Romo, lo smartphone robot

Romo, lo smartphone robot

Ecco come trasformare il proprio cellulare in un robot cingolato
Ecco come trasformare il proprio cellulare in un robot cingolato

iOS o Android, non ha importanza. Tutti gli smartphone possono diventare dei veri e propri robot, grazie a Romo.

Romo

Questo dispositivo, altro non è che una docking station avanzata per smartphone, che, a differenza delle basi comuni, presenta dei cingoli e dei circuiti capaci di far muovere lo smartphone appoggiato di sopra. L’idea di Romo è venuta a due ragazzi di Seattle, con età media intorno ai 24 anni, che hanno fondato la Romotive e lanciato il proprio robot su Kickstarter in cerca di 32mila dollari di finanziamento. Al termine della raccolta fondi, avvenuta il 21 novembre scorso, sono stati elargiti ai due giovani quasi 115mila dollari per il loro progetto. Così, Romo è diventato realtà.

Ora, Romo può essere acquistato direttamente online ad un prezzo di 149 dollari. Questa docking station è un tripudio di elettronica. Circuiti analogici e digitali, due motori controllabili attraverso specifiche sequenze, una base acrilica, una batteria agli ioni di litio ricaricabile via USB, hardware espandibile e tante applicazioni. Questo è Romo, capace di mettere in movimento lo smartphone (qualsiasi esso sia), trasformandolo in un vero e proprio robot.

Romo

Così, non bisogna fare altro che appoggiare lo smartphone su Romo, collegarne la base al cellulare attraverso il jack dell’uscita audio e il gioco è fatto.

Romo potrà essere posto in movimento grazie ad un altro smartphone, che invia i segnali via WiFi al dispositivo mobile posto sul cingolato. Quest’ultimo converte i segnali ricevuti in frequenze e comunica così con la scheda elettronica di Romo attraverso l’uscita audio mini-jack.
Lo smartphone appoggiato su Romo è capace di mettere in movimento i due motori e muovere così la base cingolata lungo un percorso teleguidato dallo smartphone tenuto in mano dall’utilizzatore. Nel frattempo, è possibile reperire i suoni degli ambienti visitati e ottenere le immagini dalla telecamera frontale e posteriore dello smartphone appoggiato su Romo. In questo modo, Romo si trasforma in RomoRemote, per fungere da robot spia o da baby-monitor.

Ed ancora. Con RomoKart è possibile gareggiare con gli amici che possiedono altri Romo in una sorta di gara robotica in stile Mario Kart, inviando attacchi digitali ai concorrenti, disattivandone la potenza, deviandone le bombe, invertendone i controlli, tutto per poter arrivare per primi al traguardo. E con un’altra app, Romo è capace di ballare a ritmo di musica oppure è possibile disegnare l’espressione facciale del robot che verrà mostrata sullo schermo dello smartphone posizionato su Romo.

Romotive ha lasciato un pacchetto SDK affinché si possa programmare Romo tramite un modulo di programmazione Drag&Drop (movimento, istruzioni e loop) per far eseguire al robot diversi comandi. Inoltre, Romo è arrivato nelle mani degli sviluppatori di software terzi, che lo stanno già modificando e riempiendo di opzioni. Basti pensare, ad esempio, che un developer olandese ha creato un’interfaccia per Windows Phone e ha deciso di donarla alla Romotive per metterla a disposizione di tutti coloro che acquistano il robottino.

Insomma, con Romo qualsiasi smartphone diventa un robot in grado di muoversi e di svolgere una miriade di attività differenti.

(via OhGizmo! )

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Pubblicato il
30 lug 2012
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