La cosiddetta e soventemente citata “era post-PC” è un concetto virtuale: parola di VMware, che sul software di virtualizzazione ha costruito un business e intende continuare a fornire strumenti di accesso alle applicazioni desktop – predominanti ora come in futuro – anche nel sempre più popolare ecosistema di gadget mobile.
VMware rimarca la sua perdurante visione della virtualizzazione ubiqua in mobilità in occasione della conferenza VMworld 2012, dove la società californiana ha finalmente mostrato (e messo a disposizione) una prima versione alpha del suo pacchetto di virtualizzazione distribuita chiamato Horizon Suite.
Destinata a inglobare la precedentemente svelata tecnologia di sandbox delle applicazioni nota come progetto Octopus, la suite Horizon contiene tutta una serie di strumenti (ThinApp, Horizon Application Manager, Horizon Mobile) pensati per rendere disponibile il software virtualizzato su ogni genere di dispositivo.
La dimostrazione del VMworld 2012 ha in particolare riguardato l’uso del suddetto software su sistema operativo iOS (iPhone, iPad, iPod): le applicazioni per PC (Windows, Mac, Linux) continueranno a essere fondamentali e popolari anche in futuro, sostiene VMware, e il compito della virtualizzazione è fornire gli strumenti utili a servirsene anche su strumenti come quelli di Apple e delle altre società produttrici di gadget mobile.
A sottolineare ulteriormente la “visione” che VMware ha della virtualizzazione prossima ventura è arrivata poi la presentazione di strumenti come Mirage, un tool progettato per facilitare la prossima, attesa “migrazione di massa” di sistemi Windows XP verso Windows 7 con la gestione dell’installazione remota del più recente sistema operativo Windows.
Alfonso Maruccia