Mike Mann, 15mila domini in 24 ore

Mike Mann, 15mila domini in 24 ore

La storia dell'uomo che voleva possedere il Web. La sua società per la compravendita di domini fattura 400mila dollari al mese. Grazie a un mix di potenza software e infaticabile volontà umana
La storia dell'uomo che voleva possedere il Web. La sua società per la compravendita di domini fattura 400mila dollari al mese. Grazie a un mix di potenza software e infaticabile volontà umana

Anno 1998. Mike Mann vive nello stato del Delaware e si sente davvero un uomo fortunato. Ha da poco ricevuto un’offerta da 50mila dollari per il suo dominio menus.com , la cui apertura gli era costata appena 70 dollari. Un affare colossale nel selvaggio west degli spazi digitali. L’offerta, di quelle impossibili da rifiutare: il giorno dopo, Mann si gettava a capofitto nel grande business dei domini web.

Sono passati più di dieci anni da quell’episodio cruciale nella vita di un vero speculatore di luoghi digitali. Mike Mann ha ora 45 anni e, senza modestia alcuna, intende davvero “possedere il mondo”. All’alba dello scorso martedì, nel corso di appena 24 ore, Mann è riuscito a registrare un numero stratosferico di domini online: 14,962 spazi virtuali nel vasto ecosistema del dot.com .

Tornando ancora indietro nel tempo, Mann fondava BuyDomains, società appunto specializzata nella registrazione a tappeto di domini web. Il business veniva venduto nel 2005 alla società d’investimenti di Boston Highland Capital per 80 milioni di dollari, successivamente rinominato NameMedia. Qualche anno di stop prima del grande ritorno sulle scene: Mann ricominciava con DomainMarket.com, altro intermediario per la compravendita di spazi digitali .

Con un’impresa capace di generare profitti per 400mila dollari al mese, Mike Mann si affida oggi ad uno strumento software che analizza rapidamente tutte quelle keywords sfruttate da motori di ricerca come Google. Analizza il traffico potenziale dei vari domini, poi si passa ad un sistema di filtraggio dei nomi in violazione del trademark . Infine, la parte umana è fondamentale per chiudere il cerchio.

“Abbiamo dei filtri, ma io sono il filtro umano più efficace in questo tipo di cose – ha spiegato Mann – Non credo che esista qualcuno capace di leggere immense liste di domini più velocemente di me. Soprattutto capire quello che si legge. Sono un lettore di pattern. Sono una terribile spina nel fianco, ma è quello che faccio per vivere”. Parola di Mike Mann, l’uomo che voleva possedere il web. E che ha fatto della compravendita di domini un’arte (e un business redditizio).

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 23 apr 2012
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