per la responsabilità imposta ai vari search engine nell’indicizzazione dei link legati alla condivisione pirata. Coinvolte anche i grandi intermediari dei pagamenti come Visa e Mastercard, che dovrebbero di fatto tagliare tutti i ponti finanziari sfruttati dai siti illeciti per la raccolta pubblicitaria e i guadagni in termini d’abbonamento.

“Ciò che mi rende ancora più determinato è la diffusione del meccanismo di risposta graduale in molte nazioni del mondo – ha spiegato ancora Sarkozy – Dalla Corea del Sud alla Nuova Zelanda, fino agli Stati Uniti. Conoscete una legge francese che è stata esportata ad una velocità così alta?”. Una rapidità di adozione forse paragonabile alle previsioni di SOPA: anche il Regno Unito sta pensando di introdurre misure di blocco dei siti oltre che dei ponti di credito verso i pirati del web.

Mentre lo stesso Sarkozy è tornato a parlare di numeri , quelli relativi alla diminuzione del fenomeno della condivisione dopo l’introduzione di HADOPI. 35 per cento di scaricamenti in meno per quanto concerne la musica, addirittura 50 per cento in meno parlando di film . Ma il calo nelle attività di P2P sembra aver portato ad un aumento nello streaming e nel download diretto. Per questo, la Francia è pronta al grande massacro del web pirata.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
18 apr 2012
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