La boule dell'acqua pulita

La boule dell'acqua pulita

Purifica l'acqua e uccide i batteri con il Sole
Purifica l'acqua e uccide i batteri con il Sole

L’acqua potabile è un bene preziosissimo. Chi ne ha a disposizione senza problemi, probabilmente non se ne rende conto, ma se si pensa che alcune popolazioni devono compiere chilometri per aver accesso ad una fonte d’acqua, si capisce quanto in realtà si è fortunati. Non solo. Nelle zone povere del mondo, non è solo l’accesso all’acqua ad essere complicato, ma anche il mantenimento delle sue qualità. Esistono differenti metodi per purificare l’acqua, ma per ora i processi di purificazione sono costosi, esosi dal punto di vista energetico perché funzionanti con l’elettricità e anche molto lunghi. Per aiutare a risolvere questo problema, due studenti americani di industrial design, Ryan Lynch e Marcus Triest, hanno progettato la Solar Bag.

Solarbag

Questa borsa è realizzata con lo scopo di purificare l’acqua mentre la si trasporta dalla fonte al luogo dove verrà consumata. Il metodo usato per la purificazione è noto come SODIS e utilizza l’interazione di materiale plastico con i raggi solari. In pratica, la borsa è fatta da due lati di materiale differente. Il lato esterno è composto di PET (polietilene tereftalato), la comune plastica in cui si trovano imbottigliate bibite e acqua. Quando questo materiale viene esposto ai raggi solari per un tempo di circa 6 ore, i raggi UV-A penetrano attraverso la plastica e, per azione diretta e per azione indiretta dovuta al conseguente aumento della temperatura, uccidono i batteri contenuti nell’acqua.

Con questo procedimento, ci vogliono circa 6 ore per purificare 3 litri di acqua imbottigliata. Questa borsa, invece, migliora questo processo, in quanto il lato interno è composto da uno speciale materiale riflettente, capace di assorbire il calore, facendolo però permanere all’interno della borsa stessa.

Così, questa borsa è capace di purificare circa 10 litri di acqua in circa 6 ore di esposizione al Sole. Considerando che nei paesi come l’Africa i raggi solari non mancano e che per raggiungere la fonte e tornare al villaggio ci vogliono a volte anche più delle ore necessarie alla purificazione, questa Solar Bag potrebbe essere un aiuto non indifferente. Inoltre, l’acqua la si potrebbe trasportare comodamente a tracolla e trascorse le ore del viaggio potrebbe essere subito consumata, senza attendere ulteriore tempo. Se il viaggio dura meno di 6 ore, la Solar Bag può essere appesa o appoggiata al suolo per continuare il suo lavoro.

Quando l’acqua è poi pronta, un rubinetto sulla parte inferiore della borsa ne consente la fuoriuscita. Questo rubinetto è anche compatibile con un filtro a pompa manuale, per un processo di purificazione supplementare.

Per ora la Solar Bag è solo un prototipo, ma prodotta in massa costerebbe meno di cinque dollari. Per sostenere i costi di produzione i due ragazzi sono attualmente in cerca di finanziatori.

(via Phys.org )

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Pubblicato il
30 ago 2012
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