Bing e l'enciclopedia del search

Bing e l'enciclopedia del search

Il search targato Microsoft si lega alla popolare Enciclopedia Britannica per arricchire l'offerta informativa agli utenti. Una feature simile a Knowledge Graph di Google, con l'inclusione di fonti alternative come Wikipedia
Il search targato Microsoft si lega alla popolare Enciclopedia Britannica per arricchire l'offerta informativa agli utenti. Una feature simile a Knowledge Graph di Google, con l'inclusione di fonti alternative come Wikipedia

I motori di ricerca sul web sono indubbiamente uno strumento prezioso per orientarsi nell’esteso ecosistema della conoscenza online. Dalle notizie sempre aggiornate agli approfondimenti tematici, fino alla consegna rapida di informazioni enciclopediche relative alle più svariate query digitate dagli utenti. I vertici di Microsoft hanno ora annunciato una prestigiosa partnership con Encyclopedia Britannica , per inserire all’interno di Bing una serie di risultati (meglio, risposte) enciclopedici. Ad esempio, cercando la parola chiave Giordano Bruno si otterrà ai primi posti del search la voce relativa al filosofo e matematico italiano.

Nel dettaglio , il motore di ricerca made in Redmond presenterà agli utenti lo specifico link al sito britannica.com , con tanto di informazioni in pillole – data di nascita oppure causa della morte – e una piccola immagine sulla sinistra dello schermo. La feature Britannica Online Answers prevede poi l’inserimento di fonti alternative come Wikipedia e Freebase .

Proprio questa apertura alle piattaforme “concorrenti” ha suscitato la curiosità degli osservatori, in particolare per la sostanziale differenza con quanto avviene in Knowledge Graph di Google. Nel servizio di Mountain View, tutti i vari rimandi alle voci correlate – poniamo, un successore o un figlio d’arte – sono comunque collegati ai soli risultati di BigG .

Molti hanno però notato come il numero di voci presentate da Knowledge Graph sia decisamente più ricco di quello legato a Bing-Britannica. In aggiunta, l’algoritmo di Google è sembrato più ambizioso perché basato sulle ricerche precedenti degli utenti .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
8 giu 2012
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