USA, Twitter consegna la minaccia cinguettante

USA, Twitter consegna la minaccia cinguettante

Inquietanti proclami da parte di un utente della piattaforma di microblogging. La polizia di New York interviene. E un giudice ordina a Twitter di consegnare le informazioni necessarie a fermarlo
Inquietanti proclami da parte di un utente della piattaforma di microblogging. La polizia di New York interviene. E un giudice ordina a Twitter di consegnare le informazioni necessarie a fermarlo

“Non è uno scherzo. Sono serio, moriranno delle persone come ad Aurora”. Uno tra i più inquietanti proclami cinguettati su Twitter, pubblicati in 140 caratteri da un misterioso utente della piattaforma di microblogging. “Ho 600 persone sulla mia lista e questa volta sarà un vero massacro”, si legge in un altro intervento.

Dopo i morti dell’anteprima di The Dark Knight Rises , la minaccia omicida pare essersi concentrata sul teatro newyorchese di Broadway per il nuovo lavoro diretto da Spike Lee, sulle gesta del celebre pugile statunitense Mike Tyson. Le dichiarazioni cinguettate hanno subito fatto scattare l’allarme nel corpo di polizia della Grande Mela.

Stando alle ricostruzioni offerte dal New York Times , gli ufficiali avrebbero chiesto ai responsabili di Twitter la consegna immediata delle informazioni utili all’identificazione del misterioso account . Almeno inizialmente il social network avrebbe risposto picche: nessuna consegna dei dati sulla semplice richiesta del corpo di polizia a stelle e strisce.

Da ricordare che la stessa Twitter è attualmente impelagata nel delicato caso Malcolm Harris , attivista di Occupy Wall Street nel mirino del Procuratore Generale di New York. Che ha ottenuto dal giudice il permesso per obbligare – subpoena – la piattaforma cinguettante a rilasciare le informazioni personali .

La subpoena è stata così invocata anche dai vertici del NYPD , presentata al quartier generale di Twitter per conoscere la reale identità del potenziale killer. Pare che il social network sia ora disposto a collaborare, in un caso considerato “d’emergenza” .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
9 ago 2012
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