Samsung, nuovo blocco e nuovo ricorso contro Apple

Samsung, nuovo blocco e nuovo ricorso contro Apple

Stavolta a rischiare di rimanere fermo alla dogana statunitense è Galaxy Nexus. Già depositato il ricorso
Stavolta a rischiare di rimanere fermo alla dogana statunitense è Galaxy Nexus. Già depositato il ricorso

Apple si è aggiudicata un nuovo round nello scontro brevettuale che la vede contrapposta su più fronti a Samsung e Google: stavolta il punto conquistato è un’ingiunzione preliminare accordata dal giudice a stelle e strisce nei confronti di Samsung Galaxy Nexus, il nuovo dispositivo di punta Android-based bandito dagli Stati Uniti fintantoché non sarà chiarita la sua posizione rispetto alle accuse di violazione di proprietà intellettuale con la Mela.

Galaxy Nexus è, insieme a Nexus 7, il portabandiera della nuova versione del sistema operativo di Mountain View Jelly Bean. Il giudice distrettuale Lucy Koh ha accolto la richiesta di Apple di ingiunzione preliminare nei suoi confronti: come già Galaxy 10.1, rischia di violare la proprietà intellettuale di Cupertino, per cui finché non sarà presa una decisione in materia non potrà superare la dogana a stelle e strisce.

Come nella precedente decisione legata al tablet di Samsung, per il giudice l’arrivo sul mercato del device coreano in presunta violazione di brevetti legati stavolta ai comandi vocali del servizio Siri “arrecherebbe danni irreparabili” a Cupertino.

Per Samsung, le cui azioni hanno ricevuto dalla decisione un contraccolpo di meno 2,3 punti percentuali, si tratta di una decisione presa su prove “del tutto insufficienti rispetto alla presunta violazione” nonché alla diretta competizione tra il successo dei suoi prodotti arrivati sul mercato ad aprile ed una perdita eventuale di market share da parte dei prodotti con la Mela: per questo l’azienda ha già fatto ricorso in appello.

Anche se non diretta parte in causa, anche Google è intervenuta dichiarando di essere “delusa dalla decisione, pur credendo che un risultato corretto sarà raggiunto quando nuove prove verranno alla luce”.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
2 lug 2012
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