Rojadirecta, domini liberati

Rojadirecta, domini liberati

Il DoJ restituisce gli spazi .org e .com del popolare sito di indexing sportivo. Nessuna spiegazione ai legali di Puerto 80, che avevano avviato il contropiede antisequestro. Gli attivisti attaccano: i sigilli sono un abuso
Il DoJ restituisce gli spazi .org e .com del popolare sito di indexing sportivo. Nessuna spiegazione ai legali di Puerto 80, che avevano avviato il contropiede antisequestro. Gli attivisti attaccano: i sigilli sono un abuso

Febbraio 2011 . I vertici del Dipartimento di Giustizia statunitense impongono l’improvvisa chiusura dei domini .org e .com di Rojadirecta, popolare piattaforma spagnola specializzata in attività di linking allo streaming dei principali eventi sportivi. Nessuna notifica ai responsabili della società iberica Puerto 80 , che assistono impotenti al sequestro degli spazi digitali nell’ambito della cosiddetta Operation In Our Sites .

Agosto 2012 . A sorpresa, il governo a stelle e strisce decide di restituire i due domini alla piattaforma spagnola , già tranquillamente operativa agli indirizzi alternativi .es e .me . Ancora una volta, nessuna spiegazione da parte del DoJ, che si è limitato a citare misteriose “circostanze giudiziarie” nel corso del processo ai responsabili di Puerto 80 e al loro sito di linking sportivo.

Con quasi 1 milione di utenti registrati, Rojadirecta è stato più volte assolto in terra iberica, dal momento che la pubblicazione di link a siti terzi non viene considerata come una forma di violazione diretta del copyright , almeno non fino all’ avvento della cosiddetta Ley Sinde . Diverso l’approccio mostrato dai federali statunitensi, preoccupati per la circolazione di collegamenti agli eventi sportivi sul pianeta, in particolare all’alba del seguitissimo SuperBowl .

Nel veloce contropiede antisequestro, i vertici di Puerto 80 hanno chiesto ad una corte di New York la restituzione dei domini. Nella visione dei legali della società spagnola, il DoJ avrebbe espropriato illegalmente una proprietà web, che non avrebbe mai permesso ai suoi utenti di violare il copyright in maniera diretta . Praticamente la tesi sostenuta da alcuni tribunali di Madrid.

Il governo di Washington ha ora restituito gli spazi, senza offrire spiegazioni dettagliate sui motivi della rimozione dei sigilli. Durissima la reazione da parte degli attivisti di Public Knowledge , che vorrebbero sapere perché il governo abbia trattenuto nel limbo i domini di Rojadirecta senza avere delle prove sostanziali . Un abuso di potere che rischia di minare la stabilità del business basato sul web.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 30 ago 2012
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