FBI, la smentita dopo l'attacco

FBI, la smentita dopo l'attacco

Secondo il Bureau, non ci sarebbero prove concrete a confermare l'offensiva di AntiSec. Il gruppo risponde: abbiamo altri 3 terabyte di dati, e siamo solo all'inizio
Secondo il Bureau, non ci sarebbero prove concrete a confermare l'offensiva di AntiSec. Il gruppo risponde: abbiamo altri 3 terabyte di dati, e siamo solo all'inizio

Un brevissimo comunicato per smentire AntiSec, dopo l’offensiva informatica che ha portato alla pubblicazione online di oltre 1 milione di numeri unici identificativi (Unique Device Identifier, UDID) relativi ad altrettanti dispositivi Apple . Non ci sarebbe alcuna prova concreta in grado di confermare l’effettiva compromissione del laptop usato dall’agente speciale Christophe Stangl, supervisore nella Cyber Action Team del Federal Bureau of Investigation (FBI).

I vertici del Bureau hanno dunque sottolineato come, attualmente, manchino le prove a sostegno della cyber-impresa compiuta da AntiSec. Soprattutto, nessun dettaglio inconfutabile sul tentativo da parte dell’FBI di rastrellare ed archiviare le informazioni personali degli utenti di iOS . “Non abbiamo alcuna informazione sul laptop compromesso”, si legge in un recente cinguettio dell’ufficio stampa dell’agenzia federale.

Piccata la risposta del collettivo, tramite l’account Twitter AnonymousIRC: “Prima che neghiate troppo, ricordate che siamo seduti su 3 terabyte di dati aggiuntivi. E non abbiamo nemmeno cominciato”. Dalla Danimarca, l’esperto in crimini elettronici Peter Kruse ha confermato l’offensiva di AntiSec, individuando alcuni suoi dispositivi nella lunga lista di UDID pubblicata su Pastebin dal gruppo. (M.V.)

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Pubblicato il
5 set 2012
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